I vantaggi del cloud pubblico, privato e ibrido e i servizi avanzati di Aruba dedicati alle aziende e alla PA.
I vantaggi del cloud sono molteplici e le aziende italiane si stanno avvicinando a questo mondo con un buon livello di adozione
CLOUD FIRST: perché scegliere il cloud?
- Nessun costo di manutenzione hardware
- Maggiore sicurezza dei dati
- Disaster Recovery as a Service
- Estrema versatilità di configurazione
- Azzeramento del rischio di incidenti e data-breach fisico
- Scalabilità totale
- Maggiore accessibilità alle applicazioni
Il mercato cloud sta crescendo rapidamente, così come la consapevolezza del suo valore nel panorama IT nazionale. Aumenta anche la diffusione della conoscenza dei paradigmi cloud nei reparti tecnologici delle aziende e dei loro intermediari, della maturità della rete nazionale, della capacità dei provider di parlare la lingua delle imprese. Questa consapevolezza aumenta anche nel settore della Pubblica Amministrazione, che, grazie alla qualifica per alcuni provider, potrà adottare infrastrutture cloud omogenee che rispettano determinati standard individuati da AgID.
(fonte: https://www.agid.gov.it/it/infrastrutture/cloud-pa)
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I vantaggi del cloud
L’esternalizzazione dell’hardware e del DC on-premise comporta risparmio di spazio, elettricità, condizionamento, maggiore sicurezza dei dati e riduzione del rischio di distruzione e data-breach fisico, azzeramento dei costi di manutenzione hardware e gestione dei guasti delle risorse fisiche. C’è poi un vantaggio in termini di scalabilità, cui si lega quello del risparmio e del diverso rapporto con i costi dell’infrastruttura. Il cloud consente di limitare gli investimenti a lungo termine in hardware, acquistando solo ciò che serve, per il tempo necessario.
Un ulteriore vantaggio è legato alla condivisione e all’accessibilità: un’applicazione che sposta i dati dall’ufficio al cloud consente una maggiore accessibilità in qualsiasi momento.Ci sono però dei “punti di attenzione” di cui tener conto, tra cui la variabilità dei costi, che implica l’esigenza di creare un piano di spesa cloud in linea col proprio budget.
Alcuni provider consentono di prepagare le risorse, di avere un portafoglio elettronico con limite di spesa e altre funzionalità ad hoc, per evitare sgradevoli sorprese. Un altro punto da considerare è l’esposizione su internet: installare su rete pubblica un’applicazione creata e pensata per una intranet può essere rischioso se lo si fa con superficialità.Un ultimo punto è relativo alla connettività: storicamente alcune applicazioni erano installate in azienda perché il volume dello scambio di dati tra server e client era elevato e inadatto a essere veicolato tramite internet. Oggi, con la fibra su buona parte del territorio e la prospettiva del 5G, questo problema non sussiste più e si possono spostare in cloud anche applicazioni che scambiano molti dati.
Le caratteristiche di un buon Cloud provider
Il cloud provider giusto valorizza i vantaggi delle “nuvole”, al tempo stesso, riduce e controlla i punti di attenzione, avendo cura dell’integrità del dato e delle informazioni salvate.Fondamentale è la sicurezza dei data center che ospitano i dati e le relative certificazioni, i sistemi di ridondanza dichiarati delle piattaforme cloud, l’adesione del provider ad associazioni o codici di conformità. Di grande importanza ai fini della sicurezza è poi ovviamente il backup, ma ci sono anche altri fattori. Ad esempio il vendor lock-in, per non avere vincoli nel momento in cui si vuole cambiare piattaforma.
Focus cloud PA
Per quel che riguarda la Pubblica Amministrazione, recentemente AgID ha fissato gli orientamenti per la scelta dei Cloud Provider sia in ambito IaaS che Paas e SaaS, primo fra tutti il concetto di cloud-first, ovvero l’obbligo di cercare “nella nuvola” e in uno specifico marketplace le soluzioni alle proprie esigenze. Questo ha determinato l’esigenza per i cloud provider che lavorano con la PA di ottenere un’apposita qualifica. Aruba è fornitore IaaS qualificato per erogare servizi cloud alla PA ed è piattaforma abilitante e qualificata per le aziende che già vendono soluzioni SaaS alla PA e ora devono qualificarsi per continuare a farlo.
Cloud pubblico, privato e ibrido
Su quale “modello” investire? Secondo Aruba il futuro è hybrid, un approccio che sposa i punti di forza delle altre due soluzioni e che garantisce facilità di movimento e di configurazione nel tempo. I vantaggi dell’hybrid dipendono molto dal livello di adozione del cloud. Il primo approccio quando si vuole migrare parte dal trasferimento degli applicativi in cloud, ottenendo di fatto un’infrastruttura ibrida che può essere poi completamente virtualizzata, oppure mantenuta così per motivi di business.
Una coscienza più alta del cloud sfrutta l’hybrid con l’obiettivo di trovare la miglior casa per ogni applicazione, in termini di performance, ma anche di compliance: si pensi ad ambienti che per loro natura devono stare su hardware certificato oppure essere molto “vicino” agli utilizzatori. Anche in questo caso, i concetti di hybrid e multicloud si stanno sempre più avvicinando.