L’ e-mail marketing ha ancora un peso rilevante nel marketing mix delle aziende anche nel settore IT. Sia per chi scrive che per i destinatari del messaggio, l’e-mail rappresenta una modalità comunicativa ottimale anche nell’Era del Mobile Marketing e del Social Media Marketing. Se scrivere è semplice, fare una attività di e-mail marketing efficace […]
L’ e-mail marketing ha ancora un peso rilevante nel marketing mix delle aziende anche nel settore IT.
Sia per chi scrive che per i destinatari del messaggio, l’e-mail rappresenta una modalità comunicativa ottimale anche nell’Era del Mobile Marketing e del Social Media Marketing.
Se scrivere è semplice, fare una attività di e-mail marketing efficace non lo è affatto.
“Bella quella e-mail promozionale, bravo!!!”.…e poi zero risultati.
Si perchè “bello” ed “efficace” non sono concetti coincidenti nell’e-mail marketing.
Se l’attività funziona o meno lo dicono indici matematici (Open Rate, CTRO, Tasso di conversione,etc), non l’estetica.
Quindi serve una radiografia di ciò che è avvenuto dopo ogni invio, ed è quella che indica come è andata veramente.
Per avere successo ci vogliono competenze, strumenti adeguati e misurazione.
Tanta misurazione.
Misurazione mirata a migliorare in termini di comunicazione in base alle reazioni dei Clienti.
Peccato che nel nostro settore scrivano in tantissimi ma misurino in pochissimi.
Per conoscere meglio il mondo dell’ E-mail Marketing, ho incontrato Nicolò Capone, AD di GraphicMail Italia, e gli ho sottoposto queste domande:
1) L’E-mail Marketing esiste da parecchio tempo. Oggi ci sono attività molto più recenti come, per esempio, il Social Media Marketing ed il Mobile Marketing.
Eppure l’e-mail rimane nei dischi caldi del marketing mix delle aziende Italiane, anche nel Settore IT.
Perché secondo Lei?
L’e-mail marketing ha rappresentato negli anni del suo esordio, e continua ad esserlo tutt’oggi, una realtà rivoluzionaria per il mondo del web e non solo. Ha stravolto metodologie e filosofie di marketing, conquistato il web e i suoi operatori e ha decisamente cambiato il sistema tradizionale di “comunicare”.
In seguito al suo grande sviluppo nella società multimediale l’e-mail marketing ha portato con sè ovvie attività consequenziali e parallele come il Social marketing e il Mobile marketing, le quali possono essere considerate “attività figlie” frutto di un’evoluzione tecnologica e sociale ormai in continuo sviluppo, padrona dello scenario quotidiano di tutti noi, compresi coloro che hanno dimostrato inizialmente scetticismo e incertezza.
Tuttavia l’e-mail marketing rimane tra le molte attività di direct marketing quella maggiormente utilizzata e quella che porta più risultati positivi ad un’azienda perchè è in grado di assicurare una comunicazione veloce, sicura, persuasiva e conveniente. La sua vera forza risiede quindi nel potere del messaggio e dal filo diretto che unisce mittente e destinatari, accomunati tutti dallo stesso potenziale interesse per quel specifico argomento trattato nella newsletter.
2) In una logica di Multicanalità come si integrano e-mail marketing e social media in una piattaforma di e-mail marketing?
Chi riceve le e-mail tramite una piattaforma di e-mail marketing ha la possibilità di condividere il messaggio con un solo click direttamente nei Social Network?
Oggi nell’era del tutto compreso, del tutto pronto, facile e veloce, è piuttosto ovvio per chi offre servizi di email marketing attraverso l’utilizzo di una piattaforma garantire altre soluzioni collaterali quali possono essere l’integrazione con social network e l’integrazione di applicazioni.
Risulta quindi evidente che per soddisfare l’esigenza della grande maggioranza delle imprese, cioè quella di farsi “Ri-conoscere”, rendersi visibili, farsi pubblicità e quindi acquisire il maggior numero di clienti per crescere e ampliare il proprio business, promuovere la condivisione dei messaggi, la pubblicazione di informazioni inerenti la propria attività, e considerare i Social Network come Facebook, Twitter, Linkedin parti integranti del circuito del direct-marketing e sarebbe un errore non approfittare della visibilità che questi network assicurano.
