VMworld: la storia dell’innovazione (prima parte: 2004-2009)

Iniziato nel 2004 come evento che raccoglieva un ristretto numero di appassionati, oggi il VMworld è uno degli eventi principali del mondo IT.

A pochi mesi dal principale evento di VMware, il VMworld, che si terrà dal 27 al 31 agosto a Las Vegas e dall’11 al 14 settembre a Barcellona, ripercorriamo la storia di quello che è diventato un appuntamento fondamentale per tutto il mondo dell’Information Technology e un evento in cui, possiamo dirlo senza timore di smentita, è stata fatta la storia della virtualizzazione prima, del cloud computing poi.  

La prima edizione del VMworld è quella di San Diego, California, nel 2004, in cui erano presenti 1.500 partecipanti. Una cifra che fa sorridere se si pensa che lo scorso anno sono state 23.000 negli Stati Uniti e oltre 10.000 a Barcellona. Una crescita che riflette l’evoluzione della strategia e dell’offerta di VMware: nel 2004 iniziavamo a parlare di virtualizzazione dei server, e il messaggio faticava ancora a  passare. Ora parliamo di cloud computing, di data center interamente definito dal software in tutte le sue componenti, anche reti e storage, e arriviamo fino a concetti che un tempo sembravano molto lontani dalla strategia VMware, come la sicurezza, la mobility, l’IoT.

Ma passare da quelle 1.500 persone così appassionate di virtualizzazione ai numeri raggiunti in questi ultimi anni è stato un percorso lungo, fatto di grandi novità, che ripercorriamo in questo articolo evidenziando cosa ha reso interessanti e memorabili gli eventi.

VMworld 2004 – San Diego, California

storia VMworld VMware

Il claim del primo VMworld è “Join the Virtual Evolution”. Tra i relatori della Keynote Session figurano Diane Greene, presidente e co-fondatore dell’azienda, insieme al marito, Mendel Rosenblum, capo scienziato e co-fondatore di VMware. La grande notizia è che la società era stata acquisita da EMC. Quell’anno VMware viene definita come “un innovativo fornitore di piccole dimensioni in gran parte sconosciuto al di fuori di una cerchia entusiasta di clienti e professionisti del data center”. Alcune tecnologie di base del tempo, come Virtual Center, vMotion e Virtual SMP, erano disponibili da circa un anno.

 

VMworld 2005 – Las Vegas, Nevada

storia VMworld VMware

All’evento sono presenti 51 sponsor. Il tema dell’evento è “Virtualize now” e Diane Greene annuncia VMware ESX Server 3, lo storico hypervisor dell’azienda, e VMware VirtualCenter 2, il software di gestione dei server per l’infrastruttura virtuale, due importanti release di prodotto. Viene annunciato inoltre VMware Player, un prodotto gratuito che permetteva di gestire e condividere il software in una macchina virtuale su un PC Windows o Linux”. Partecipano all’evento 3500 persone.

VMworld 2006 – Los Angeles, California

In un solo anno i partecipanti raddoppiano e raggiungo la ragguardevole cifra di 7000 presenze. Non si tratta solo di un numero, ma della dimostrazione che VMware sta facendo qualcosa di significativo per il mercato IT, sta sviluppando soluzioni rivoluzionarie, che segneranno l’evoluzione della tecnologia in azienda. La virtualizzazione sta prendendo piede, sempre più clienti la scelgono per ottimizzare i carichi di lavoro e rendere più efficienti i propri server. Nel keynote Diane Greene insiste molto su un concetto del Software as a Service (SaaS).

Uno dei grandi annunci nello show è il Virtual Appliance Marketplace e il Programma di Certificazione, un programma di storefront e certificazione per virtual appliance. Viene inoltre presentato VMware Lab Manager, frutto della recente acquisizione di Akimbi Systems.

VMworld 2007 – San Francisco, California

storia VMworld VMware

Dai 7000 partecipanti del 2006 si passa a 10.800 persone. Il tema del 2007 è “Embracing your virtual world”: la virtualizzazione sta diventando realtà, come sottolinea Diane Greene nel keynote di apertura:  “A year ago, we were talking about virtualization becoming mainstream. Now, we are talking about a virtualization industry. It’s an incredible time to be part of it. Virtualization is driving a complete infrastructure refresh. The data center is getting modernized and getting optimized as well as all the infrastructure products; the virtualization layer is offering a better way to handle disaster recovery, security, provisioning and more and we’re helping companies use less power.”

Fra le novità presentate, l’introduzione di ESX Server 3i (ESXi), un prodotto chiave per VMware e che consente all’azienda di consolidare ulteriormente la propria posizione di leadership nei confronti dei concorrenti, di Virtual Desktop Manager per la virtual desktop infrastructure (VDI) e di Site Recovery Manager.

Una curiosità: all’ingresso del Solutions Exchange è esposto un gigantesco murales a gesso dell’artista newyorkese Brian Rea di 18 x 5 metri.

VMworld 2008- Las Vegas, Nevada, e Cannes, Francia

storia VMworld VMware

Il Nuovo CEO dell’azienda è Paul Maritz, che nel keynote annuncia i temi su cui si sarebbe focalizzato negli anni a seguire: il cloud computing, la VDI e la virtualizzazione del data center. Vengono annunciati Virtual Data Center O, vCloud e vClient. Partecipano 14.000 persone.

È anche l’anno in cui il VMworld sbarca in Europa, a Cannes, dove sono 5000 le persone che partecipano all’evento. E già nel 2008 l’Italia contribuisce con ottimi numeri: sono circa 50 i clienti arrivati dal nostro Paese quell’anno.

Una survey condotta sui partecipanti testimonia l’elevata soddisfazione per l’evento: il 97% dichiara di volerlo raccomandare ad altri, l’85% conferma l’interesse a partecipare all’edizione del 2009 e il 63% lo giudica migliore rispetto a qualunque altra conferenza del 2008.

VMworld 2009 – San Francisco, California e  Cannes, Francia

storia VMworld VMware

“Hello freedom”: è questo lo slogan del VMworld del 2009, che ha l’obiettivo di mettere in evidenza la capacità della virtualizzazione di mettere in grado i professionisti IT di liberarsi delle limitazioni tecniche del computing tradizionale, supportando quelle figure che sanno sfruttare la virtualizzazione per trasformare le possibilità in realtà. Migliaia di clienti VMware in tutto il mondo stanno trasformando le loro organizzazioni dicendo addio all’inflessibile e inefficiente approccio tradizionale alla gestione delle risorse e dando il benvenuto a un futuro di infinite possibilità alimentate dalla virtualizzazione.

Nel suo keynote, Paul Maritz spiega l’importanza di ridurre le complessità di gestione dei data center e evidenzia gli investimenti continui di VMware nel cloud computing.

Molte le novità tecnologiche presentate anche in questa edizione: VMware vCenter , che promuove una nuova era della gestione IT per guidare l’agilità aziendale; VMware Go, un nuovo servizio che renderà la virtualizzazione ancora più facile per gli utenti; VMware vCloud Express, per  un’infrastruttura on-demand, pay-as-you-go come servizio.


VMworld: la storia dell’innovazione (prima parte: 2004-2009) - Ultima modifica: 2017-06-20T11:14:49+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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