Video in streaming sulla Tesla? Tra pochi mesi, sì ci sarà Youtube e Netflix, lo dice Elon Musk, che ha dichiarato che si potranno guardare video in auto
Video in streaming sulla Tesla? Tra pochi mesi, sì. Ad affermarlo è Elon Musk, CEO dell’azienda, che ha dichiarato che presto i proprietari delle Tesla avranno la possibilità di guardare Netflix e YouTube sulle loro auto.
In un tweet di sabato, Musk ha scritto che i display delle auto saranno “presto” in grado di trasmettere in streaming video da YouTube e Netflix. Non ha fornito una data esatta, ma i cambiamenti potrebbero arrivare entro pochi mesi, ha detto in risposta a un tweet.
Ability to stream YouTube & Netflix when car is stopped coming to your Tesla soon! Has an amazingly immersive, cinematic feel due to the comfy seats & surround sound audio.
— EM (@elonmusk) July 27, 2019
Ha anche affermato che lo streaming video funzionerà solo quando l’auto è ferma, in modo simile a come accade per giochi come “Cuphead” e “Super Breakout” che, attualmente, funzionano all’interno delle auto quando sono ferme, con il volante che fa da telecomando.
Video in streaming sulla Tesla: un’esperienza cinematografica
Musk desidera da tempo che le auto Tesla fungano da hub di contenuti di intrattenimento. Nel tweet ha affermato che i clienti potevano aspettarsi “un’esperienza cinematografica incredibilmente coinvolgente” per via del suono surround e dei comodi sedili delle auto.
Tuttavia, è bene ricordare che la capacità di Tesla di implementare lo streaming dipende dal fatto che i regolatori approvino la guida autonoma. A questo proposito, a febbraio Musk aveva dichiarato di essere “certo” che le auto Tesla sarebbero state in grado di funzionare senza conducente entro la fine di quest’anno.
“Penso che quest’anno saremo in grado di fornire guida completamente autonomia, il che significa che l’auto sarà in grado di trovare in un parcheggio, venirti a prendere, portarti fino a destinazione senza il tuo intervento – ha affermato in un’intervista con ARK Invest – Direi che ne sono certo, non è un punto interrogativo”.