Facebook Journalism Project, tutto quello che FB sta facendo per l’informazione

Il Facebook Journalism Project è partito in gennaio: i primi sei mesi, raccontati da Campbell Brown, Head of News Partnership e Fidji Simo, VP of Product

Il Facebook Journalism Project è partito in gennaio. Ecco un primo bilancio e gli obiettivi che sono stati raggiunti negli ultimi sei mesi. Il lavoro, come spiega Campbell Brown, Head of News Partnership e Fidji Simo, VP of Product, si è focalizzato sulle tre linee portanti del Facebook Journalism Project:

  • Sviluppo collaborativo di prodotti di informazione
  • Formazione e strumenti per giornalisti
  • Formazione e strumenti per tutti

1) Facebook Journalism Project: Sviluppo collaborativo di prodotti di informazione

Dal lancio del Facebook Journalism Project il social ha incontrato 2.600 editori, di ogni parte del mondo, per aprire un dialogo sul modo in cui utilizzano le soluzioni  Facebook e su quali miglioramenti si sarebbero potuti apportare per rispondere meglio alle loro esigenze. Facebook spiegato come funzionano i loro prodotti, come News Feed e Instant Articles, così che gli editori potessero utilizzarli al meglio.

Miglioramenti di Instant Articles

Facebook ha introdotto alcuni aggiornamenti per gli Instant Articles partendo dai preziosi feedback raccolti grazie al confronto con i partner, tra questi:

  • Bottone Call to Action per portare gli utenti a registrarsi attraverso email e Like alle Pagine degli editori in ottica di incoraggiare la fedeltà del lettore, la sperimentazione di una Prova Gratuite e l’installazione dell’app mobile. Grazie al bottone Call to Action su Instant Articles risulta che nell’ultimo anno sono avvenute più di 2 milioni di registrazioni tramite email , con un tasso di crescita di più di 25000 al giorno tra tutti gli editori presenti su Instant Articles.
  • La capacità di supportare la pubblicazione simultanea su Google AMP (Accelerated Mobile Pages) e, presto, su Apple News attraverso l’SDK (kit per lo sviluppo software) di Instant Articles.
  • Migliori opportunità per monetizzare le inserzioni pubblicitarie grazie a maggiore flessibilità.
  • Nuove inserzioni pubblicitarie nella sezione Articoli Correlati delle storie.

Gli editori hanno potuto constatare il valore e l’impatto di questo lavoro e di conseguenza stanno incrementando l’adozione degli Instant Articles che attualmente rendono più di 1 milione di dollari al giorno agli editori, attraverso la  Facebook Audience Network e negli ultimi 6 mesi gli RPM (Rotational Product Manager Program) da Facebook Audience Network in Instant Articles sono aumentati di più del 50%. “Siamo entusiasti di questo e continueremo a investire negli Instant Articles: più di 10.000 editori nel mondo utilizzano Instant Articles, con una crescita di oltre il 25% soltanto negli ultimi sei mesi. Più di un terzo di tutti i clic sugli articoli su Facebook avvengono sugli Instant Articles”, ha affermato Campbell Brown

Abbonamenti negli Instant Articles 

Facebook sta  lavorando a un strumento per supportare gli abbonamenti all’interno degli Instant Articles e “contiamo di iniziare a testarlo con un piccolo gruppo di partner entro la fine dell’anno. I nostri partner hanno identificato il supporto al business model basato sugli abbonamenti come una priorità massima e di conseguenza è diventato una priorità anche per i nostri team. Non esiste un modello di abbonamento valido per tutti, perciò stiamo lavorando a stretto contatto con diversi partner nel mondo per determinare quale possa essere una potenziale soluzione” fanno sapere Campbell Brown, Head of News Partnership e Fidji Simo, VP of Product,

Come per ogni nuovo prodotto, dovremo continuare a metterlo a punto per fare in modo che funzioni sia per gli utenti sia per gli editori presenti su Facebook. Continueremo a ad ascoltare e ad accogliere i feedback che i nostri partner vorranno fornirci nei prossimi mesi.

Ads nei video

Facebook ha anche  annunciato che  tutti gli editori abilitati ora possono guadagnare attraverso i video pubblicitari in-stream all’interno dei propri siti web e sulle proprie app tramite Audience Network. Negli Stati Uniti sono iniziati i test per  gli  Ad Break nei video on-demand su Facebook, ora si sta espandendo il test a nove paesi, che saranno attivi entro prima metà dell’anno prossimo.

Rights Manager

Facebook ha migliorato il Rights Manager, lo strumento che può aiutare gli editori a gestire e proteggere i loro video su Facebook. Rights Manager è ora più semplice da utilizzare e consente agli editori di fissare regole automatizzate per agire sulle corrispondenze, se ciè vengono trovati dei video uguali su FB.

