Volvo: dalla cintura di sicurezza in poi, la ricerca dell’avanguardia

Bob Lonardi, responsabile pubbliche relazioni di Volvo Cars Italia, racconta la continua attenzione della casa svedese al tema della sicurezza

Quello appena concluso è stato un anno molto importante per Volvo. La casa svedese fondata a Goteborg nel 1927 ha infatti festeggiato i 60 anni della cintura di sicurezza a tre punti. Era il 1959 quando apparve installata su un veicolo di produzione: l’ideatore fu Nils Bohlin, un ingegnere della Volvo, anche se a volere fortemente una cintura che fosse in grado di salvare realmente una vita fu Gunnar Engellau, che aveva perso un parente in un incidente stradale a causa dell’inadeguatezza del modello a due punti.
Bohlin, che iniziò la sua carriera nel settore aeronautico, aveva le idee molto chiare: sviluppare un dispositivo che trattenesse sia la parte superiore del corpo che quella inferiore. Inoltre, fu in grado di combinare perfettamente efficacia e facilità di utilizzo. Era necessario infatti che la nuova cintura potesse essere allacciata con una sola mano, e così fu.

Le prime furono montate sui modelli Volvo Amazon 120 e PV 544. Volvo decise di rendere il brevetto aperto, nell’interesse della sicurezza. Fu un momento epocale nel mondo automotive, che ha di fatto cambiato la storia. La cintura a tre punti venne così adottata da tutti gli altri produttori di auto e la salvaguardia delle vite umane è stata messa davanti rispetto al profitto. Ne abbiamo parlato con Bob Lonardi, responsabile pubbliche relazioni di Volvo Cars Italia.

Bob Leonardi Volvo

Bob Lonardi, responsabile pubbliche relazioni di Volvo Cars Italia

La cintura a tre punti è stata inserita negli otto brevetti che più hanno influito sulle sorti dell’umanità, nel secolo che va dal 1885 al 1985.

Da sempre – spiega Lonardi – sin dallo statement di fondazione della società nel 1927, Volvo ha profuso energie a favore della sicurezza. Le auto sono guidate da persone e hanno delle persone a bordo. Noi abbiamo il dovere di rendere le nostre auto sicure. A questo intento Volvo è sempre rimasta fedelissima nel corso del tempo e non ha mai derogato.
L’esempio delle cinture di sicurezza è perfetto: con l’aumento delle prestazioni delle auto, alla fine degli anni Cinquanta, c’era l’esigenza di avere qualcosa che trattenesse le persone in modo più efficace. Niels Bolin, nostro ingegnere aeronautico, abituato a fare i sedili eiettabili degli aerei, ha sviluppato il concept della cintura a tre punti di ancoraggio, quella che ancora oggi si utilizza in tutto il mondo. Perché? Perché Volvo non ha mai brevettato quel sistema. Ci tengo a dirlo perché è la prova lampante di quanto questa azienda abbia sempre puntato con determinazione sul concetto di sicurezza. È una missione che sente propria. Le cinture di sicurezza non vennero mai brevettate per renderne possibile l’utilizzo anche a tutti gli altri costruttori. Volvo non ebbe alcun profitto. Magari qualcuno ci avrà anche considerati un po’ fessi, ma con la vita delle persone non si lucra. Oltre alle cinture di sicurezza, siamo stati tra i primi a sviluppare i sistemi a protezione degli utilizzatori più deboli della strada come i ciclisti e i pedoni. Non ci occupiamo solo di chi sta a bordo ma anche degli altri e questo è un segnale molto importante, che amo sottolineare.

Il simbolo di Volvo in merito a sicurezza e tecnologia in questo momento è sicuramente XC60, uno dei SUV più interessanti del panorama automotive attuale.

È la summa di tutto quello che abbiamo adesso in termini di sicurezza, anche se questi stessi sistemi si trovano su tutta la nostra gamma. XC60, però, ne fa una sintesi perfetta anche da un punto di vista dimensionale.

Impossibile non parlare di come sta cambiando il mondo delle auto. Il futuro sarà del tutto elettrificato?

Lo sforzo che sta facendo Volvo è quello di sensibilizzare le persone sull’opportunità di fare questa transizione cercando di far capire quanto convenga e quanto sia utile anche all’ambiente”, spiega Lonardi. In effetti, Volvo vuole rimborsare ai suoi automobilisti il costo delle ricariche delle proprie ibride plug-in. Vogliamo premiare un comportamento virtuoso al volante perché più consumi in elettrico, più vuol dire che stai usando la tua auto al meglio. Perché se hai un’ibrida e consumi solo del carburante fossile, vuol dire che non stai sfruttando il tuo ibrido. Volvo vuole premiare lo sforzo di diventare un automobilista che appoggia con impegno la sostenibilità.

Volvo guarda costantemente avanti.

È nel nostro dna. Cerchiamo sempre di anticipare i tempi. La cintura di sicurezza è stato solo l’inizio di una fantastica storia.


Volvo: dalla cintura di sicurezza in poi, la ricerca dell’avanguardia - Ultima modifica: 2020-02-02T20:38:43+00:00 da Silvio De Rossi

Content Creator e Influencer, collabora con i più importanti brand del panorama automotive e non solo. Founder di Stylology.it; nel suo passato Televideo Rai e Mediavideo. È stato responsabile editoriale di Blogosfere.it, partecipando al successo del network di blog più grande d’Italia. In seguito, è stato direttore responsabile di Leonardo.it. Si occupa di produzioni foto e video con particolare attenzione ai format più adatti ai social network di moda

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