8 Epicfail clamorosi dell’Intelligenza artificiale

Errare non è più soltanto umano, perché anche le macchine sbagliano, eccome se lo fanno! Qui 8 EpicFail dell’AI, l’intelligenza artificiale


Errare non è più soltanto umano, perché anche le macchine sbagliano, eccome se lo fanno! Qui 8 EpicFail dell’AI, l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale si sta infiltrando lentamente in ogni aspetto del nostro mondo, dalle imprese, all’istruzione, ai governi e fino alle nostre case. Sebbene l’aumento dell’intelligenza artificiale ci abbia reso la vita più efficiente, questo sistema non è immune dal compiere errori occasionali.
Nonostante l’AI abbia come scopo quello di risolvere i nostri problemi, a volte ne crea di nuovi. Nel mese di agosto 2016, Facebook ha sostituito i redattori della sua sezione argomenti “trend” con un algoritmo dopo aver affrontato svariate accuse di pregiudizi politici. Nel giro di pochi giorni, l’algoritmo ha costruito una storia in cui si dichiarava che Megyn Kelly fosse stato licenziato da Fox News a causa del suo supporto a Hillary Clinton. Anche le auto a guida autonoma si basano sull’AI. Tesla ha dovuto affrontare dei controlli da parte delle autorità competenti per via di incidenti stradali che si sono verificati mentre i conducenti stavano usando la modalità “pilota automatico”, uno dei quali è stato fatale.

Questi episodi, così come altri, ci ricordano che non possiamo fare sempre affidamento sulla tecnologia.
D’altra parte però sarebbe ingiusto negare all’AI di aver offerto delle storielle benevole e talvolta persino umoristiche. Vediamo insieme gli 8 casi più eclatanti, ovvero i fail (fallimenti) dell’AI.
1. L’ascolto di alcune notizie innesca i dispositivi Amazon Alexa per far acquistare biscotti e giocattoli ad una bambina.
Non è un caso raro che i bambini acquistino oggetti senza il permesso dei genitori e con i dispositivi ad attivazione vocale come Amazon Alexa, i genitori devono essere sempre più cauti. All’inizio di quest’anno, una bambina di 6 anni di nome Brooke Neitzel ha ordinato una casa delle bambole del valore di 170 dollari e quattro chili di biscotti attraverso Amazon Alexa – semplicemente – chiedendo Alexa questi prodotti. Dopo aver ricevuto una conferma dei suoi ultimi acquisti, la madre di Brooke, Megan, ha subito capito quello che fosse successo e la donna ha deciso di donare la casa delle bambole ad un ospedale locale e aggiungendo il parental control su Alexa.Alexa epic fail Ai intelligenza artificiale

2. Controllo dei passaporti robotico, rifiuta l’ingresso ad un asiatico perché nella foto identificativa “aveva gli occhi chiusi”.
Dopo aver tentato di rinnovare il suo passaporto, Richard Lee, un uomo di 22 anni di origine asiatica, è stato respinto dal Dipartimento degli Affari interni della Nuova Zelanda a seguito della decisione da parte di un software, decisione giustificata dal fatto che gli occhi fossero chiusi nell’immagine. Il software di riconoscimento facciale ha quindi respinto foto di Lee, il quale ha dovuto contattare l’ufficio del personale chiedendo di poter parlare con un essere umano e ottenere così la convalida del nuovo passaporto. Si è scoperto che non è un caso unico, anzi il 20% delle fototessere presentate vengono respinte a causa di errori del software. Per fortuna, Lee ha preso alla leggera il rifiuto, commentando: “L’episodio si è concluso senza rancore da parte mia. Ho sempre avuto gli occhi molto piccoli e la tecnologia di riconoscimento facciale è nuova e sofisticata. Si è trattato dell’errore di un robot e non di una discriminazione”.

 

3. Alexa trasmette pornografia al posto di canzoni per bambini.
I bambini sembra che si divertano un sacco con gli assistenti a comando vocale come Amazon Alexa, ecco… forse anche troppo. Quando un bambino ha chiesto ad Alexa riprodurre la sua canzone preferita, “Digger, Digger,” Alexa sentito qualcos’altro. In risposta alla richiesta infatti ha detto, “Vuoi ascoltare una stazione per il porno?” Aggiungendo poi le chiavi di ricerca quali: pollastrella – amatoriale – ragazza sexy. La mente sconcia di Alexa non si è fermata qui e ha continuato ad elencare un nutrito numero di termini porno davanti del bambino. L’incidente è stato persino filmato.