Branded Content o Contenuti sponsorizzati

All’interno del suo Facebook Journalism Project, FB ha rilasciato  tre aggiornamenti per editori e autori che postano e condividono contenuti sponsorizzati: viene consentita la condivisione di contenuti sponsorizzati su più Pagine Facebook, semplificato la policy e le direttive e aggiornato il tag dei braded content con l’aggiunta del termine ‘Paid’ nel post. In risposta ai feedback dei partner, FB sta anche svolgendo dei test con un piccolo gruppo di editori focalizzandoci su contenuti sponsorizzati che non siano editorialmente influenzati dagli sponsor. Come parte di questo test, FB sta valutando alternative all’attuale tag ‘with’ (con) e all’etichetta ‘Paid’ (pagato).

Notizie locali

Il Facebook Journalism Project pensa anche alle notizie locali. Il lavoro sulle notizie locali è appena agli inizi, ma Facebook sa che il grande giornalismo nasce proprio da lì. “Abbiamo contattato redazioni locali di tutto il mondo per capire come essere davvero d’aiuto e abbiamo iniziato a testare nuovi modi per aiutare le persone a scoprire le notizie locali su Facebook” dicono Campbell Brown e Fidji Simo

Uno sguardo più approfondito su come Facebook lavora con gli editori

Il Facebook Journalism Project vuole migliorare la relazioni tra editori e social network. La profonda collaborazione con gli editori rimane un fattore cruciale per Facebook nel  processo di sviluppo del prodotto e “abbiamo capito che ciò che davvero ci serve è un approccio su misura. Ecco qualche esempio delle modalità con cui ci stiamo relazionando con gli editori per offrire maggiore trasparenza e un miglior allineamento con le fasi di sviluppo dei nostri prodotti”.

  • Tavole rotonde con gli Executive: FB sta  riunendo con regolarità un gruppo di leader provenienti da differenti contesti sia negli Stati Uniti sia dai paesi EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), per fornire assistenza e condividere i feedback.
  • Sviluppo di nuovi prodotti: FB sta mettendo in contatto i tecnici di Facebook e degli editori in due modi: gruppi di lavoro e incontri 1:1.
  • Miglioramenti sul prodotto: FB sta organizzando seminari con gli editori per individuare e agire sulle opportunità per migliorare i prodotti attuali, come Instant Articles.
  • Hackathon: Nella prima metà del 2017 FB ha organizzato quattro Facebook Journalism Project Hackathon negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia e in Germania, dove si sono radunate centinaia di persone provenienti da diverse organizzazioni insieme ai tecnici di Facebook per creare soluzioni e prototipi per l’industria dell’informazione.

2) Facebook Journalism Project: Strumenti e formazione per i giornalisti 

Negli ultimi sei mesi Facebook ha organizzato 15 News Day — le giornate dedicate alla formazione sul prodotto, con sessioni di feedback, presentazioni dei partner ai giornalisti locali e indicazioni per le imprese e le redazioni — a Dallas, Atlanta, Denver, Chicago, Seattle, San Diego, Delhi, Hyderabad, Manchester, Milano, Edimburgo, Manila, Giacarta, Città del Messico e Buenos Aires. Stiamo progettando di organizzarne altre 15 nei prossimi sei mesi.

Il team FB ha partecipato a oltre 71 eventi nell’ambito dell’industria dei media — tenendo presentazioni e seminari o facendo parte di un comitato di esperti in 50 di essi, fornendo un servizio di assistenza in circa 30 e sponsorizzandone 36.

FB ha annunciato anche un progetto pilota che fornisca sostegno e formazione Facebook  a organizzazioni di informazione locali o no-profit attraverso una partnership con la Knight Foundation, il Lenfest Institute for Journalism, la Detroit Journalism Cooperative e la Montclair State University’s Center for Cooperative Media.

Inoltre ha pianificato diversi programmi di formazione e lanciato nuovi strumenti per aiutare i giornalisti su Facebook:

Dati e conoscenze: CrowdTangle

All’interno del Facebook Journalism Project ci sono dei veri e propri strumenti, dei tool. Ad esempio, dopo aver acquisito la piattaforma CrowdTangle, Facebook l’ha resa gratuita per gli editori e le scuole di giornalismo  per consentire  l’accesso ai dati e alle conoscenze di cui avevano bisogno. Nella prima metà di quest’anno più di 1.600 nuovi partner sono saliti a bordo di CrowdTangle. Inoltre l’utilizzo complessivo dello strumento è triplicato, la piattaforma è cresciuta rapidamente nei mercati emergenti quali India e Brasile e ora viene usata in più di 1.000 redazioni locali.

