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App per risparmiare in tempo di crisi

Le app per risparmiare sono delle innovazioni tecnologiche che diventano ancora più utili durante i periodi di ristrettezze economiche. La crisi energetica in atto, dovuta all’aumento del prezzo del gas, spinge molti consumatori a trovare alternative per gli acquisti di tutti i giorni, al fine di fare economia e utilizzare gli introiti per le bollette. Anche le difficoltà nel mercato delle materie prime, che stanno facendo ritardare le consegne di numerosi prodotti, invogliano i clienti a scovare metodi differenti per ottenere ciò che si desidera. Ecco 5 app per risparmiare che possono essere sfruttate in questo periodo, nonché nei mesi a venire.

App per risparmiare sui vestiti: Vestiaire Collective

App per risparmiare sui vestiti: Vestiaire Collective

 

Le applicazioni per la rivendita e l’acquisto di capi usati stanno trovando molta fortuna grazie a siti interattivi ed e-commerce facili da usare. Se il più famoso Vinted deve affrontare delle questioni legali (l’Antitrust ha multato il portale per modalità scorrette di promozione), Vestiaire Collective è un’alternativa valida. Un sistema semplice di interazione grazie all’interfaccia intuitiva e un magazzino che si rifornisce costantemente garantiscono vestiti e capi d’abbigliamento di prima qualità. Un sistema di verifica controlla l’originalità dei brand per non incorrere in truffe o annunci falsi.

App per risparmiare sui trasporti: Auting

App per risparmiare sui trasporti: Auting

La mobilità e le app per risparmiare si evolvono insieme. Da programmi come Uber a quelli per il car-sharing in stile Enjoy e ShareNow, siamo arrivati ad applicazioni come Auting. Quest’ultimo è un sito dove entrano in contatto i driver (privati alla ricerca di un’auto per un breve periodo) e gli owner (privati che mettono a disposizione la propria auto nei periodi in cui resta inutilizzata). In questo modo si può dare in noleggio la propria auto quando non la si utilizza, per risparmiare su benzina e trasporti. L’iscrizione è gratuita e verificata.

App per risparmiare sul cibo: Too Good To Go

App per risparmiare sul cibo: To-Good-to-Go

Serve a combattere lo spreco alimentare. Offre all’utente l’opportunità di avere dell’ottimo cibo a un prezzo più basso e ai commercianti di non gettare l’invenduto. L’applicazione Too Good To Go consente agli utenti di acquistare e ritirare box a sorpresa dei prodotti alimentari a un prezzo molto vantaggioso, direttamente dai rivenditori. Dopo il successo ottenuto in panetterie e ristoranti, ora anche i supermercati si affiliano a questo network tecnologico creato in Danimarca.

App per risparmiare sulle bollette: Switcho

App per risparmiare sulle bollette: Switcho

Quando si ha bisogno di tenere sotto controllo le bollette dell’elettricità o del riscaldamento, una novità da provare è Switcho. Il portale analizza la situazione attuale delle utenze degli iscritti e propone in tempi brevi le offerte più vantaggiose per le utenze luce, gas, internet, mobile e per l’assicurazione del proprio veicolo. Il servizio è gratuito; Switcho si occupa anche di tutta la burocrazia necessaria per le volture.

Bilancio familiare: Kakebo

Kakebo: App risparmio per il bilancio familiare

Ispirata al metodo giapponese per controllare le proprie finanze, Kakebo è una nuova app Android per il controllo delle spese e il bilancio familiare. Kakebo inizia con l’impostazione di un budget mensile: all’inizio di ogni mese, si inseriscono i fondi in entrata e in uscita e si fissa un obiettivo di risparmiare. Così facendo, si sarà in grado di identificare gli sprechi e vedere le aree più significative in cui è possibile apportare modifiche. Grazie ai suggerimenti pratici e alle funzioni per economizzare, queste app per risparmiare insegnano a moderare le spese con successo.

 


App per risparmiare in tempo di crisi - Ultima modifica: 2022-11-12T15:27:07+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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