Facebook e l’intelligenza artificiale: ecco cosa può già fare

Facebook ha una divisione dedicata all’intelligenza artificiale, si chiama FAIR (Facebook AI Research) e fa progressi incredbili: ecco cosa può già fare

Non solo social network: Facebook da qualche tempo ha allargato i propri orizzonti e sta facendo passi avanti nel campo dell’intelligenza artificiale.
Di recente, i dipendenti dell’azienda di Mark Zuckerberg che si dedicano all’AI hanno parlato dei progressi fatti e delle novità di quello che potrà succedere in questo ramo della tecnologia: fra macchine in grado di imparare e programmi auto sufficienti, è interessante scoprire il lavoro fatto da Facebook nell’intelligenza artificiale per provare a capire quali migliorie arriveranno agli utenti nei prossimi anni.
Facebook e intelligenza artificiale FAIR

Facebook e l’intelligenza artificiale: la divisione FAIR

Tramite un post sulla pagina Facebook dedicata, gli sviluppatori Yann LeCun, Jerome Pesenti e Mike Schroepfer hanno descritto i progressi fatti negli ultimi cinque anni da FAIR, che sta per Facebook AI Research: si tratta della sezione dell’azienda di Zuckerberg creata per per capire la natura dell’intelligenza in modo da poter creare macchine intelligenti. Dopo essere stato lanciato nella sede principale del social network a Menlo Park in California, ora FAIR ha uffici a New York, Parigi, Montreal, Tel Aviv, Seattle, Pittsburgh, e Londra, a dimostrazione di quanto il sito social sia interessato a questa tecnologia.

Cosa fa FAIR: Facebook AI Research

“Una parte significativa della ricerca di FAIR si concentra su domande fondamentali che riguardano le chiavi del ragionamento, della previsione, della pianificazione e dell’apprendimento non supervisionato.

A loro volta, queste aree di indagine richiedono una migliore comprensione teorica in campi come i modelli generativi, la causalità, l’ottimizzazione stocastica ad alta dimensionalità e la teoria dei giochi. Queste esplorazioni di ricerca a lungo termine sono necessarie per sbloccare il potenziale futuro dell’intelligenza artificiale” spiegano nel post gli sviluppatori prima di rilevare più dettagliatamente alcuni progetti specifici nati all’interno di FAIR.

Facebook e intelligenza artificiale FAIR

Facebook e l’intelligenza artificiale: la memoria

Ad esempio un problema da affrontare è stato quello della memoria limitata delle macchine, ancora non in grado di ricordare a lungo termine. Sebbene le reti neurali siano in grado di apprendere durante il processo di immissione di un set di dati, una volta che questi sistemi diventano operativi in genere non sono in grado di memorizzare nuove informazioni per aiutare a risolvere una determinata attività in seguito. Così in Facebook hanno sviluppato una nuova classe di macchine abilitate al modello di apprendimento e capaci di ricordare abbastanza delle loro interazioni per rispondere a domande di cultura generale e fare riferimento a dichiarazioni precedenti in una conversazione. Un esperimento di successo è stato fatto sul tema Signore degli Anelli e gli automi hanno preso informazioni dalle corrispettive pagine di Wikipedia.

Le capacità dell’intelligenza artificiale di Facebook

Inoltre, FAIR ha lavorato sul potenziare l’intelligenza artificiale sfruttando grandi quantità di dati non etichettati attraverso l’apprendimento autonomo (SSL, self-supervised learning). Con SSL le macchine imparano dall’osservazione, un po’ come i bambini umani e i cuccioli di animali, accumulando così grandi quantità di conoscenze di base sul mondo.
Nel 2016, FAIR ha creato fastText, una struttura per la classificazione rapida del testo e l’apprendimento di rappresentazioni di parole che tengono conto della morfologia e della grammatica. Il sistema è molto utile per tradurre le parole in modo veloce.
“I progressi nell’AI dipendono non solo da idee innovative, ma anche dall’avere potenti piattaforme e strumenti per testarle e poi implementarle.

FAIR ha privilegiato la costruzione di questi sistemi e la condivisione con il mondo”, PyTorch è l’esempio più famoso in questo campo. “Stiamo continuando ad espandere i nostri sforzi di ricerca in settori come lo sviluppo di macchine in grado di acquisire modelli del mondo attraverso l’apprendimento autonomo, addestrando le macchine alla ragione e programmandole a pianificare e concepire sequenze complesse di azioni” concludono gli sviluppatori di FAIR.

 

Qualcosa lascia immaginare, che il prossimo report sugli sviluppi dell’intelligenza artificiale potrebbe essere scritto direttamente da una macchina.

di Andrea Indiano – corrispondente da Los Angeles / USA

 

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Facebook e l’intelligenza artificiale: ecco cosa può già fare - Ultima modifica: 2018-12-27T06:55:04+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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