Fashion: l’IoT “invisibile” nella moda

Dimentichiamo luci fluorescenti, led che cambiano colore, abiti dalle forme futuristiche e schermi integrati: la tecnologia nel fashion c’è, ma non si vede

La tendenza nel mondo degli abiti intelligenti è quella di integrare nuove tecnologie, connessione e funzionalità innovative, senza per questo modificare l’aspetto dei capi da indossare e senza perdere il focus sul design. Nel mondo del fashion, l’IoT c’è, ma non sempre si vede.

L’IoT fashion per i tifosi di football

Il mondo dello sport è ricco di spunti innovativi e wearable device.
Maglie “connesse” che trasmettono dati non sono più una novità, ma finora hanno sempre riguardato giocatori e tecnici: gli atleti indossavano queste particolari divise che grazie ad alcuni chip possono inviare i dati sulle performance dei singoli in tempo reale.
Ora dagli Usa arriva però una maglia pensata per tifosi e appassionati di football americano. Questa t-shirt a prima vista sembra normale, ma integra al suo interno un’interfaccia a contatto con la pelle che invia tramite bluetooth le “sensazioni” provate dai giocatori in campo.
Placcaggi, adrenalina, gioia: chi siede in tribuna potrà partecipare alle partite con un coinvolgimento ancora più diretto.
L’idea è di Billie Whitehouse, alla guida di Wearable Experiments, azienda con sede in Australia e a New York, che ha introdotto nella sua gamma di abiti hi-tech una maglietta chiamata Fan Jersey. Lanciata in occasione del Super Bowl 50 di San Francisco 2016, è stata pensata per gli assidui frequentatori dei campi di football. Connessa agli smartphone dei tifosi, manda vibrazioni e segnali tattili in real time durante la partita, creando una connessione emotiva tra il pubblico e i giocatori che la indossano. Trasmette i momenti salienti del gioco, dal placcaggio al touchdown.
L’idea è di creare una versione della t-shirt anche per l’Europa, basata sui movimenti del calcio.
Lo sport entertainment con questo wearable si rivoluziona. Se in passato i fans sono sempre stati bombardati di suoni e luci, ora al centro ci sono le emozioni. Potranno sentire il battito cardiaco del loro giocatore preferito, capire il livello di adrenalina che c’è in campo, tastare concretamente la stanchezza fisica degli atleti. La “tensione da partita” assume nuovi connotati ed entra nell’era 4.0.
La maglia Fan Jersey fa parte della gamma di wearable X di Wearable Experiments, caratterizzata da una tecnologia invisibile, waterproof, resistente e attenta al design degli abiti in cui è contenuta.

Project Jacquard, il tessuto intelligente di Google e Levi’s

Una spinta decisiva al settore degli indossabili potrebbe arrivare da iniziative come quella messa in campo dal team Atap (Advanced Technology and Projects) di Google con Project Jacquard: un vero e proprio vestito che al suo interno nasconde un concentrato di tecnologia, completamente invisibile.
Google ne ha parlato all’edizione 2016 dell’evento I/O dedicato agli sviluppatori. Si tratta di un tessuto sensibile al tocco, da integrare nei vestiti tradizionali e da utilizzare come se fosse una sorta di trackpad.
Il primo brand che lancerà sul mercato gli abiti smart nel corso della primavera 2017 sarà Levi Strauss, che ha già mostrato la Commuter Trucker Jacket, una giacca realizzata in tessuto di jeans che nelle estremità delle maniche integra veri e propri controller utili per interagire con la riproduzione dei brani musicali, con le telefonate e con le mappe per le indicazioni stradali.
Bastano un tocco o uno swipe. Lo scambio di dati con lo smartphone avviene tramite modulo Bluetooth.
All’interno del vestito sono nascosti anche Led per offrire un feedback visivo, un piccolo motore per la vibrazione e la batteria necessaria ad alimentare il tutto.
I gesti sono gli stessi divenuti abituali su tablet e smartphone: un passaggio verticale della mano sulla manica della giacca consente, per esempio, di regolare il volume della musica; un passaggio in orizzontale permette di muoversi fra le varie funzioni, ricevendo tutte le informazioni attraverso l’auricolare. La centralina di comando è un pulsante in plastica nera agganciato alla manica, che può essere staccato e ricaricato via Usb. Tolto il pulsante, la giacca con tutti i suoi sensori può anche finire in lavatrice, senza che i componenti vengano danneggiati.
A giudicare dal video di presentazione, i ciclisti sembrano essere il target di consumatori a cui è rivolta la giacca di Levi’s e Google (che potranno pedalare senza dover tirar fuori lo smartphone dalla tasca).
Ma le possibili applicazioni di questa tecnologia sono molto più ampie: dall’integrazione dei comandi nei sedili delle automobili alla gestione di stereo, televisione, assistenti virtuali e altro attraverso il tessuto del divano di casa.

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Fashion: l’IoT “invisibile” nella moda - Ultima modifica: 2016-12-29T10:19:19+00:00 da Cecilia Cantadore
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