Nuove indiscrezioni sull’ultimo dispositivo che potrebbe essere in cantiere da Xiaomi: trapelate le interessanti caratteristiche tecniche di quello che sembra essere il Redmi Note 6 Pro.
Quando si è in dirittura d’arrivo sul mercato con un nuovo dispositivo, rumors, speculazioni e voci di corridoio sono all’ordine del giorno, in special modo se il terminale in questione è sfornato dal quarto produttore di smartphone e si profila all’orizzonte come l’ennesima proposta allettante ad un prezzo più che aggressivo.
Già da qualche tempo l’attenzione del web si è concentrata sulle questioni orientali per quanto riguarda il panorama degli smartphone, e negli ultimi giorni aumentano, con un susseguirsi continuo, i rumors sulle presunte specifiche tecniche di quello che potrebbe essere chiamato Xiaomi Redmi Note 6 Pro.
Dalle ultime immagini pubblicate in rete sembrano essere fugati tutti i dubbi: sono stati messi online due scatti che ritrarrebbero rispettivamente il dispositivo e la sua relativa confezione.
In particolare, i dettagli che si evincono da queste due foto ci confessano che Xiaomi Redmi Note 6 Pro è dotato di:
Dal momento che non ci sono ancora dettagli ufficiali, le ipotesi vedrebbero anche un Qualcomm Snapdragon 636 invece del 660, ma c’è chi sostiene che Xiaomi Redmi Note 6 Pro potrebbe arrivare nelle mani dei consumatori anche nella versione con 6 GB di memoria Ram e 128 GB di memoria interna per l’archiviazione dati.
Per quanto piuttosto accurate, le presenti informazioni vanno prese con le dovute precauzioni: si tratta di ipotesi non ancora confermate in via ufficiale dal produttore, che potrebbero anche rivelarsi dei falsi.
Tuttavia, è anche vero che di recente Xiaomi sta lavorando molto sul marketing suscitando curiosità dei suoi (potenziali) clienti: non a caso uno dei dirigenti di Xiaomi solo poche settimane fa pubblicava fiero lo scatto del loro primo smartphone con supporto alla connessione veloce 5G.
Xiaomi sta conquistando giorno dopo giorno la fiducia e l’entusiasmo dei consumatori, anche di quelli più restii che hanno ancora timore di acquistare il primo smartphone “made in China”, nonostante l’alto livello qualitativo dei dispositivi in questione.
E lo sta facendo mantenendo bassi i margini di guadagno sui device che produce: la filosofia aziendale è che non serve lucrare sulle tasche dei consumatori, perché è possibile vendere smartphone di alto livello a costi più contenuti rispetto ai competitor, pur senza rinunciare ad un più che soddisfacente guadagno.
La stessa politica aziendale coinvolge anche il prossimo al lancio Xiaomi Redmi Note 6 Pro, che dovrebbe mantenersi entro una fascia di prezzo tra i 200 e i 250 euro, pur presentando le caratteristiche di alta fattura di cui sopra.
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