Oltre ad aver aumentato l’adozione complessiva della piattaforma nell’industria dell’informazione e dell’editoria, hanno lanciato diversi importanti aggiornamenti allo strumento dal punto di vista del prodotto, tra questi:

  • CrowdTangle Intelligence concepita per dare modo agli editori di avere in modo veloce una visione delle tendenze a lungo termine su Facebook, Instagram, Twitter e Reddit.
  • Una partnership con Reddit per dar modo agli editori di monitorare facilmente le storie importanti uscite su Reddit e al tempo stesso di seguire community e discussioni importanti per il loro lavoro.
  • Infine “ci siamo resi conto – dicono i manager Facebook – che gli editori volevano maggiori informazioni sull’andamento dei loro video, specialmente in relazione a quelli della concorrenza, così CrowdTangle ha aggiunto le misurazioni delle visualizzazioni dei video su Facebook e Instagram“.

CrowdTangle si è associato anche con CrossCheck per aiutare a sostenere la lotta contro le fake news in occasione delle elezioni in Francia e Regno Unito, ha organizzato corsi di formazione e seminari durante importanti eventi del settore, ha ampliato la partnership con Chartbeat e partecitato alle Facebook hackathons in tutto il mondo.

Insight cross-platform

FB sta formulando e testando nuove idee che consentano agli editori di vedere in modo trasversale l’andamento della fruizione del pubblico su Facebook e sui propri siti gestiti autonomamente.

Nuovi programmi di formazione e strumenti nel Facebook Journalism Project

Facebook for Journalists Certificate

FB ha  ampliato a 10 lingue l’offerta di  corsi e-learning su prodotti, strumenti e servizi Facebook per giornalisti e lanciato il  Facebook for Journalists Certificate , un curriculum di tre corsi ideato dal Poynter Institute e da Facebook.

 

Facebook Safety per giornalisti 

In giugno FB ha annunciato il Facebook Safety per giornalisti e presentato una pagina dedicata sul  sito web Facebook for Journalists (Facebook Journalism Project)  per fornire risorse ideate specificatamente per aiutare i giornalisti a proteggere loro stessi e i loro account su Facebook.

Collaborazione con First Draft Network

FB ha intensificato il nostro impegno con l’organizzazione no-profit First Draft Network aiutandoli a creare, tra le altre iniziative, una comunità di controllo virtuale.

3) Strumenti e programmi di formazione per tutti

FB ha poi  introdotto miglioramenti del prodotto e lanciato delle partnership con giornalisti, educatori e ricercatori per aiutare a sostenere community informate.

Affrontare l’integrità dell’informazione su Facebook

“Sappiamo bene che le persone desiderano accedere a un’informazione accurata e di alta qualità su Facebook – così è anche per noi. Ecco alcuni dei nostri sforzi per combattere il propagarsi di false news sulla nostra piattaforma e sostenere una comunità informata” dice Brown:

  • Interruzione degli incentivi economici: dato che la maggior parte delle false news ha una motivazione finanziaria.
  • Riduzione di post e inserzioni nel News Feed che abbiano un link verso pagine web di bassa qualità
  • Introduzione di aggiornamenti di ranking per identificare e ridurre la diffusione di false news, clickbait e sensazionalismo, e aiutare a ridurre link di cattiva qualità nel News Feed così che le persone vedano storie più informative.
  • Test di un nuovo posizionamento degli Articoli Correlati prima di leggere una storia sul News Feed, per dare maggiore scelta alle persone e avere un quadro più completo di una storia o di un argomento.
  • FB sta  testando vari modi per rendere più facile la segnalazione una storia falsa su Facebook per aiutare ad affrontare globalmente il problema delle fake news.

Promozione dell’Informazione Consapevole

“Vogliamo che le persone abbiamo gli strumenti per individuare le informazioni ingannevoli quando se le trovano davanti – su qualunque piattaforma. All’inizio di quest’anno abbiamo riunito giornalisti, accademici e organizzazioni no-profit per il nostro primo gruppo di lavoro sull’informazione consapevole alla Walter Cronkite School of Journalism presso l’Arizona State University e abbiamo tenuto incontri simili a Berlino e a Londra poco tempo dopo. Abbiamo partecipato alla creazione e al finanziamento della News Integrity Initiative alla  CUNY (City University of New York) Graduate School of Journalism, una nuova e diversa rete di partner che lavorerà insieme per finanziare ricerca e progetti focalizzati sull’informazione consapevole.  Più di recente abbiamo tenuto il nostro primo meeting della Asia Pacific News Literacy Group a Hong Kong.”

Facebook Journalism Project


Facebook Journalism Project, tutto quello che FB sta facendo per l’informazione - Ultima modifica: 2017-07-26T08:01:58+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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