AI: la maggioranza dei lavoratori vede benefici, ma meno di 3 aziende su 10 investono veramente

Secondo una recente ricerca di ASUS Business, sono pochi i conoscitori veri del tema (39%), ma prevalgono i sentimenti positivi nei confronti dell’AI; per il 63% dei dipendenti l’AI porterà a un miglioramento della reputazione dell’azienda presso la propria clientela attuale o potenziale. Tuttavia, mancano le competenze (35%) e gli strumenti adatti (71%) per affrontare la nuova tecnologia. Asus propone una linea dedicata di notebook per usare al meglio l’Intelligenza Artificiale


Tutti parlano di Intelligenza artificiale, in poco tempo questo è diventato il tema che alimenta dibattiti in diversi campi: dalla tecnologia al lavoro, dall’economia alla scienza e il è sempre più rilevante, perché aumento, ogni giorno, i servizi di AI offerti alle persone, ai lavoratori, i professionisti e soprattutto alle aziende. ASUS Business, da anni pioniere dell’innovazione in campo di tecnologia, è uno dei brand che di più ha investito in ricerca e sviluppo sul tema dell’AI. Proprio per questo, oltre all’adozione di queste tecnologie nei propri prodotti, ASUS Business ha voluto esplorare l’impatto e la presenza dell’Intelligenza Artificiale nel tessuto aziendale italiano.

Lo studio Asus Business

Lo studio Asus Business

ASUS Business ha quindi recentemente condotto uno studio approfondito per esplorare il livello di conoscenza e fiducia verso l’Intelligenza Artificiale nel contesto lavorativo italiano. La ricerca, che ha coinvolto oltre 300 decisori aziendali di piccole, medie e grandi imprese, ha rivelato risultati interessanti e talvolta contrastanti.
Uno dei dati più significativi emersi dallo studio riguarda la percezione dei benefici dell’AI: il 74% degli intervistati che utilizzano l’AI in azienda, anche solo superficialmente, ne riconosce i vantaggi concreti o potenziali. Questo dato sottolinea come l’esperienza diretta con l’AI, anche se limitata, possa influenzare positivamente la percezione della sua utilità nel contesto aziendale.
Tuttavia, nonostante questo riconoscimento dei benefici, gli investimenti in AI risultano ancora limitati. Solo il 28% delle aziende ha effettuato investimenti sostanziali in questa tecnologia, principalmente nei settori della sicurezza informatica, dei servizi generativi e della gestione della logistica. D’altra parte, il 46% delle imprese ha realizzato investimenti minimi, senza piani concreti di incremento per il futuro. Questo contrasto tra la percezione positiva e gli investimenti effettivi suggerisce l’esistenza di barriere o incertezze che frenano un’adozione più diffusa dell’AI.
Un elemento cruciale che emerge dalla ricerca è la significativa carenza di competenze in materia di AI. Ben il 77% degli intervistati sottolinea la necessità di formazione specifica in questo campo. Inoltre, tra coloro che già utilizzano l’AI, il 35% ammette di non possedere competenze adeguate. Questa situazione si riflette anche nelle difficoltà di reclutamento: il 35% delle aziende prevede ostacoli nel reperire personale specializzato in AI.
Questi dati evidenziano una sfida importante per il tessuto imprenditoriale italiano: colmare il divario tra l’interesse e il potenziale riconosciuto dell’AI e la reale capacità di implementarla efficacemente. La formazione e lo sviluppo di competenze specifiche sembrano essere la chiave per superare questa sfida e permettere alle aziende italiane di sfruttare appieno i benefici dell’Intelligenza Artificiale.
La ricerca di ASUS Business, condotta a luglio 2024 attraverso interviste online, offre quindi uno spaccato significativo dello stato attuale dell’AI nelle imprese italiane, mettendo in luce tanto le opportunità quanto le sfide che le aziende devono affrontare in questo campo in rapida evoluzione.

