Per la prima volta in assoluto la piattaforma di streaming presenta le graduatorie dei titoli più visti dagli abbonati
Di classifiche Netflix fino ad ora non ne avevamo mai avute. E a farlo è stato niente meno che il co-Ceo Ted Sarandos nella cornice del Code Conference di Vox Media, a Beverly Hills. La volontà, essere più trasparenti con i talent e con il mercato, così come dichiarato dal manager. Riferendosi ai dati Netflix come a una “scatola nera”.
Tra le serie, un po’ a sorpresa, svetta Bridgerton, con 82 milioni di spettatori, seguita da Lupin e The Witcher con 76 e la coppia Sex/Life e Stranger Things (la terza stagione) con 67. Nella top ten troviamo anche La casa di carta Parte 4, con 65 milioni, Tiger King con 64, La regina degli scacchi con 62, Sweet Tooth con 60 e Emily in Paris con 58.
Per quanto concerne le classifiche Netflix del cinema stravince l’action Extraction, con quasi 100 milioni di spettatori, seguito da Bird Box con 89, Spenser Confidential con 85, 6 Underground e Murder Mistery con 83 (evidentemente l’accordo con Adam Sandler ha pagato, almeno sotto il punto di vista quantitativo), The Old Guard con 78, Enola Holmes con 77, Project Power, Army of the Dead e Fatherhood con 75.
Sarandos ha poi presentato una seconda diapositiva con la classifiche Netflix dei primi 10 film e serie Tv in base alle ore di visualizzazione totali durante i primi 28 giorni di fruizione del servizio. Bridgerton è ancora in cima alla lista delle serie con ben 625 milioni di ore visualizzate. La quarta puntata di Money Heist segue con 619 milioni, e a ruota c’è la terza stagione di Stranger Things con 582 milioni di ore di visione. Bird Box guida la lista per quanto riguarda i film più popolari in base alla metrica, con 282 milioni di ore di visualizzazione. Extraction scende al secondo posto con 231 milioni di ore di visualizzazione, mentre The Irishman è arrivato terzo con 215 milioni di ore di visualizzazione.
Classifiche Netflix, divulgarle una decisione strategica?
La decisione di condividere la cifra arriva in un momento chiave per creativi e talenti dello streaming. I servizi su tutta la linea hanno tradizionalmente offerto informazioni limitate su come i titoli si comportano sulle loro piattaforme, un problema che è diventato un punto debole in un settore come quello dell’intrattenimento in rapida evoluzione.
Ma i numeri mostrano anche che ci sono molti modi per definire una «hit». I dati di Netflix sono stati monitorati in base alle ore totali di visualizzazione e al tempo trascorso dagli spettatori a guardare un titolo durante il primo mese di utilizzo del servizio. Le società di talento e di produzione, tuttavia, potrebbero essere più interessate al numero di volte in cui un titolo è stato visto dall’inizio alla fine, o quante persone in totale, non solo gli account, stanno guardando i loro programmi. In definitiva, senza uno standard unificato tra i servizi, che vada a regolamentare canoni di giudizio specifici e uguali per tutti, le piattaforme streaming continuano a giocare con le proprie armi migliori.