Sono 2.583 le startup innovative in Italia. La culla dell’innovazione è la Lombardia che vanta 564 imprese di questo tipo, pari al 22% del totale.
Sono 2.583 le startup innovative in Italia. La culla dell’innovazione è la Lombardia che vanta 564 imprese di questo tipo, pari al 22% del totale: in pratica 1 su cinque si trova in questa regione. Al secondo posto l’Emilia Romagna con 281 startup e al terzo posto il Lazio (236). Sono i dati ufficiali della camera di commercio aggiornanti a settembre 2014, che misurano il numero di “startup innovative” così come definite (in modo abbastanza stringente) dalla legge 221 del 2012, il famoso Decreto Crescita 2.0.
Le imprese che rientrano nella definizione di “startup innovativa” hanno vantaggi in termini di incentivi fiscali, contratti di lavoro, sgravi.
Le caratteristiche che bisogna avere sono diverse: società fondata da non più di 48 mesi, non deve derivare da vendite o scissioni di aziende preesistenti, deve investire almeno il 15% in ricerca e sviluppo, deve avere almeno una persona in possesso di un dottorato di ricerca tra i dipendenti, aver registrato un brevetto (o almeno un software tutto suo).
Al di là delle considerazioni sulla possibilità di definire per legge cosa sia una “stratup innovativa”, l’aspetto più interessante è la distribuzione geografica di queste società e la progressione numerica.
Nel 2013 erano appena 307 in tutta Italia e oggi sfiorano le 2.600 unità. In un anno: da settembre 2013 a settembre 2014 la crescita è stata prorompente +220% (da 1.172 a 2.583).
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