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Twitter si dà alla Music

by il Testardo

Twitter: @IlTestardoBlog

Il successo di Spotify – appena sbarcato in Italia – l’arrivo di Rdio, l’intenzione chiara di Google di realizzare una propria piattaforma, stravolgono il rapporto tra i social network e questo tipo di consumo basato sullo streaming e sulla condivisione dei propri gusti coi propri amici.
Anche il social network da 140 caratteri è pronto per tuffarsi nell’ambito dello streaming musicale, con una modalità piuttosto inedita. Anziché offrire una propria piattaforma dedicata all’ascolto dei brani, il servizio li trasmetterà sfruttando i cataloghi di Spotify, Rdio, SoundCloud, Vevo, iTunes e YouTube, infatti si possono “twittare” le canzoni direttamente dall’app. I brani provengono al momento da tre fonti: iTunes, Spotify o Rdi.

Dopo i tanti rumors e le prime conferme Twitter svela ufficialmente il nuovo servizio musicale battezzato semplicemente “Music” (#music). Quest’ultimo è disponibile da oggi tramite web (music.twitter.com) ed applicazione per iPhone, (Se disponete di un account iTunes Store USA, potete scaricare sin da ora Twitter Music cliccando qui.)
successivamente arriverà anche su Android. Il sito è online ed è strutturato come molti altri servizi musicali, con 4 schede principali che racchiudono tutti i grandi successi del momento.
Twitter, spiega Phillips, lavorerà per aggiungere altri provider di musica. Fra le sezioni, individuate con il simbolo dell’hashtag (#) in perfetto stile Twitter, c’è #NowPlaying, accedendo alla quale si può navigare per scorrere e ascoltare le canzoni che sono state “twittate” dagli artisti e dalle persone che si “segue” su Twitter.
Staremo a vedere , per ora aspettiamo l’arrivo sullo “store” italiano.


Twitter si dà alla Music - Ultima modifica: 2013-04-19T09:08:02+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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