Xiaomi: l’azienda che vuole superare Samsung ed Apple

Prodotti di alta qualità a prezzi più che competitivi: così Xiaomi sta guadagnando importanti quote di mercato ed è diventata il quarto produttore di smartphone al mondo, vuole sfidare Samsung e Apple nella classifica delle aziende tecnologiche più importanti.

Nel panorama dell’elettronica di consumo si è affacciata da qualche anno Xiaomi: ecco il brand cinese che sta trainando il mercato degli smartphone con proposte a dir poco allettanti.

Xiaomi Redmi Note 5

Sembrano quasi al tramonto i giorni in cui, irraggiungibili per popolarità e qualità dei dispositivi proposti, Samsung ed Apple erano le uniche due società a spartirsi la maggior parte del mercato globale degli smartphone.

Al giorno d’oggi quello stesso mercato si ritrova in costante affanno, un po’ a causa degli smartphone che risultano essere più longevi, ma anche perché i consumatori hanno iniziato ad avere un approccio nei confronti dei dispositivi elettronici di tipo più conservativo.
Lo smartphone, in particolare, è un prodotto che viene tenuto più a lungo rispetto al passato, e ciò si traduce in un calo delle vendite nel settore che continua nel passare dei trimestri.

A questo inevitabile declino, però, stanno cercando di porre un freno dalla Cina: in questo articolo vedremo il travolgente successo di Xiaomi, azienda poliedrica che si è fatta conoscere soprattutto per gli smartphone di ottima qualità.

Xiaomi: cos’è questo strano nome?

Se ci abbiamo messo un po’ per pronunciare correttamente “Huawei” senza inciampare nella vicinanza di tante vocali, sono ancora in pochi a dire in maniera esatta Xiaomi: si tratta del nome di una delle principali aziende cinesi che realizza prodotti di elettronica di consumo.
Se qualcuno dovesse chiedersi “Chissà se Xiaomi è una buona marca?” basterà tener presente che si sta parlando del quarto produttore al mondo di smartphone dietro Apple, Samsung e Huawei.

Per chi è incuriosito da come si pronuncia Xiaomi, la risposta è qualcosa di simile a “Sciào-mi”, ma in molti continuano a chiamarla “Sciaomì”, ma al di là di un nome che sembra uno scioglilingua, resta il fatto che si tratta di una società che ha saputo presto farsi contendere dai consumatori europei e non solo, i quali dalla creazione del primo Xiaomi Phone del 2011 ad oggi hanno acquistato dalla Cina device di ottima fattura a prezzi incredibili.

Da startup a colosso commerciale

Ha cominciato un po’ in sordina, quando nel 2010 il famoso Lei Jun ha deciso di fondare l’azienda al grido di “Just for fans”, ma è riuscita presto a guadagnare consensi ed attenzione da parte del pubblico mondiale.
Il brand copre un’area di dispositivi davvero estesa ed eterogenea, che parte dagli smartphone Xiaomi ma passa anche per:

  • Phablet;
  • Smartband;
  • Tv Box;
  • Speaker;
  • Cuffie;
  • Powerbank;
  • Scooter elettrici;
  • Action Cam;
  • Spazzolini elettrici;
  • Droni.

Insomma, Xiaomi è riuscita a creare un business che abbraccia diversi settori, merito della politica aziendale semplice ma efficace.

Il segreto di Xiaomi

Come ha fatto Xiaomi a produrre tutti questi dispositivi e a raggiungere allo stesso tempo un fatturato di 18 miliardi di dollari in soli 7 anni?
La risposta è semplice: Xiaomi non produce in modo diretto tutte le categorie di device sopra menzionate, ma avvicina le startup che hanno un progetto vincente e ne acquisisce una parte, rivendendo i prodotti con marchio Xiaomi e puntando su un intero ecosistema tecnologico che comprende anche i servizi firmati dall’azienda.

Nonostante sia famosa per le proposte dei suoi smartphone che conservano hardware e prestazioni di alto livello, ma a prezzi decisamente concorrenziali rispetto ai competitor, Xiaomi in realtà si muove su una scacchiera molto più ampia e diversificata: questo è il segreto del suo successo.

