Elon Musk non compra più Twitter e fa un passo indietro tentando di annullare la proposta d’acquisto da 44 miliardi e renderlo un’azienda privata: “questo accordo non può andare avanti oltre” ha twittato Elon Musk, dichiarando pubblicamente le sue intenzioni.
“Elon Musk sta risolvendo l’accordo di fusione perché Twitter viola sostanzialmente diverse disposizioni di tale accordo e sembra aver fatto dichiarazioni false e fuorvianti su cui il signor Musk ha fatto affidamento quando ha stipulato l’accordo di fusione”, scrive il team legale di Musk in una lettera a Vijaya Gadde, chief legal officer di Twitter . La missiva, depositata anche presso la Securities and Exchange Commission, è arrivata alla fine di due settimane travagliate in cui Elon Musk aveva, di fatto, preannunciato la mossa.
Come affermato nella lettera, le lamentele di Musk si riferiscono alle richieste fatte a Twitter che avrebbe dovuto fornire vari dati sui diversi tipi di utenti in modo che il team di Musk potesse svolgere le proprie indagini sul problema dei bot su Twitter. Twitter ha fornito alcuni dati, ma ha poi affermato di non poter consegnare tutti i dati richiesti per problemi riguardanti il rispetto della privacy degli utenti.
Elon Musk aveva pubblicamente dichiarato di voler migliorare Twitter debellando i bot: “make Twitter better”, “defeating the spam bots”. Ma oggi proprio i bot sembrano rappresentare l’ostacolo insormontabile per l’accordo.
Musk aveva accettato di acquisire Twitter per un prezzo di $ 44 miliardi il 25 aprile, una somma che in tanti consideravano molto generosa vista la fatica di Twitter nel far crescere la base di utenti e il fatturato. Senza contare che, subito dopo la proposta di acquisto di Musk le azioni delle aziende tecnologiche sono crollate e, ad esempio le azioni di Twitter valevano 51,70 dollari il 15 aprile e oggi sono arrivate a 36,81 dollari per azione.
E’ molto probabile che ora la questione arrivi in tribunale, ma l’esito non sembra posso essere favorevole a Musk. Anche se Musk dovesse dimostrare che Twitter ha violato davvero le clausole dell’accordo di vendita, Musk potrebbe essere costretto a pagare comunque 1 miliardo di dollari per la rescissione del contratto. Analizzando le carte dell’accordo, in realtà, sembra che accuse di Musk, anche se provate, non siano sufficienti a rendere nullo l’accordo e quindi Musk si troverebbe nella posizione di dover andare avanti con l’accordo salvo importanti cambiamenti nell’assetto di Twitter.
La risposta di Twitter non si è fatta attendere:
“Il Consiglio d’amministrazione di Twitter si impegna a completare la transazione al prezzo e nei termini concordati con il signor Musk e prevede di perseguire un’azione legale per far rispettare l’accordo di fusione”, ha twittato il presidente di Twitter Bret Taylor in risposta alla lettera di Musk. Ora la questione approderà ai tribunali del Delaware.
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