Paola Pisano: “La tecnologia è l’elettricità del nostro futuro”

La Ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, parla del ruolo della tecnologia per il futuro del Paese, delle opportunità che apre e della consapevolezza che ora hanno gli italiani sull’importanza del digitale.

Paola Pisano, Ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, ne è convinta: il digitale è la nuova ‘elettricità’ del Paese, qualcosa di cui nessuno può fare più a meno come in precedenza fu per le industrie dopo il primo utilizzo dell’energia elettrica
D’altronde la tecnologia dovrebbe essere l’elemento fondante di ogni futuro sviluppo. L’Italia che verrà dovrebbe essere più digitale e permettere, grazie all’informatica, anche nuovi sviluppi, una nuova socialità. Cambia il concetto di lavoro, ma anche di smart city, che non dovrà coincidere necessariamente con i grandi agglomerati. In una lunga chiacchierata con Digitalic la Ministra ha approfondito i temi di maggiore attualità legati al digitale.

Ministra Paola Pisano intervista

 

Paola Pisano: l’Italia, l’emergenza e la tecnologia

L’Italia sta superando l’emergenza sanitaria, come esce il digitale da questo periodo?

Paola Pisano: Sicuramente c’è adesso maggiore consapevolezza sulle opportunità che la tecnologia offre nella nostra vita quotidiana. Dopo il periodo che abbiamo vissuto, l’importanza della tecnologia è diventata evidente per il Ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, ma noi abbiamo spinto in questa direzione. Qualche risultato è già arrivato con l’introduzione dell’educazione civica digitale, che insegna ai ragazzi quali sono i loro diritti nel mondo del web, come si possono usare le app e i siti per rispondere al meglio ai propri doveri di cittadini e per esercitare i propri diritti. Ad esempio, per i diciottenni, come ottenere i bonus per l’acquisto di libri o per andare al cinema o a teatro. L’educazione civica digitale serve anche per insegnare che la Pubblica Amministrazione deve essere un alleato dei giovani, che li difende nel momento in cui dovessero avere dei problemi online. Ma per i giovani la mia proposta va oltre: introdurre nei programmi di tutti i cicli scolastici l’insegnamento di una nuova materia dedicata alle competenze digitali. È necessario un percorso di formazione strutturato.
Questo è fondamentale in una società in cui si nasce già utilizzando il digitale, ma in modo spesso passivo, senza avere coscienza dei propri diritti, senza sapere come proteggersi, e anche però dei propri doveri. La Rete è un bene comune e va rispettata. Dobbiamo insegnare ai nostri figli ad andare in bicicletta, però anche a portare il casco per proteggersi. Lo stesso va fatto su internet. Abbiamo la responsabilità di preparare i più giovani all’utilizzo degli strumenti tecnologici, senza fare a meno di agire affinché sappiano prevenire le minacce che possono incontrare.

Il Nuovo ruolo dello Smart working secondo la Ministra Paola Pisano

Gli adulti invece hanno sperimentato in massa lo smart working. Quale sarà il futuro del lavoro agile nel pubblico e nel privato?

Paola Pisano: Nel Dipartimento che guido avevamo già, prima che scoppiasse la pandemia, tutte le procedure per il lavoro in modalità agile e senza ricorso a documenti cartacei. Per noi è cambiato poco o niente. Ma in molti settori della Pubblica amministrazione è stato necessario far funzionare servizi fondamentali per i cittadini mentre gli operatori erano a casa. Pensate all’anagrafe, per dire uno di questi. Adesso dobbiamo attivarci affinché questo possa avvenire normalmente. Il futuro per la Pubblica amministrazione è di avere tutti i servizi in cloud, fruibili da remoto. Si tratta di una strada già tracciata con il decreto legge ‘Semplificazione e innovazione digitale’, il quale prevede che tutti i nuovi servizi pubblici debbano essere messi a disposizione dei cittadini seguendo questa indicazione Il futuro della Cosa Pubblica sarà smart.
Gli uffici pubblici saranno tenuti a “pensare in digitale”. Un processo che deve cominciare subito. Entro il 28 febbraio 2021, ad esempio, è previsto dal decreto che l’accesso a tutti i servizi digitali delle Pubblica amministrazione avvenga esclusivamente tramite l’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o la Carta d’identità elettronica.

