Elon Musk si dimette da presidente di Tesla

Elon Musk si dimette da presidente di Tesla e pagherà una multa di $20 milioni in accordo con SEC (Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti)

Il CEO della casa automobilistica di auto elettriche, Elon Musk, si dimette da presidente di Tesla pagherà una multa di $20 milioni sulla base di un accordo raggiunto con la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. Musk rimarrà amministratore delegato e manterrà comunque un seggio in consiglio, ma non come presidente.

 

Le dimissioni di Elon Musk da presidente di Tesla

L’accordo definisce quello che, altrimenti, si sarebbe potuto trasformare in una lotta amara e potenzialmente dannosa per Musk, per l’azienda e per gli azionisti di Tesla.

Musk si dimetterà dal suo ruolo di presidente di tesla entro 45 giorni dalla conclusione dell’accordo, che è stato depositato sabato scorso. Musk ha, inoltre, accettato di non chiedere la rielezione a, o di accettare altro incarico come presidente per tre anni. Un presidente indipendente verrà nominato, in base all’accordo raggiunto.

Tesla pagherà, a parte, una sanzione di $20 milioni, in base a quanto richiesto dalla SEC. La SEC ha affermato che l’accusa da cui deriva la multa a carico di Tesla è quella di non aver richiesto i controlli e le procedure per la divulgazione relative ai tweet di Musk.

Musk non è obbligato ad ammettere, né a negare qualsivoglia delle accuse della SEC come parte dell’accordo.

Tesla ha inoltre accettato di nominare due nuovi consiglieri indipendenti nel suo consiglio di amministrazione e di istituire un nuovo comitato di amministratori indipendenti e di porre in atto controlli e procedure per sorvegliare le comunicazioni di Musk. Ciò probabilmente significa che Musk, che si rivolge spesso a Twitter per presentare nuovi prodotti, funzionalità e aggiornamenti sulle sue molteplici società, sarà più limitato nel comunicare in maniera diretta determinati eventi, o, almeno, quando si tratta dei suoi tweet su Tesla.

La risoluzione ha lo scopo di prevenire ulteriori perturbazioni del mercato e danni agli azionisti di Tesla”, ha affermato in una nota Steven Peikin, co-direttore della Divisione di Enforcement della SEC.

Con un nuovo presidente di Tesla inizia una nuova era

L’accordo segna l’inizio di una nuova era di corporate governance per Tesla, che alcuni azionisti avevano sostenuto essere troppo strettamente controllata da Musk e altri strettamente allineati a lui, come suo fratello Kimbal Musk. L’investitore e membro fondatore del consiglio Steve Jurvetson è ancora in congedo.

Nel 2017, Tesla ha diversificato il proprio board e ha designato membri James Rupert Murdoch, CEO di Twenty-First Century Fox Inc., e Linda Johnson Rice, Chairman e CEO di Johnson Publishing Company.

Altri membri del consiglio di amministrazione includono: Robyn Denholm, che è entrato nel consiglio di amministrazione nel 2014, Brad W. Buss, che è presente dal 2009, Antonio Gracias, e Ira Ehrenpreis, uno dei membri del consiglio di più lunga data che ha aderito nel 2007.

La SEC ha presentato una denuncia alla corte distrettuale federale, sostenendo che Musk ha mentito quando ha twittato il 7 agosto di poter disporre di “finanziamenti garantiti” per un’acquisizione privata della società a $420 per azione. Secondo quanto riferito, i regolatori federali hanno consegnato a Tesla un mandato di comparizione solo una settimana dopo il tweet. Le indagini possono richiedere anni prima che venga intrapresa un’azione. In questo caso, le accuse sono state presentate solo sei settimane più tardi.

La SEC ha affermato nella denuncia che Musk ha violato le disposizioni contro le fordi delle leggi federali sui titoli. La commissione ha chiesto alla corte di multare Musk e impedire all’imprenditore miliardario di servire come ufficiale o direttore di una società pubblica.

Musk ha definito la frode una “azione ingiustificata” che lo ha lasciato “profondamente rattristato e deluso”.

Tesla e il consiglio di amministrazione hanno emesso successivamente una dichiarazione congiunta a sostegno di Musk.

Il reclamo contiene una serie di dettagli, incluso il fatto che aveva parlato con il consiglio di un’offerta per ritirare Tesla già dal 2 agosto quando aveva inviato un’e-mail al consiglio di amministrazione, al direttore finanziario e al consulente generale di Tesla in merito all’argomento di uscire dal mercato quotato e rendere Tesla privata per $420 ad azione.

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Elon Musk si dimette da presidente di Tesla - Ultima modifica: 2018-10-02T15:50:00+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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