Google dice addio a Tango, la sua piattaforma di realtà aumentata per smartphone di alta fascia, al fine di concentrarsi su ARCore
Google ha annunciato che intende dismettere Tango, la sua piattaforma di realtà aumentata per smartphone di alta fascia, al fine di concentrarsi sul prodotto ARCore, più adeguato al mercato generico. La società aveva già confermato questa volontà quando ha annunciato ARCore ad agosto, ma ora abbiamo delle tempistiche ufficiali in merito alla prossima scomparsa di Tango.
Tango cesserà di essere supportata a partire dall’ 1 marzo 2018.
Addio Google Projet Tango
“Grazie alla nostra incredibile community di sviluppatori che hanno realizzato tanti progressi con Tango negli ultimi tre anni”, ha detto la società in un tweet, “non vediamo l’ora di continuare il viaggio con te con ARCore.”
Introdotto per la prima volta nel 2014, “Project Tango” è stato di per se un pioniere, precedendo l’ARKit di Apple con una soluzione mobile AR basata su tablet e telefono che si fondava su hardware avanzato per costruire mesh 3D di spazi in modo simile al modo in cui funziona HoloLens di Microsoft. Far sì che i produttori di telefoni implementassero questa funzionalità piuttosto costosa nei loro prodotti è stato un passo falso per Google, che è riuscita a far funzionare la piattaforma Tango so su alcuni dispositivi nel corso di tre anni.
La realtà aumentata di Google non sarà Tango ma ARcore
La società sembra essere stata messa alle strette quest’anno da Apple, che ha presentato in grande la sua piattaforma ARKit per iOS11, lasciando a Google come unica opzione quella di abbandonare il progetto dall’elevato costo d’implementazione, in favore dell’introduzione di ARCore lo scorso agosto. Ci sono molti aspetti comuni a queste tecnologie però Tango non è di certo stato un progetto inutile ai fini dello sviluppo del successore. La piattaforma semplifica un po’ le cose, concentrandosi sul rilevamento del piano piuttosto che sulla creazione di una mesh 3D dello spazio e ciò consente alle funzionalità di ARCore di girare su telefoni noti come il Galaxy S8 e Pixel che non hanno dei setup multi-camera IR folli.
Google Project Tango era una dimostrazione, secondo Google
“Il nostro obiettivo con Tango era quello di mostrare la tecnologia alla base del progetto e dimostrare al mondo che era possibile”, ha affermato ad agosto il responsabile di Google AR/VR, Clay Bavor. “Ovviamente altri hanno iniziato a investire in smartphone con realtà aumentata e il nostro obiettivo con Tango è sempre stato quello di spingere a che queste funzioni entrassero nel maggior numero possibile di dispositivi”.
La chiusura del progetto Tango è piuttosto logica: non ha senso avere un processo di sviluppo diviso in due fra diversi progetti per una piattaforma come Android che è già così difficile da uniformare con una singola piattaforma AR. Ha anche senso tornare da tecnologie più avanzate a tecnologie più accessibili, ma maggiormente diffuse e utilizzabili. Tuttavia, la notizia non farà piacere alla manciata di utenti che hanno acquistato telefoni, tra cui l’Asus ZenFone AR, che sono stati rilasciati solo pochi mesi fa, sottolineando la compatibilità con Tango come caratteristica fondamentale del dispositivo.