GraphicMail, come del resto altre piattaforme, opera in questa direzione sponsorizzando la validità dei social media intesi come vetrine e strumenti anch’essi di marketing.
3) Quali sono gli “indici” da misurare per comprendere se un invio ha avuto successo o meno?
A differenza degli invii cartacei, l’azione di e-mail marketing ci consente di sapere con esattezza quanti e chi tra coloro che hanno ricevuto la newsletter sono stati particolarmente colpiti dal messaggio, sapere quante e quali sono state di riflesso le azioni successive all’apertura.
Gli indici da prendere in considerazione per leggere i risultati di una campagna marketing sono sia quantitativi che qualitativi: i primi riguardano ad esempio il confronto tra il numero di email inviate e il numero di email aperte, il numero di link cliccati, il numero di cancellazioni, numero di email bounced ( indirizzi email errati, non più validi perchè il destinatario ha cambiato indirizzo email, o l’indirizzo del dominio non è più attivo), numero di email non consegnate o numero di email finite nella cosiddetta cartella Spam.
Per dati qualitativi si intendono, invece, quelli che approfondiscono l’analisi, che ci indicano con precisione quali sono i link all’interno di una newsletter più cliccati, quali destinatari hanno aperto, letto, cliccato, inoltrato.
Ovviamente la completezza di questo tipo di analisi dipende soprattutto dalla validità e dalla completezza stessa della piattaforma che fornisce il servizio, più la piattaforma è prestante, più sarà probabile che offra report e statistiche dettagliate al punto da conoscere alla perfezione il comportamento dei propri utenti, quindi di conseguenza sarà possibile profilare e segmentare ulteriormente le nostre liste di contatti creando liste basate sugli argomenti cliccati o dividendo i contatti attivi da quelli inattivi.
Inoltre si potrà ulteriormente differenziare i successivi invii, in particolare, i dati relativi alle attività svolte sul sito (analisi post-click) che ci permetterà di valutare anche il ROI della campagna.
4) Sopra quali valori un invio può essere considerato di successo?
Una campagna di e-mail marketing ha successo senza dubbio quando più della metà dei destinatari ha aperto e letto l’email e conquistati dal valore del messaggio ha deciso di passare all’acquisto di un servizio o di una soluzione sponsorizzata. Detto questo, allo stesso modo una campagna ha successo anche quando c’è stato un riscontro positivo in termini di aperture e click, considerando che oggi è molto rilevante la capacità di saper stimolare interesse, catturare l’attenzione di potenziali clienti, i quali magari non acquisteranno nell’immediato, ma sapranno che esiste la soluzione ai loro problemi a portata di click, ricordandosi con piacere di aver ricevuto un’offerta adatta alle loro necessità.
5) Quale soluzione è potenzialmente più efficace: una e-mail completa con immagini e testi integrali oppure una e-mail sintetica con un’immagine ed un testo breve e il link ad una landing page dove sviluppare il messaggio per intero?
La risposta è piuttosto scontata: Immagina di dover leggere un’email contente un bando per ottenere finanziamenti agevolativi per la propria impresa, con tutti i richiami a leggi, a parametri normativi, e quant’altro. Certamente è molto interessante e molto utile, ma è altrettanto certo che nessuno ha a disposizione cosi tanto tempo per farsi conquistare da un’email di questa portata, sebbene potrebbe essere utile e vantaggioso di questi tempi approfittare di un finanziamento.
Questo è un esempio per affermare che la soluzione migliore per ottenere un riscontro concreto e immediato alla newsletter inviata è creare un messaggio sintetico, con le informazioni più importanti, con una grafica lineare, semplice ma allo stesso tempo persuasiva e convincente, che richiami magari il logo azendale o i colori del layout del sito web, oppure quelli utilizzati nella precedente email, e lasciare quindi liberi i lettori di acquisire maggiori informazioni, quelle più dettagliate cliccando semplicemente sui link di richiamo inseriti ad hoc nella newsletter.
Del resto, basta catturare l’attenzione e stimolare interesse, piuttosto che annoiare e portare via tempo.
Ma cosa è assolutamente opportuno evitare nelle attività di e-mail marketing?
Cosa invece è sempre utile fare?
E con l’avvento del mobile cambia qualcosa, o si possono spedire le e-mail solo con le accortezze avute fino ad oggi?
….Scoprilo nella seconda parte dell’intervista