Il nostro Paese nell’obiettivo di Paolo Nespoli l’astronauta italiano in missione nello Spazio che ha fotografato l’Italia sia di notte che di giorno.
Il nostro Paese nell’obiettivo di Paolo Nespoli l’astronauta italiano in missione nello Spazio
”Beh, sarò forse di parte… Ma qualcuno qui risplende in modo fantastico!’‘ ha scritto su Twitter @astroPaolo pubblicando una foto dell’Italia by night nella quale spiccano le luci di Roma, Napoli, Milano e delle altre grandi città, quelle che incorniciano le coste e che punteggiano gli Appennini. Ha fotografato il Bel Paese anche con la luce del giorno. Il suo punto di vista è sicuramente privilegiato: Paolo Nespoli da luglio è nello Spazio, sta partecipando alla sua terza missione che si chiama Vita, acronimo di Vitalità, Innovazione, Tecnologia e Abilità. Il nome è stato scelto dall’Agenzia Spaziale Italiana, Asi, che fornisce la missione attraverso un accordo bilaterale con la Nasa. Il significato italiano della parola “vita” riflette gli esperimenti che Paolo eseguirà durante la sua permanenza in orbita e la nozione filosofica del vivere nello spazio – uno dei posti più inospitali per l’uomo.
Il vasto programma scientifico della missione Vita comprende oltre 200 esperimenti di biologia, fisiologia umana nonché monitoraggio dell’ambiente spaziale, scienza dei materiali e dimostrazioni tecnologiche.
Molti esperimenti sono volti a indagare la salute dell’uomo nello spazio e nel sistema solare, ma non mancano le tecnologie digitali. Citiamo ad esempio l’esperimento Aramis (Augmented Reality Application for Maintenance, Inventory and Stowage), che mira a ottimizzare il tempo dell’astronauta, risorsa preziosa e mai sufficiente. Utilizzando una applicazione software per iPad e la tecnologia della realtà aumentata si daranno all’equipaggio le istruzioni per eseguire le attività di manutenzione preventiva, correttiva o di routine all’interno della stazione spaziale, riducendo al minimo la possibilità di errore e diminuendo, soprattutto, i tempi di esecuzione in modo da liberare ore per la ricerca scientifica.