Trend Micro, 25 anni per un mondo più sicuro

Ricerca, investimenti, promozione dei talenti e tanta innovazione per garantire comunicazioni digitali sicure per le persone e le aziende. Da venticinque anni Trend Micro è impegnata nella content security con soluzioni d’avanguardia e tecnologie innovative al servizio delle persone, delle Pmi e delle grandi aziende Trend Micro compie 25 anni. “È un traguardo importante – […]

Ricerca, investimenti, promozione dei talenti e tanta innovazione per garantire comunicazioni digitali
sicure per le persone e le aziende. Da venticinque anni Trend Micro è impegnata nella content security con soluzioni d’avanguardia e tecnologie innovative al servizio delle persone, delle Pmi e delle grandi aziende

Trend Micro compie 25 anni. “È un traguardo importante – dice Gastone Nencini, Country Manager di Trend Micro Italia –, perché nel panorama delle aziende di sicurezza Trend Micro è sempre rimasta fedele all’idea di partenza, quella di costruire un mondo sicuro dove scambiare informazioni digitali. Un’intuizione, nata in un contesto in cui non si parlava ancora di mobile e Internet, in controtendenza rispetto ad un mercato in cui tutti i maggiori player si concentravano nel proteggere il mondo del Pc, mentre Trend Micro già affrontava il concetto di server; non a caso, il primo prodotto fu Server Protect, distribuito attraverso un accordo con Intel quando la società non era ancora nata ufficialmente. Il nostro fiore all’occhiello è che in questi 25 anni abbiamo continuato a fare sempre content security”.
“E questo è senza dubbio un plus – aggiunge –. Se per 25 anni abbiamo incrementato fatturato e market share significa che facciamo ottimi prodotti, anche perché le nostre acquisizioni sono solo tecnologiche; tra queste, spicca senza dubbio quella di Third Brigade con la componente degli ambienti virtuali, che oggi ci rende gli unici sul mercato a proporre una soluzione completamente agentless in ambiente VMware. È uno dei prodotti che contribuisce maggiormente al fatturato Trend Micro, e ci dà una visione per i prossimi anni per gli sviluppi in questo ambiente”. “Un altro fatto fondamentale nella nostra storia – prosegue Nencini – è stato il rilascio, tra il 1997 e il 1998, della prima soluzione di protezione del gateway Internet: l’unico prodotto che garantiva questa difesa quando nasceva l’uso di Internet a livello aziendale”. Trend Micro è stata fondata da Steve Chang e Jenny Chen, una coppia di origini taiwanesi che viveva negli Stati Uniti; nel 2004 Eva Chen, sorella di Jenny, ne ha preso il posto sul ponte di comando. Tutti loro hanno sempre portato in azienda una cultura di forte attenzione a chi lavora nell’impresa, sottolinea il Country Manager.

La strategia di Trend Micro si basa sul cambiamento che c’è stato in ambito security: “chiunque ha un antivirus sul proprio Pc, e la stessa cosa succede per i server; oggi l’antivirus è un mercato di sostituzione, non offre più le revenue del passato”. “Già da qualche anno abbiamo iniziato a pensare alle tecnologie che sarebbero arrivate, il cloud e la virtualizzazione, su cui puntiamo decisamente – sostiene Nencini –. Su questo mercato ci viene riconosciuta la leadership, con un vantaggio competitivo di 12-18 mesi rispetto agli altri player e con prodotti a valore che vanno a coprire le nuove aree, ai quali stiamo aggiungendo soluzioni per le ultime necessità delle imprese, come la protezione dai target attacks e dai malware tailor made”. È un mercato nel quale Trend Micro sta puntando, sia a livello worldwide che italiano. ## | “In Italia ci stiamo spostando maggiormente in un settore a valore, dunque non solo vendita e licenza, ma anche progetto, manutenzione, implementazione e mantenimento – chiarisce Nencini –. Stiamo operando molto con i partner a valore, coloro che sono in grado, in collaborazione con noi, di fornire una soluzione chiavi in mano, dallo studio alla manutenzione dell’infrastruttura”. A livello di business, l’Italia è stata la nazione che ha fatto partire il concetto di canale. “Negli anni 2000 siamo stati i primi a mettere in piedi dei processi per il canale con Worry Free, soluzione per la Pmi. Abbiamo creato un sistema di licensing per i distributori che ha generato un incremento nelle vendite, cosa che lo ha portato ad estendersi rapidamente a tutti gli altri paesi. Siamo stati sempre leader come generatori di revenue nel mondo; ora soffriamo la crisi, ma continuiamo ad essere tra gli importanti contributori di revenue a livello Europa”.

 

Obiettivi 2014

“Per il 2014, in Italia vogliamo presidiare il territorio con una presenza consistente – afferma Nencini –. Il Paese è stato diviso in tre aree (Nord Est, Nord Ovest e Centro Sud) e Trend Micro investirà in personale, per tornare a contatto con il cliente e per aiutare i partner a generare business e fare demand generation e lead generation. In termini di strategia di prodotto, restiamo focalizzati su virtualizzazione e cloud, per il quale contiamo in un’adozione maggiore da parte delle Pmi e della PA centrale e locale”. In questo periodo, d’altra parte, è stato lanciato un prodotto per aiutare le aziende a usare il cloud; si tratta di SafeSync for Enterprise, una sorta di cloud privato che si affianca alla nuova versione per la sicurezza mobile, un Mobile Device Management Plus Application Management. “In ambito mobile, lanceremo nel primo trimestre 2014 il concetto di Work Space, per eliminare la differenza di utilizzo privato e aziendale sul telefono – spiega Nencini –. Con la nostra soluzione i dati aziendali rimangono sul data center, accessibile in ogni momento dal device grazie ad una funzione che opera da interfaccia, eliminando i rischi di perdita del telefono e il possibile furto dei dati. Un prodotto che sembra suscitare molto interesse sul mercato”. “Il messaggio che stiamo portando al mercato è che bisogna proteggere l’asset principale, cioè le informazioni – prosegue –. Oggi è necessario controllare, a livello di dati, tutto ciò che entra in azienda e tutto ciò che ne esce. Gli attacchi del passato tendevano a mettere in crisi l’infrastruttura, con eventi visibili che facevano subito scattare l’allarme tra i responsabili della sicurezza, mentre adesso l’attacco informatico tende solo a prelevare il dato, che ha un grande valore nel mercato del cybercrime; la cosa peggiore è che l’utente se ne accorge solo in rarissimi casi, perciò il nostro modello di sicurezza si basa anche sull’educazione dei clienti rispetto alle nuove problematiche. Oggi, per rilevare un furto di dati (fatto con target attack), il tempo medio è 210 giorni, mentre nel 2012 era di 180; il tempo aumenta perché gli attacchi sono più subdoli e sofisticati, perciò è determinante controllare anche ciò che esce dalle infrastrutture aziendali”.

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Trend Micro, 25 anni per un mondo più sicuro - Ultima modifica: 2014-02-05T17:49:43+00:00 da Francesco Marino
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