Realtà virtuale : In che modo un’esperienza immersiva può fare la differenza in ambito marketing? Lo racconta Marketo con un’infografica animata.
La realtà virtuale (Virtual Reality – VR) è diventata realtà e apre le porte a nuove opportunità di marketing. Un tempo veniva considerata come una tecnologia non esattamente alla portata di tutti, ma finalmente si è trasformata in una tecnologia out-of-the-box, ovvero pronta all’uso. L’accessibilità ora abbraccia anche il mercato consumer, basti pensare a Oculus Rift oppure agli headset collegati allo smartphone, in buona sostanza, chiunque può immergersi nel mondo virtuale con un semplice dispositivo predisposto per VR.
Chi si occupa di marketing ha il compito di guidare l’esperienza del consumatore e grazie a delle campagne efficaci, la VR si sta dimostrando decisamente redditizia.
Secondo Forbes almeno il 30% delle aziende che hanno come destinatario il settore consumer, quest’anno sperimenteranno strumenti e dispositivi per realtà virtuale e realtà aumentata.
La VR intanto non fa che estendersi a diversi rami industriali. Chi si sente un po’ geek sa bene che questa tecnologia sia stata applicata ai video game, ai sistemi di miglioramento domestico e persino allo shopping. Grazie alla VR si possono vivere esperienze immersive, come quella di prendere parte ad un evento sportivo, seguire i propri beniamini del calcio, del football americano o di qualsiasi altro sport fino agli spogliatoi, vivere esperienze impensabili, che ora diventano alla portata di headset.
Rimane di fondamentale importanza nutrire il coinvolgimento da parte degli utenti, allargando sempre di più le proposte, ma anche le prospettive della VR prima e dopo un particolare evento. Naturalmente, creare esperienze di realtà virtuale personalizzate non è ancora possibile per tutti i brand, ma ciò non significa che si debba trascurare il potenziale della VR.
Ad esempio, ipotizzate di poter guidare le registrazioni per un evento imminente. Immaginate di poter consentire alle persone di poter dare una sbirciata e consentire loro di camminare per i corridoi dell’evento, immergendo l’utente tra le persone, nei suoni e nelle attività più divertenti. Oppure pensate al lancio di un nuovo prodotto. Mostrare le prospettive più velocemente dei competitor, dare un’idea dei vantaggi a tempo di record.
Riuscire a concettualizzare un’esperienza, diventa possibile con la realtà virtuale. In altre parole, se puoi sognarlo, puoi crearlo. Con la realtà virtuale, ovviamente.
Il potere della realtà virtuale non sta soltanto nella tecnologia. I nostri cervelli sono cablati per essere influenzati dalle esperienze VR, esperienze che fanno appello alle tre parti del cervello che sono responsabili per le nostre percezioni e reazioni: neocorteccia (pensiero di livello superiore), sistema limbico (emozioni, comportamenti, motivazioni) ed il cervello rettile (collegato agli istinti primitivi).
Per quanto il contenuto possa essere altamente impattante, non è detto che a questo impatto corrisponda un uguale coinvolgimento. In ogni caso, offrendo al pubblico un’esperienza virtuale, è possibile sfruttare queste funzioni cerebrali fondamentali per indurlo a compiere l’azione desiderata. Invece di limitarsi a ascoltare di qualcosa, i potenziali clienti possono finalmente vedere e sentire quello che gli state proponendo.
Al fine di illustrare la potenza della realtà virtuale nel marketing, il team di Marketo ha realizzato una infografica sulla VR “A Fresh Perspective for Marketers” al fine di mostrare in che modo un’esperienza immersiva possa e sappia fare la differenza.