 

Le barriere all’AI

La formazione però non è l’unica barriera, soprattutto per quel che riguarda le PMI, che ovviamente registrano un tasso ancora più basso di azioni concrete in questo campo. Altri limiti riconosciuti a livello aziendale nell’adozione di strumenti in campo di Intelligenza Artificiale sono ovviamente la mancanza di finanziamenti e risorse economiche (52%), seguita dalla poca conoscenza a livello manageriale e di fornitori su questo tema (51%). In altre parole, l’interesse è alto, ma il budget e i piani di investimento non sono diretti in questo ambito per il momento.
Ad oggi, solo il 39% dei dipendenti italiani si definisce reale conoscitore degli strumenti di AI, inteso come una persona che li usa abitualmente e ne studia le funzionalità, per svago o per lavoro, e solo circa un’azienda su 5 ne fa un uso discreto.

59% di ottimisti

In ogni caso, la curiosità emersa per l’Intelligenza Artificiale si riflette anche nei dati: il 59% dei dipendenti è ottimista e pensa porterà grandi benefici in diversi ambiti; inoltre, il 73% vede questa tecnologia diventare preponderante e fondamentale entro i prossimi 10 anni (il 62% prevede questo impatto già nei prossimi 2-3 anni). A livello aziendale, ci si aspettano benefici soprattutto nel campo dell’innovazione, intesa come capacità di immettere sul mercato nuovi prodotti, seguita da un’efficienza e semplificazione dei processi. Entrambi elementi che per il 63% degli intervistati porteranno a un miglioramento della reputazione dell’azienda presso la propria clientela attuale o potenziale. A livello più operativo e personale, invece, il 56% è convinto che un’adozione di questi strumenti possa realmente portare a un impatto (positivo) sui processi aziendali, sui servizi offerti, ma anche sulle posizioni di lavoro, intese queste ultime come variazione delle mansioni e dei contenuti con creazione di nuove posizioni. I lavoratori si aspettano maggiore efficienza e semplificazione dei processi a loro attribuiti.

I dispositivi adatti all’AI

Infine, appare evidente un limite importante, a livello più operativo risiede nei dispositivi. Ad oggi è solo il 7% dei dipendenti a dichiarare di avere i dispositivi tecnologici necessari a gestire operazioni con l’AI in locale, senza quindi doversi affidare a soluzioni esterne, spesso non approvate dall’azienda o che in genere richiedono la condivisione di dati privati e personali. Una criticità che secondo il 71% dei dipendenti dovrebbe essere risolta con una maggiore dotazione di questi prodotti da parte dell’azienda, per agevolare il lavoro e favorire una maggiore sicurezza degli utenti.

Ripensare il lavoro con l’AI: la serie Expertbook P di ASUS

Nel panorama tecnologico in continua evoluzione, ASUS si distingue ancora una volta con il lancio della serie ExpertBook P, presentata all’IFA 2024 di Berlino. Questa nuova gamma di notebook, progettata in collaborazione con Intel, ridefinisce gli standard del computing professionale, offrendo soluzioni avanzate per aziende, imprenditori e lavoratori remoti. Tra i modelli presentati, l’ExpertBook P5 è la punta di diamante, che stabilisce un nuovo benchmark per la produttività guidata dall’Intelligenza Artificiale.
Massimo Merici, System Business Group Director di Asus Italia, ha dichiarato: “La serie Expert comprende un ampio portafoglio di prodotti business che offre la massima affidabilità, flessibilità e sicurezza di livello enterprise. Parliamo di notebook, desktop e All in one che offrono alle aziende la durata, la potenza di calcolo e l’affidabilità di cui hanno bisogno per l’uso giornaliero ininterrotto, la collaborazione in team e da remoto, senza dimenticare la sicurezza dei dati. Il nostro obiettivo è quello di offrire una serie di tecnologie innovative che sostenga effettivamente le imprese nel loro lavoro quotidiano rendendole più efficienti e performanti, oltre che perfettamente integrate con le nuove funzionalità garantite dall’Intelligenza Artificiale”.

