Zhongguancun: la nuova Silicon Valley della Cina, il centro della rivoluzione tech cinese

Esiste anche una Silicon Valley Cinese e sta creando fenomeni mondiali nel campo della tecnologia. La Silicon Valley, ovvero l’area a trazione tecnologica nel nord della California, ha infatti una controparte cinese: si tratta di Zhongguancun, un quartiere di Pechino salito alla ribalta negli anni recenti grazie alle numerose startup e aziende che lì sono nate e poi si sono diffuse in tutto il mondo. Proprio come capitato agli inizi nella zona a nord di San Francisco, dove hanno preso vita e continuano a prosperare aziende come Google, Facebook, Apple e altri colossi del mercato digitale, così la Cina ha creato il proprio hub tecnologico, ispirato in molti aspetti al rivale americano.

Il Quartiere Zhongguancun di Pechino, la Silicon Valley Cinese

Silicon Valley cinese

Il nome Silicon Valley (che viene dal silicio, un elemento chimico necessario in ogni chip per computer) è diventato sinonimo negli ultimi decenni di innovazione tecnologica e startup.

A partire dagli anni 2000 con l’esplosione di internet, è stato in quella zona degli Usa che si sono concentrate le storie delle start up tech di maggior successo.

Di recente queste ditte hanno dovuto guardarsi sempre di più dall’arrivo di concorrenti cinesi pronte a offrire gli stessi prodotti tech a prezzi minori, una pratica che ha avuto successo anche in Europa dove ormai sono sempre più presenti smartphone e computer cinesi come quelli di Huawei, Xiaomi e Lenovo.

Oggi, quasi diecimila aziende hanno la loro sede a Zhongguancun e molti di esse hanno raggiunto fama mondiale, come la stessa Lenovo, Baidu (il Google cinese) e TikTok, l’app un tempo nota come Musically fra le più scaricate dai teenager di oggi.

La storia di Zhongguancun

L’evoluzione della Silicon Valley cinese è esemplare del modus operandi mantenuto dalla Cina nei tempi recenti: fino agli ’80 il quartiere era una zona quasi abbandonata ma dopo che sono cominciati ad essere noti gli introiti ottenuti dalle aziende che operavano su internet nel resto del mondo, il governo cinese decise di investire ingenti somme di denaro nella costruzione del quartiere. Il fatto che i primi negozi fossero di elettronica ha favorito l’arrivo di programmatori e sviluppatori.

Ora Zhongguancun ospita più di novemila aziende hi-tech e quasi la metà delle settanta “unicorn startup” cinesi ovvero aziende con una valutazione di oltre un miliardo di dollari ciascuna. Ogni giorno, secondo i dati del giornale South China Morning Post, nascono lì circa ottanta startup tecnologiche.

“Ai vecchi tempi bastava proporre un’idea per ottenere un investimento. Oggi gli investitori stanno diventando pignoli, ma Zhongguancun è ancora il posto ideale per tutti coloro che vogliono creare il proprio business nel campo tech in Cina” ha detto un giovane imprenditore pechinese, sottolineando un’altra affinità con la Silicon Valley originale.

Il governo e la Silicon Valley cinese

Situata vicino ad alcune delle più prestigiose università e istituti di ricerca cinesi, Zhongguancun gode di grandi vantaggi nell’accesso ai talenti.

La zona infatti è sede di oltre quaranta università, oltre a più di duecento istituti di ricerca e laboratori nazionali. Merito, anche,del governo cinese: le politiche preferenziali, fra cui agevolazioni fiscali e generosi finanziamenti, hanno contribuito a far crescere la fama, e gli introiti, della Silicon Valley cinese.

Il quotidiano China Daily riporta di un giro d’affari di 54 miliardi di yuan (circa 7 miliardi di euro) solo nel 2017, prima ancora che app come TikTok diventassero diffuse in ogni parte del globo. Considerando che la Cina può contare inoltre su un’altra Silicon Valley, quella di Shanghai nota come Zhangjiang, è chiaro che il paese asiatico non ha nessuna intenzione di rallentare e che i prodotti provenienti da Zhongguancun saranno sempre più presenti anche nel mondo occidentale.


Zhongguancun: la nuova Silicon Valley della Cina, il centro della rivoluzione tech cinese - Ultima modifica: 2019-07-15T07:12:44+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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