I prodotti più famosi di Xiaomi

Nonostante ciò, è inevitabile che alcuni prodotti abbiano avuto più successo e richiamo rispetto ad altri: ad esempio il phablet di punta della compagnia, lo smartphone top di gamma appena presentato e la smartband più amata nel segmento del low cost giunta alla terza edizione.

Xiaomi Redmi Note 5

Xiaomi Redmi Note5

Fonte: GSMarena

Un phablet completo di tutto ciò che serve, con un ampio display da 5.99 pollici e risoluzione FullHD+, processore Qualcomm Snapdragon 636 a otto core, 3 o 4 GB di memoria RAM con 32 o 64 GB di memoria interna. Xiaomi Redmi Note 5 è dotato di una doppia fotocamera posteriore dotata di intelligenza artificiale con sensori da 12 megapixel + 5 megapixel, ed apertura focale rispettivamente F/1.9 ed F/2.0
Con una batteria di 4000 mAh e sistema operativo Android Oreo 8.0, lo Xiaomi Redmi Note 5 possiede davvero tutto a soli 199.90 euro, prezzo della versione da 3GB di Ram e 32 GB di memoria interna.

Xiaomi Mi 8

Xiaomi Mi 8

Fonte: AndroidAuthority.com

Appena presentato durante una conferenza stampa a Shenzen, Xiaomi Mi 8 è il vero top di gamma della società cinese, con un display di 6.21 pollici in FullHD+, processore Snapdragon 845, 6 GB di memoria RAM, e taglio di memoria interna da 64, 128, 256 GB.
Doppia la fotocamera posteriore con sensori da 12 megapixel + 12 megapixel, presente il famoso notch ripreso dal design di iPhone X, ed il pieno supporto alle reti LTE, con Android che arriva alla release 8.1 e una batteria apprezzabile di 3400 mAh per un prezzo super: circa 360 euro per il mercato cinese per la versione base.

Xiaomi Mi Band 3

Xiaomi Mi Band 3

In principio fu Xiaomi Mi Band, un braccialetto intelligente costituito da una capsula dotata di soli tre LED RGB in grado di riprodurre tutte le tonalità di colore desiderate, e capace di vibrare.
Questa smartband veniva venduta a poco meno di 20 euro, ma a questo prezzo era possibile avere un dispositivo al polso collegabile con lo smartphone, che avvisava di notifiche o chiamate in arrivo sul cellulare, ma riusciva anche a fungere da sveglia silenziosa, e monitorava passi e sonno.
La Mi Band poi ha visto un evoluzione, nel modello 1S, che integrava nella parte inferiore anche un rilevatore di battito cardiaco, per poi giungere finalmente alla rivoluzione in Xiaomi Mi Band 2: un rudimentale smartwatch a poche decine di euro che permette la visualizzazione di data e ora, dei passi effettuati, che monitora il sonno, funziona da sveglia, e mostra le notifiche principali oltre alle chiamate in arrivo.

Oggi è stata presentata la nuova versione, Xioami Mi Band 3, dotata di un display OLED da 0.78 pollici, connettività Bluetooth ed NFC, certificazione IP67, e supporto delle gesture.
Mi Band 3 conserva tutte le funzioni originali, compresa la rilevazione del battito cardiaco.

Xiaomi in Italia: il giovane store a Milano

Se fino a poco tempo fa tra i principali canali di vendita di Xiaomi vi era il famosissimo portale cinese Gearbest, o il sito ufficiale di Xiaomi Italia, dal 26 Maggio è possibile acquistare device fregiati del marchio cinese anche presso lo store ufficiale di Arese, in provincia di Milano.
Con lo sbarco di Xiaomi in Italia, è possibile approfittare non solo della garanzia italiana che rispetta le certificazioni CE, ma godere anche del supporto a tutte le reti LTE italiane ed ottenere il firmware nativo con lingua italiana, oltre a tutti i servizi derivanti dalla certificazione di Google.

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Xiaomi: l’azienda che vuole superare Samsung ed Apple - Ultima modifica: 2018-05-31T18:28:43+00:00 da Maria Grazia Tecchia

Giornalista, blogger e content editor. Ha realizzato il sogno di coniugare le sue due più grandi passioni: la scrittura e la tecnologia. Esperta di comunicazione online, da anni realizza articoli per il web occupandosi della tecnologia a più livelli.

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