Negli ultimi dodici mesi la domanda di figure professionali con esperienza nei big data è aumentata dell’89,9%
Negli ultimi dodici mesi la domanda di figure professionali con esperienza nei big data è aumentata dell’89,9% per gli analisti di computer systems e dell’85,4% per i ricercatori informatici. La domanda di programmatori Python è cresciuta del 96,9% in posizioni legate ai big data.
Questi sono alcuni dei dati emersi dall’analisi sui big data condotta usando Wanted Analytics, fornitore di dati sui posti di lavoro. Il termine “big data” comprende le quattro abilità di analisi, acquisizione, estrazione e strutturazione dei dati. Sono state analizzate le ricerche contenenti il termine “big data”, in più di 150 Paesi.
La richiesta di esperienza professionale legata ai big data è cresciuta significativamente. C’è stato un salto del 123,6% nei project manager nel settore dell’Information Technology e dell’89,9 in quello dei Computer Systems Analyst. Cresce anche la richiesta di sviluppatori software (+51,5%) e amministratori di reti e computer system (85,4%) con competenze specifiche sui big data.
I cinque settori principali in cui si apriranno le posizioni lavorative sono Servizi professionali, scientifici e tecnici (27,14%), l’Information Technologies (18,89%), Manifatturiero (12,35%), Retail (9,62%) e Sostenibilità, gestione dei rifiuti e bonifiche (8,2%).
Il salario medio per un professionista dei big data è 103.000 dollari all’anno. I mercati principali in cui lavorare sono gli Stati Uniti, e più precisamente in California (San Jose, Sannyvale, Santa Clara e San Francisco, Oakland, Fremont) e nello stato di Whashington.
Le posizioni aperte più numerose sono a oggi offerte da Cisco, Ibm e Oracle. Cisco, con il suo ecosistema di aziende partner, ha 3613 posizioni disponibili.
Le tre competenze più richieste sono il linguaggio di programmazione Python (96,9%), esperienza Linux (76,6%) e Structured Query Language (SQL) (76%).
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C.C.