Cancellata la fiera della telefonia a Barcellona per l’allarme coronavirus, un danno di circa 500 milioni di euro
Era ormai una notizia attesa ed è inesorabilmente arrivata. Dopo la rinuncia di numerosi big della tecnologia, di cui avevamo dato annuncio nei giorni scorsi, Il Mobile World Congress 2020, l’edizione della più importante fiera della telefonia mobile in programma a fine febbraio a Barcellona, non si farà a causa del coronavirus.
La notizia doveva essere ufficializzata questo venerdì. O per lo meno si attendeva di sapere se il Gsma, l’associazione mondiale degli operatori delle telecomunicazioni che organizza l’evento, aveva intenzione di annullare la fiera oppure no. Ma poi l’emergenza sanitaria per il Covid-19, nome con cui l’Oms ha chiamato ufficialmente il virus, ha accelerato il processo e la notizia è giunta già nella tarda serata di ieri.
Dopo tutte i ritiri arrivati dai vari Amazon, Asus, Sony, Nvidia, ZTE ecc (circa una quarantina in totale), sono arrivate dulcis in fundo anche quelle di Vodafone e Nokia (la parte che si occupa di reti tlc). A confermare la loro presenza fino all’ultimo erano rimaste solo le maggiori aziende cinesi, come Oppo, Huawei e Xiaomi, che avevano garantito che i loro dipendenti sarebbero arrivati in Europa 14 giorni prima dell’evento in modo da scongiurare qualsiasi contagio da coronavirus. Una situazione che ha messo gli organizzatori davanti a un bivio: il rischio era infatti che l’evento, svuotato di molti dei suoi protagonisti, finisse per diventare irrilevante.
E difatti per diversi giorni l’annuncio della cancellazione dell’evento è rimasto in bilico, ma il peso dei nomi che non avrebbero preso parte alla fiera si è rivelato evidentemente insostenibile. Non è ancora noto se il Mobile World Congress 2020 verrà spostato in altra data o se per quest’anno il discorso è da considerarsi definitivamente chiuso. Da sottolineare la stima del giro d’affari di questa manifestazione che genera per Barcellona circa 500 milioni di euro.