Un cambiamento notevole…

Paola Pisano: Per tutti lo smart working sta comportando cambiamenti profondi, non solo per il fatto che si lavora da casa. Il lavoro si deve riorganizzare per obiettivi. Può diventare necessario cambiare l’approccio ai gruppi di lavoro, i quali potranno riunirsi non in base alle gerarchie, ma in base alle esigenze operative. Sono nate nuove necessità di organizzazione fondate sui compiti e non sull’orario. Bisogna fare in modo che il lavoro sia svolto da casa in maniera coscienziosa e dare ai datori di lavoro questa sicurezza. Dall’altra parte occorre evitare che la giornata lavorativa diventi di 24 ore, dato che si rischia di essere sempre connessi per servizio e questo non è sano neppure per la qualità del lavoro. Il lato umano e sociale deve essere preservato. La tecnologia non deve mai permettersi di influire negativamente sulle relazioni, sui legami. Anzi, dovrebbe darci un aiuto per ricrearli.
Sicuramente ci sarà una forte spinta verso il lavoro agile, favorita anche dalla P.A. La Ministra Fabiana Dadone ha in programma l’obiettivo del 60% del personale in modalità smart. Questo avrà un impatto su tutta la società, non solo sulle aziende private, ma anche sul ripensamento della vita nelle città e nei borghi.
Il tema va affrontato con serietà. Prima della pandemia eravamo generalmente attratti dai grandi conglomerati urbani, ora ci rendiamo conto che le nuove modalità di vita che abbiamo sperimentato possono essere un’alternativa valida a quel modello. Grazie alla tecnologia anche i paesini possono essere un luogo in cui risiedere, recuperando alcuni dei valori che avevamo forse dimenticato.

Paola Pisano, Ministra dell'innovazione

Il futuro dell’evoluzione digitale secondo la Ministra per l’Innovazione

Il 5G giocherà un ruolo importante in questa trasformazione dell’Italia?

Paola Pisano: Si sono concluse le sperimentazioni per il 5G, ora si apre la fase commerciale, della diffusione e soprattutto della creazione dei servizi legati al 5G. Questa tecnologia può essere utilissima ad alcuni settori che già conosciamo come la robotica, il settore del broadcast. Le emittenti televisive avrebbero dei grandi vantaggi ad utilizzare questa tecnologia. Penso anche a settori come l’agricoltura che potrebbe trarre beneficio dal 5G avendo la possibilità di monitorare e analizzare le minacce biologiche che attaccano il patrimonio agro-alimentare.
C’è poi il turismo che potrebbe avere i vantaggi enormi sfruttando il 5G per la diffusione dei contenuti legati alle nostre bellezze naturali, storiche e artistiche in tutto il mondo. Si apre poi un nuovo settore, quello delle esperienze immersive, la realtà virtuale, che ha molte applicazioni e rispetto a altre forme di visualizzazione permette qualcosa di unico: l’empatia, si vive davvero l’ambiente in cui si viene catapultati non solo a livello visivo, ma anche emotivo.
È un mercato che deve crescere e che dobbiamo spingere, tutelando sempre la privacy e la salute dei cittadini, perché gli studi attuali ci dicono che il 5G non ha un impatto negativo su di essa. Per non comprometterne la diffusione nel decreto semplificazione e innovazione digitale è stata inserita una norma in base alla quale i sindaci non potranno introdurre limitazioni alla localizzazione sul proprio territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualunque tipologia e non potranno fissare limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici diversi rispetto a quelli stabiliti dallo Stato.

Ci saranno degli incentivi per favorire lo sviluppo di una nuova Italia digitale?

Paola Pisano: Sono già previsti dei contributi: il bonus pc e internet fino a 500 euro per le famiglie con ISEE sotto i 20.000 euro, e un bonus di 200 euro, senza limiti di reddito per favorire le connessioni veloci. Già a maggio il Comitato banda ultralarga (CoBul), che presiedo, ha sbloccato oltre 1,5 miliardi di cui 400 milioni per la connessione veloce nelle scuole e oltre 1,1 miliardi per i voucher destinati a famiglie e imprese.
Con il CoBul si stanno studiando anche ulteriori interventi per la diffusione della connessione veloce tra le imprese e nelle aree bianche, cioè quelle zone in cui il servizio non sarebbe remunerativo per gli operatori di telecomunicazioni e quindi è necessario l’intervento pubblico.

 

Paola Pisano Intervista Tecnologoa

La Ministra Paola Pisano, con il Premier Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di presentazione del Decreto Semplificazioni


Paola Pisano: “La tecnologia è l’elettricità del nostro futuro” - Ultima modifica: 2020-09-04T10:54:23+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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