eSports, l’Italia prima in Europa per donne interessate

In base a un sondaggio commissionato da Intel a Nielsen le appassionate nel nostro paese primeggiano nell’UE

Gli eSports non sono una passione tutta al maschile. Un sondaggio commissionato da Intel a Nielsen Sports & Entertainment rivela che la community in Italia è eterogenea e molto aperta alla diversità di genere e all’inclusione, prima per donne interessate all’ambito.

L’Italia risulta essere il Paese con la percentuale più alta di donne interessate agli eSports, con il 43%. Seguono la Spagna con il 41% e il Regno Unito con il 33%.

Se è vero che la maggior parte dei team eSports attualmente è composta da maschi, dal sondaggio emerge che la maggioranza di coloro che seguono questo ambito vorrebbero vedere dei team misti, preferenza espressa sia da uomini (40% degli intervistati) che da donne (48%).

esport donne

 

Gli eSports non sono una disciplina prettamente maschile. Anzi, gli eSports hanno l’opportunità di appianare la distanza di genere più di molti altri sport. Esistono già da anni competizioni per team femminili, come l’Intel Challenge agli Intel Extreme Masters World Championship di Katowice, in Polonia. Iniziative come questa forniscono una piattaforma per incoraggiare la partecipazione femminile in contesti agonistici. Il percorso da fare è ancora lungo, ma già oggi, in Italia, registriamo un pubblico femminile attivo e ricettivo, come i dati raccolti dalla ricerca dimostrano“, ha commentato Amy Signorini, Pan-European Account Director e Co-Lead Diversity & Inclusion nel Sales and Marketing Group di Intel.

eSports, piace la diversità di genere

Questo interesse per la diversità di genere si riflette anche in quello che gli utenti vorrebbero vedere all’interno dei videogiochi stessi. Oltre il 50% degli appassionati dichiara infatti di giocare più volentieri a un titolo se i personaggi sono misti, con un picco delle preferenze del 64% tra le donne appassionate di eSports, che tuttavia non è così distante dal 54% delle preferenze maschili.

Niente giochi di distruzione

Un altro stereotipo che viene smentito dalla ricerca di Nielsen e Intel riguarda le attitudini dei giocatori. Generalmente si può pensare che gli uomini siano più attratti dai giochi di distruzione e competitivi, e che le donne giocatrici siano attratte prevalentemente dalla competizione. In realtà i dati dimostrano che l’aspetto più importante in un videogioco, sia per i gamer uomini che per le donne, è la bellezza della storia narrata (63% delle preferenze). Al secondo posto troviamo l’atmosfera ricreata dal videogioco, con il 62%. La capacità distruttiva appare poco importante anche tra i gamer maschi, con preferenze che si fermano al 17%.

Sì a personaggi femminili ma se forti

Emerge, inoltre, che i personaggi femminili siano preferibili se dotati di un carattere forte, preferenza espressa dall’80% dei giocatori in base al sondaggio, sebbene ci sia anche una forte richiesta (più del 60%) di eroine dotate di maggiori sentimenti ed emozioni.

eSports, meglio il PC… normale

Infine, oltre metà dei videogiocatori gioca su PC, con quest’ultima che si dimostra dunque la piattaforma più utilizzata: dal 51% dei gamer e il 58% degli eSport fan. Fra questi, il 57% preferisce un computer mainstream, mentre il 25% preferisce un PC da gaming.


eSports, l’Italia prima in Europa per donne interessate - Ultima modifica: 2019-12-18T13:30:53+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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