Vocal Search: come funziona e cosa cambia nelle ricerche

Le ricerche vocali umanizzano la SEO e la stravolgono completamente: cosa cambia nelle intenzioni d’uso degli utenti e nelle strategie?

La ricerca vocale è realtà ormai da tempo, offerta dai motori di ricerca come Google e portata fuori dai sistemi di “assistente digitale” come Home (sempre di Google) o Alexa di Amazon, facendo coincidere il mondo Search con l’Internet of Things.

David: Sì, ma vorrei farti una domanda.
HAL 9000: Ma certo!

Una conversazione di questo tipo non appare più fantascienza di un futuro passato come quello di 2001: Odissea nello Spazio, ma 17 anni dopo rispetto le previsioni di Clarke e Kubrick, possiamo dire di esserci arrivati.

Vocal Search

Come funziona la ricerca vocale

La tecnologia riconosce la lingua parlata, per permettere agli utenti di fare ricerche non più digitando su una tastiera o su uno touch screen, bensì parlando. Ad oggi, oltre i già citati Google e Amazon, ci sono anche Microsoft con Cortana e Apple con Siri a guidare la carica degli assistenti vocali. Quella che spesso viene ironizzata con sketch del tipo “trovami la ricetta della torta della nonna” a cui fa seguito “sto cercando come fare l’orlo della gonna” come se si stesse parlando a un vecchio parente mezzo sordo è in realtà un metodo di approcciare allo strumento di ricerca totalmente rivoluzionario, nel senso stretto del termine.

Infatti, bisogna considerare che le persone parlano in maniera differente rispetto a come scrivono (oltre a risultare più veloci) e la semplicità d’uso in multitasking – quanti alla guida si rivolgono al navigatore con i comandi vocali anziché rischiare di distrarsi digitando scomodamente sul touch – rendono la ricerca vocale una realtà in fortissima ascesa, comScore stima che entro il 2020, oltre il 50% delle ricerche online verrà affrontata in forma vocale, e c’è da scommetterci che la stima potrebbe tranquillamente essere vista al rialzo, considerata la diffusione ormai capillare degli smartphone.

Come cambia il Search Marketing con la ricerca vocale

Va da sé che questo metodo d’uso impatterà anche nel modo di fare Search Marketing. Basti pensare alle abitudini d’uso: fino anche solo a 5-6 anni fa era facile immaginare un utente digitare sulla tastiera “ristorante roma” mentre a oggi la sfida si pone nell’essere visibili nell’esatto momento in cui lo stesso, magari in giro nella città capitolina, affamato, chiede al suo assistente vocale “ehi, dove posso andare a mangiare qui vicino? Sono accanto all’Albergo tal de tali” .

Infatti, il tono colloquiale, le domande che in ambito giornalistico vengono chiamate le 5 W (tradotte: Chi, cosa, come, quando, come), la “coda lunga” (modificata) di ricerca la faranno ancora più da padrone.

Il parere di un esperto specializzato: Daniele Solinas

Ho chiesto all’amico e collega Daniele Solinas, uno dei primi SEO in Italia ad affrontare l’argomento della Vocal Search, un suo parere e delle piccole dritte per restare al passo con quella che sarà l’ennesima – e forse più grande – rivoluzione dell’uso del motore di ricerca:

“Con la ricerca vocale siamo davanti ad un cambiamento epocale per gli utenti e per la SEO. Siamo stati abituati per anni a lavorare di “coda lunga” mentre adesso siamo davanti alla realtà del linguaggio naturale e del tono colloquiale da implementare nei nostri progetti web per intercettare le ricerche fatte con la voce. Google in particolare sembra quasi che negli anni si sia preparato a questo cambio di rotta aggiornando e affinando l’algoritmo (soprattutto con Hummingbird e Rankbrain) proprio per andare a capire i reali intenti di ricerca degli utenti. Grazie a questi aggiornamenti il motore di ricerca è in grado di interpretare due diverse tipologie di ricerca con lo stesso search intent per restituire la stessa identica risposta.
Gli assistenti vocali sono in grado di interpretare l’intento di ricerca su ricerche vocali come “meteo Genova” o “che tempo fa oggi” restituendo per entrambi lo stesso risultato.
La grande maggioranza di ricerche vocali sono a intento locale. Può essere molto utile ottimizzare i nostri siti inserendo collegamenti a luoghi importanti nelle vicinanze delle attività che curiamo anche per sfruttare i micromomenti degli utenti (ad es “ristorante vicino al Colosseo”). Per chiudere non sottovalutate l’ottimizzazione e la cura della scheda Google My Business, la ricerca vocale restituisce nella maggior parte dei casi i risultati nel Local 3 Pack. Per chi usa gli assistenti vocali domestici (Google Home, Amazon Echo, etc) sa che il risultato è parlato senza neanche avere la visualizzazione dello schermo”.


Vocal Search: come funziona e cosa cambia nelle ricerche - Ultima modifica: 2018-11-02T08:14:55+00:00 da Benedetto Motisi

Attivo in Italia ed Est Europa, ha lavorato nelle redazioni di Radio Radicale e di Gruppo HTML (oggi Triboo Media). Docente nei Master di Web Communication e Visual & Marketing Design in REA Academy. Ha pubblicato “Interceptor Marketing” con Flaccovio Editore e contribuito a “Le nuove professioni digitali” per Hoepli.

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