Lectra il futuro del fashion in 3D_

Lectra Fashion PLM, un sistema in grado di integrare le numerose necessità che si sviluppano durante l’intero ciclo produttivo e creativo del fashion

“Fino a che non decideremo di cambiare qualcosa, nulla potrà mai cambiare” afferma Luis Velazquez, Director of Business Development di Lectra. L’azienda fornisce soluzioni tecnologiche in grado di semplificare, velocizzare e ottimizzare il business dei suoi clienti, che di design e creatività fanno la loro vita.
Obiettivo principale di Lectra, dichiarato in occasione dell’evento svoltosi a Cestas (Bordeaux, Francia), è quello di parlare al mondo della moda, che deve evolvere e modernizzarsi per affrontare le tante sfide quotidiane. “Vogliamo affiancare e supportare i nostri clienti in questa evoluzione. Vogliamo aiutarli a capire come modernizzare il loro business e accompagnarli nel processo operativo”, ha dichiarato Edouard Maquin Executive Vice President Global Sales,
Lectra. Un’azienda che, durante gli anni della crisi, non ha licenziato nemmeno un dipendente e ha continuato a investire in Ricerca e Sviluppo, mantenendo il suo sito produttivo in Francia, quando tutti andavano all’estero. L’azienda ha investito 50 milioni di euro, nei soli ultimi tre anni, impiegandoli soprattutto per supportare la sua forza lavoro; 200 nuovi dipendenti (nel 2015), quaranta dei quali ingegneri.
Questi elementi parlano di un’evoluzione che porta Lectra a essere leader nel mercato dello studio di soluzioni tecnologiche per la prototipazione. La tecnologia 3D fa da padrona in queste soluzioni, alcune già sul mercato e molte ancora in fase di studio. Il 3D che consente ai creativi, ai designer e ai tecnici di vedere, toccare e perfezionare il loro progetto.
“Il comportamento dei consumatori finali è stato stravolto da internet, dagli smartphone e dalle app. I nostri clienti devono familiarizzare con questa nuova era per essere in grado di soddisfare le richieste del mercato”, ha affermato Philippe Ribera, Marketing Director Software, Lectra.
La moda, infatti, deve essere in grado di vestire i corpi con i giusti materiali e con le dovute proporzioni, anche grazie al 3D che si è rivelato un linguaggio trasversale a tutta la catena produttiva, un alleato in grado di controllare e migliorare la value chain grazie al PLM. Questi obiettivi, che Lectra si pone, sono stati elaborati alla luce di dati raccolti, che parlano chiaro.
Il 62% dei consumatori che acquistano online capi di abbigliamento, infatti, non sarebbe soddisfatto della vestibilità degli indumenti ordinati e ricevuti. Attenzione e velocità nello studio delle collezioni e della prototipazione consentirebbero di migliorare il time to market aumentando la customer satisfaction.
Gli acquisti online, ormai, rappresentano il trend – soprattutto dei Millenials. Per appagare appieno le richieste dei consumatori e farli “ritornare” sul sito per un nuovo acquisto, è necessario che l’esperienza sia totalmente positiva. Per questo motivo, l’attenzione di Lectra nei confronti della formazione resta uno dei core focus del business aziendale. Oltre 850 sono le partnership con scuole e istituti professionali, in circa 60 paesi nei quali Lectra provvede a fornire equipaggiamento tecnologico, oltre a occuparsi del training degli insegnanti che – a loro volta – dovranno formare le future generazioni. In questo quadro globale la parola chiave di Lectra è PLM (Product Lifecycle Management) e, in particolare, Lectra Fashion PLM, un sistema in grado di integrare le numerose e diverse necessità che si sviluppano durante l’intero ciclo produttivo e creativo (stilisti, modellisti, produzione).
Grazie al PLM è possibile fornire a ogni soggetto coinvolto nella progettazione le informazioni necessarie per ottimizzare tempi e lavoro. Tutti i dati sono visibili alle varie divisioni e il ciclo diventa tracciabile e garantito.

Daniela Schicchi


Lectra il futuro del fashion in 3D_ - Ultima modifica: 2015-06-03T07:51:20+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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