Microbit, la programmazione insegnata ai bambini

Microbit è nato con l’intento di stimolare i talenti tecnologici dei bambini, consentendo loro di prendere familiarità con i codici e la programmazione.

Microbit è nato con l’intento di stimolare i talenti tecnologici dei bambini, consentendo loro di prendere familiarità con i codici e la programmazione. Ma dalla UK il progetto si espanderà al resto del globo entro breve, grazie alla Fondazione Micro:bit, istituita a supporto del progetto. La fondazione, supportata da ARM, BBC, Microsoft e Samsung, dopo un avvio a rilento è finalmente a disposizione di più di un milione di studenti in tutto il Regno Unito.

Sinead Rocks, a capo della BBC Learning, ha spiegato che l’intento di Micro:bit sia quello di incrementare lo sviluppo, offrendo un sistema a basso costo e coinvolgendo quelle fasce di popolazione che difficilmente avrebbero la possibilità di essere coinvolti in progetti simili. I fondi del progetto verranno distribuiti capillarmente nel mondo per proporlo ad un numero sempre maggiore di studenti.

Zach Shelby, a capo della Fondazione, sostiene che attraverso l’espansione della rete di vendita di Micro:bit in Europa, entro il prossimo anno sarà possibile proporlo anche al Nord America e alla Cina.
L’adozione e a familiarità con il dispositivo che manifestano i ragazzi sembra essere assolutamente naturale oltre che immediata e sono già in molti i piccoli entusiasti che hanno fatto sapere di volersi dedicare agli studi informatici una volta che saranno grandi.
Shelby ha commentato “Per noi della fondazione ogni bambino è potenzialmente un piccolo inventore. La tecnologia deve risolvere problemi e noi vogliamo che anche i più giovani prendano dimestichezza fin da subito con quegli strumenti che rivoluzioneranno le loro vite ed il loro futuro”.

Con il passare del tempo si punta ad evolvere Microbit, promettendo maggiori risorse, sensori interessanti e supporti adatti all’internazionalizzazione, in modo che chiunque possa costruirsi e modificarsi il proprio Micro:bit.

Ma quali sono le applicazioni? Microbit può essere collegato ai giocattoli, come, ad esempio, ad una macchinina che può venire controllata. Questo è solo uno delle innumerevoli possibilità che offre la codifica di un dispositivo che diventa una sorta di antidoto al pensiero che vuole che un computer faccia tutto da sé senza che gli si possa metter mano.
“La tecnologia ci salverà” è il nome di un gruppo che fornisce kit di istruzioni per perfezionare il Micro:bit attraverso tutorial ed esempi. Gli smartphone semplificano fin troppo la vita, tutto arriva pronto, basta solo cliccare su un’icona e il gioco è fatto, secondo i rappresentanti della fondazione, bisogna formare al fine di permettere di comprendere i meccanismi che portano al conseguimento di alcuni traguardi e nuove tecnologie.

“Oggi segniamo un traguardo significativo nella storia di Micro:bit di BBC, la nostra organizzazione che non è nata in nome del profitto, ma dello sviluppo. Vogliamo porci come ente indipendente che farà grandi cose a partire da un piccolo dispositivo di codifica. A cosa puntiamo? Ad almeno un milione di user capaci di creare una impatto reale sul mondo” ha dichiarato Gareth Stockdale della BBC.


Microbit, la programmazione insegnata ai bambini - Ultima modifica: 2016-10-20T12:00:08+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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