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WhatsApp: la lotta alle fake news e allo spam si evolve

WhatsApp, uno dei servizi di messaggistica più popolari con oltre 2 miliardi di utenti al mondo, sta intensificando i suoi sforzi per combattere le fake news e lo spam. Oltre ad essere molto utilizzata, l’app di proprietà di Meta si è fatta conoscere negli ultimi anni come veicolo per la disinformazione: l’alto numero di iscritti e la facilità di inoltro dei messaggi consentono il passaggio di contenuti falsi e tentativi di truffa. WhatsApp corre ora ai ripari, inserendo nuove funzioni per la sicurezza e la privacy che provano a migliorare una delle applicazioni maggiormente usate sugli smartphone.

whatsapp fake news

Fake news su WhatsApp

Le fake news su WhatsApp spesso si diffondono rapidamente a causa della natura virale della piattaforma. Le informazioni errate possono essere condivise da un utente all’altro in pochi secondi, raggiungendo un vasto pubblico prima che la loro falsità venga scoperta. Questo fenomeno è alimentato dalla facilità con cui qualsiasi utente può creare e condividere messaggi di testo. In alcuni Paesi il problema è grave: in India, ad esempio, ci sono stati svariati casi di omicidi per cause politiche o religiose dovuti a informazioni errate passate su WhatsApp. Ma il danno riguarda anche l’Occidente. A molti sarà capitato di ricevere un messaggio o un meme “inoltrato molte volte” e di considerarlo vero a prescindere dal mittente. Non sempre è così e per questo l’azienda creata nel 2009 ha preparato nuovi strumenti di sicurezza.

WhatsApp contro spam e truffe

Quando si verifica una truffa su WhatsApp, non è sempre evidente che si tratti di un’azione illegale, ma ci sono alcuni segnali che possono aiutare a riconoscerla. Il primo messaggio potrebbe essere semplicemente “Ciao”, dopodiché la persona comincia a chiacchierare e fa in modo che si crei una relazione di fiducia, prima di chiedere informazioni personali o denaro. Spesso il messaggio è relativo a una lotteria, al gioco d’azzardo, a un lavoro, a un investimento o a un prestito. Richieste di denaro si alternano messaggi allarmanti o fake news che provano a far preoccupare il ricevente. In questo caso, l’azienda consiglia di prestare attenzione ai comportamenti sospetti. Bisogna chiedersi se viene usato un numero di telefono sconosciuto, oppure se la persona che ha contattato mette fretta o è minacciosa. In questi casi bisogna interrompere la conversazione e non rispondere ai messaggi. È necessario poi bloccare e segnalare l’utente per impedire di inviare altri messaggi.

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WhatsApp: le novità automatiche

Per evolvere la sicurezza della propria app, Meta ha lanciato dei sistemi automatici innovativi. “Intercettiamo e rimuoviamo la maggior parte degli account spam e falsi ancora prima che ti raggiungano o che qualcuno li segnali” spiega WhatsApp nel blog aziendale. Di recente, sono arrivate altre novità automatizzate: la privacy per impostazione predefinita fa sì che nessuno può cercare un numero di telefono privato o leggere i messaggi personali di un altro utente. Inoltre, tramite il rilevamento automatico dello spam vengono intercettati e rimossi la maggior parte degli account spam e di bot ancora prima che raggiungano altri utenti o che qualcuno li segnali. Con gli avvisi proattivi sulla sicurezza viene chiesto agli iscritti di verificare la propria identità quando vengono rilevati tentativi di accesso all’account sospetti o non autorizzati. In questo modo, WhatsApp sta affrontando la sfida delle fake news e dello spam con misure concrete, ma il coinvolgimento degli utenti è fondamentale per risolvere il problema. Ogni utente può contribuire ad arginare la diffusione delle informazioni errate seguendo le pratiche suggerite e facendo uso responsabile della piattaforma. La lotta contro le fake news è un impegno collettivo che richiede la cooperazione di tutti per garantire che WhatsApp rimanga un ambiente di messaggistica sicuro e affidabile.


WhatsApp: la lotta alle fake news e allo spam si evolve - Ultima modifica: 2023-09-10T10:48:24+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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