Massimo Merici, System Business Group Director di Asus Italia

Massimo Merici, System Business Group Director di Asus Italia

ExpertBook P5: la potenza dell’AI al servizio della produttività

L’ExpertBook P5 (P5405), si distingue per le sue caratteristiche all’avanguardia, pensate per soddisfare le esigenze dei professionisti più esigenti. Equipaggiato con il nuovo processore Intel® Core™ Ultra (Series 2), il P5 sfrutta una potenza fino a 48 NPU TOPS per gestire attività complesse basate sull’intelligenza artificiale. Questa combinazione di hardware potente e software intelligente si traduce in un notevole aumento della produttività, rendendo il P5 un alleato unico per chi cerca la massima efficienza.
Le funzionalità di AI integrate, come AI ExpertMeet e ExpertPanel, sono progettate per trasformare il modo in cui i professionisti interagiscono con il loro dispositivo. AI ExpertMeet trasforma la dinamica delle riunioni virtuali, rendendole più efficienti ed efficaci grazie a strumenti di intelligenza artificiale all’avanguardia. Con la traduzione AI, i partecipanti possono comunicare senza problemi attraverso le barriere linguistiche, assicurando che nessuna informazione critica venga persa nella traduzione. I riassunti automatici delle riunioni catturano punti chiave, riducendo significativamente il tempo che i professionisti spendono per le attività di follow-up e consentendo loro di concentrarsi su compiti strategici.
ExpertPanel funge da centro di comando per l’ambiente informatico, automatizzando le regolazioni del sistema per ottimizzare le prestazioni in base ai modelli di utilizzo correnti. Questo non solo migliora l’esperienza complessiva dell’utente, ma garantisce anche che il dispositivo funzioni al massimo dell’efficienza, risparmiando tempo ed energia. Le funzioni guidate dall’Intelligenza Artificiale includono ottimizzazioni per la gestione dell’energia che prolungano la durata della batteria durante le attività critiche e assicurano che le risorse del sistema siano allocate nel modo più efficace.

ExpertBook-P5

Sicurezza di livello aziendale per un ambiente di lavoro protetto

In un’era in cui la sicurezza dei dati è fondamentale, ASUS offre una protezione end-to-end, che parte da un BIOS rinforzato con funzioni come Secure Boot e Trusted Platform Module (TPM), fino all’integrazione di McAfee+ Premium, preinstallato e gratuito per un anno. L’ExpertBook P5 va oltre, offrendo un esclusivo sistema di rilevamento dei deepfake basato su AI, una funzione essenziale in un mondo digitale sempre più complesso.

Un design pensato per durare e stupire

L’ExpertBook P5 non è solo potente, ma anche elegante e robusto. Realizzato interamente in metallo, questo notebook è progettato per resistere alle condizioni più difficili, e ha superato i test di durabilità militare MIL-STD-810H. Con un peso di appena 1,29 kg e un display da 14 pollici con risoluzione 2,5K, il P5 è il compagno ideale per i professionisti sempre in movimento. ASUS ha posto grande enfasi anche sul comfort d’uso, con una tastiera ergonomica e un touchpad extra-large, ottimizzati per un’esperienza di digitazione e navigazione senza paragoni.

ExpertBook-P5

Asus ExpertBook P5

Supporto aziendale completo

ASUS ha potenziato l’esperienza utente con un sistema di supporto aziendale completo, pensato per minimizzare i tempi di inattività e garantire una continuità operativa impeccabile. Questo include un’ampia rete di centri di assistenza e garanzie estese, pensate per rispondere prontamente a qualsiasi esigenza tecnica.

Conclusioni: l’AI al centro del futuro del lavoro

Con la serie ExpertBook P, ASUS dimostra ancora una volta la sua capacità di anticipare le esigenze del mercato, offrendo soluzioni che non solo soddisfano, ma superano le aspettative. L’ExpertBook P5, in particolare, rappresenta la perfetta fusione tra potenza, sicurezza e design, rendendolo lo strumento ideale per chi cerca di portare la propria produttività a un nuovo livello. Se il futuro del lavoro è guidato dall’intelligenza artificiale, ASUS è sicuramente al timone.

ExpertBook-P5

 

Digitalic per Asus

 


AI: la maggioranza dei lavoratori vede benefici, ma meno di 3 aziende su 10 investono veramente - Ultima modifica: 2024-09-16T17:23:18+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

e-book guida ecm

Non rimanere indietro, iscriviti ora

Ricevi in tempo reale le notizie del digitale

Iscrizione alla Newsletter

controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy

Grazie! Ora fai parte di Digitalic!