4. Un presunto robot per bambini impazzisce e ferisce un adolescente.
Alla Fiera Cina Hi-Tech di Shenzhen, un robot di nome Xiao Pang – pseudonimo di “un po’ grasso” – ha attaccato una cabina di visualizzazione e ferito un ragazzo. Dopo che Xiao Pang aveva ripetutamente sbattuto contro una cabina causando lo schizzare di schegge di vetro ovunque, un ragazzo ha subito dei tagli ed è stato trasportato in ospedale in ambulanza. Fortunatamente, il danno è stato minimo e la vittima ha ricevuto solo un paio di punti di sutura. Il robot, d’altra parte – che è stato progettato per interagire con i bambini dai 4 ai 12 anni e mostrare le emozioni facciali sul suo schermo – sembrava essere accigliato dopo l’incidente, secondo quanto riferito dai testimoni.

5. Un robot giudica una gara di bellezza e non seleziona le donne dalla carnagione scura.
Partendo dalle pratiche sleali fino alla pressione sulle giovani concorrenti, i concorsi di bellezza spesso devono affrontare i giudizi da parte del pubblico e della critica. Al fine di contrastare la pessima reputazione della quale godono in generale, il concorso internazionale di bellezza Beauty ha deciso di tenere il proprio evento online, avvalendosi di una macchina come giudice.
L’algoritmo della macchina avrebbe dovuto esaminare la simmetria del viso e identificare sia le rughe che le macchie per trovare i concorrenti che incarnassero al meglio la “bellezza umana” e l’algoritmo non ha favorito le donne con la pelle scura. 6.000 persone provenienti da paesi di tutto il mondo hanno presentato le loro foto e in seguito sono stati annunciati i 44 vincitori tra i quali solo uno aveva la pelle scura.
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6. Il chatbot per Twitter di Microsoft diventa anti-femminista e pro-Hitler.

Il razzismo sembra essere un problema abbastanza diffuso con l’AI. Nel marzo del 2016, Microsoft ha presentato il suo chatbot AI per Twitter che si chiama “Tay” con lo scopo di sperimentare la comprensione conversazionale. Tay avrebbe dovuto parlare con la gente e diventare sempre più intelligente man mano si fosse impegnato a conversare. Ma la gente ha iniziato il tweeting con osservazioni grezze, razziste e inappropriate nei confronti del bot. Apprendendo dalla conversazione, Tay ha iniziato ad usare lo stesso linguaggio. Nel giro di poche ore questo esperimento si è trasformato in un’offensiva volgare, pro-Hitler, riferendosi al femminismo come una “setta” o un “cancro” e molto altro ancora.

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7. Google Brain trasforma in mostri pixelati i ritratti a bassa risoluzione.
Nel tentativo di migliorare le immagini in pixel a bassa risoluzione, Google Brain ha trasformato alcune foto ritratto, in mostri simili a persone. Nonostante i risultati non soddisfacenti, Google Brain è a un passo dal rendere le foto sfocate nuovamente chiare. Utilizzando le reti neurali, la nuova tecnologia confronta l’immagine a bassa risoluzione con le foto ad alta risoluzione presenti in database. E poi indovina dove posizionare alcuni colori e dettagli in base a quelli presenti nelle foto a risoluzione più alta.

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8. Robot fallisce nel tentativo di entrare in un college.
Spesso le persone temono che i robot possano finire con il risultare più intelligenti degli esseri umani e conquistare così il mondo. Per confortare i più preoccupati, sappiate che questo robot non è riuscito nemmeno a entrare in un college. Nel 2011, un team di ricercatori ha iniziato a lavorare su un robot chiamato “Todai Robot” e ha puntato a far accettare la propria creatura all’Università di Tokio, la più competitiva di tutto il Giappone. Nonostante abbia tentato di svolgere il test d’ammissione per l’anno 2015, il robot non è riuscito ad ottenere un punteggio sufficiente. L’hanno seguente è avvenuto il secondo tentativo, anch’esso insufficiente, infine nel mese di novembre 2016 – a causa degli scarsi miglioramenti della macchina, i ricercatori hanno definitivamente abbandonato il progetto.

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8 Epicfail clamorosi dell’Intelligenza artificiale - Ultima modifica: 2017-03-05T08:10:53+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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