Ciao XP, quando esci chiudi la porta

È stato un bel Windows, ma ora è arrivato alla fine del suo percorso. Microsoft non aggiornerà più Windows XP, che abita però ancora in molti Pc. Senza aggiornamenti di sicurezza lasciarlo al suo posto è come consegnare le chiavi di casa ad un passante. Ecco quali sono i dati che rischiano di Marco Lombardo […]

È stato un bel Windows, ma ora è arrivato alla fine del suo percorso. Microsoft non aggiornerà più Windows XP, che abita però ancora in molti Pc. Senza aggiornamenti di sicurezza lasciarlo al suo posto è come consegnare le chiavi di casa ad un passante. Ecco quali sono i dati che rischiano

di Marco Lombardo


È un po’ come avere una porta blindata ma accorgersi di aver lasciato in giro troppe chiavi. Il risultato è che trovarsi un ladro in casa è un attimo e, se la porta d’accesso è il vostro computer, i danni potrebbero essere devastanti. L’8 aprile insomma non è stata una data qualsiasi, ma il giorno in cui Microsoft dopo 12 anni ha staccato la spina degli aggiornamenti al suo sistema operativo più amato.. Ovvero: morto Xp, viva Xp. Mica tanto, però. Perché il rischio – e non per colpa di Xp, sia chiaro – è che i nostri dati sensibili diventino preda di chi ne va a caccia: abbassate le difese, ecco che codici, password, carte di credito, cartelle sanitarie possono finire sulla piazza del web, con un danno tutt’altro che virtuale. Ecco perché Microsoft ha deciso di lanciare, se non un vero e proprio allarme, quantomeno un monito: “Dodici anni sono tanti per un sistema operativo – ha spiegato l’Ad di Microsoft Carlo Purassanta –. In questo lasso di tempo il mondo è cambiato e sono arrivati tre nuovi sistemi”. Il problema, però, è che nell’era spaziale c’è ancora un pezzo di pianeta che viaggia a gasolio e si chiama pubblica amministrazione. In pratica piccoli ospedali, piccole banche e magari anche qualche bancomat: tutto si basa ancora su Xp e dunque fa gola agli hacker. Lo farà soprattutto dopo l’8 aprile.
Soluzioni? Aggiornarsi, ovviamente, così come vorrebbe Microsoft, che ne fa certo anche un calcolo economico ma non nasconde in realtà una preoccupazione di fondo. “Molti clienti ci hanno detto che pensano di migrare ad una versione X-1: in pratica, invece di Windows 8 in molti vogliono fermarsi al 7 per questioni di maggiore sicurezza, non ragionando sul fatto che è come rimanere indietro di cinque anni: voi lo fareste comprando un’automobile? Noi siamo pronti a supportare singoli e aziende, aiutandoli a prendere atto delle minacce legate alla vulnerabilità e dei vantaggi offerti da un sistema operativo moderno per lavorare in modo più efficiente, efficace e sicuro”. E allora ecco che il 2 aprile arriverà l’aggiornamento definitivo di Windows 8.1, con le modifiche richieste dagli utenti che hanno trovato troppo innovativa la versione numero 8. “La nostra società vuol rendere le cose migliori per gli utenti che non dispongono di un pc senza touchscreen – ha detto al Mobile World di Barcellona il vicepresidente di Microsoft, Joe Belfiore –. Le modifiche più importanti e attese sono la possibilità di avviare il computer direttamente dal desktop senza passare per lo Start e quella di far partire le app Windows 8 anche dalla barra delle applicazioni”. Tutto ok, insomma: senza touchscreen si lavorerà bene lo stesso. Ma per i nostri vecchi Pc a gasolio che si fa? La parola d’ordine alla fine è riqualificare, perché “dall’8 aprile non ci saranno più aggiornamenti di sicurezza o assistenza tecnica”. Ma per farlo ci vuole un progetto, un’azienda che gestisce sistemi a cui rivolgersi e il tempo necessario, visto che il ritmo di lavoro è circa 20-25 computer al giorno. E stiamo parlando di pubblica amministrazione italiana: secondo voi ce la faremo?

https://youtu.be/1kMljsH4MeM


Ciao XP, quando esci chiudi la porta - Ultima modifica: 2014-04-10T08:07:09+00:00 da Francesco Marino
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