DuckDuckGo, come funziona l’alternativa a Google in italiano

DuckDuckGo è il motore di ricerca di nicchia (ma sempre più diffuso), usato in tutto il mondo. Ecco come funziona il sito che protegge la privacy.

DuckDuckGo è un motore di ricerca incentrato sulla privacy, ha aumentato il numero medio di ricerche giornaliere del 62% nel 2020 diventando in poco tempo una delle alternative a Google più affidabili. Nel campo dei motori di ricerca da anni si assiste al dominio di Google, ormai diventato il sito maggiormente utilizzato per cercare qualcosa sul web. Yahoo, Bing e altri search engine tentano di abbattere il monopolio di Google, ma negli ultimi mesi è salito alla ribalta DuckDuckGo, sito americano che ha fatto della difesa della privacy dei propri utenti un cavallo di battaglia.

duckduckgo

DuckDuckGo è un motore di ricerca privato e, a differenza di Google, non tiene traccia del tuo utilizzo di Internet

DuckDuckGo cos’è

Il motore di ricerca che ha come simbolo una papera è stato fondato nel 2008 in Pennsylvania dallo sviluppatore Gabriel Weinberg. DuckDuckGo opera ancora oggi dallo stato americano con capitale Philadelphia, ma negli ultimi tempi ha visto aumentare il numero degli utenti in tutto il mondo. Secondo i dati del sito UsaToday, il motore di ricerca che punta tutto sulla privacy ha gestito quasi 23,7 miliardi di queries sulla sua piattaforma nel 2020. L’11 gennaio, DuckDuckGo ha raggiunto il numero più alto di ricerche in un giorno, con un totale di oltre 102 milioni di interazioni. Il portale non tiene traccia delle ricerche degli utenti né condivide i dati personali con società di terze parti: un fattore positivo che però comporta che non sia chiaro esattamente quante persone lo utilizzano. Oltre al sito web, il motore di ricerca è disponibile anche come app iOS e Android, nonché come estensione dei browser Google Chrome, Firefox e Microsoft Edge.

DuckDuckGo e la privacy

DuckDuckGo assomiglia molto a Google nella grafica, ma i risultati saranno diversi se si cerca lo stesso termine nei due motori di ricerca. Il sito in questione può cercare siti web, immagini, video, articoli e pagine e-commerce per gli acquisti. Ha inoltre mappe integrate con navigazione alimentata da Apple Maps e offre risultati integrati con Wikipedia nonchè risposte istantanee, proprio come fa Google. DuckDuckGo non memorizza però la cronologia delle ricerche e nemmeno l’indirizzo IP associato a una ricerca. Non ci sono account privati né cookies personalizzati, il che rende questo sito il preferito da chi tiene alla propria privacy online. Se si desidera mantenere private le proprie ricerche, allontanarsi dai servizi di proprietà di grandi aziende tecnologiche ed evitare pubblicità e risultati di ricerca iper-personalizzati, DuckDuckGo è il motore di ricerca da provare.

 DuckDuckGo come funziona

Il successo di DuckDuckGo è stato lampante soprattutto sui dispositivi mobili: il recente exploit l’ha spinto alla posizione numero 2 dietro Google nella quota di mercato delle ricerche da smartphone, superando Bing e Yahoo secondo i dati del sito Search Engine Journal. La sua crescita è stata abbastanza costante da suggerire che continuerà in questo modo anche nel prossimo futuro. Man mano che le persone diventano più consapevoli di come le aziende utilizzano i dati degli utenti, le opzioni per servizi diversi e innovativi aumentano anche su internet. Gli eventi recenti hanno rafforzato l’adozione di app basate sulla privacy DuckDuckGo ne è la prova, fra i motori di ricerca e app di messaggistica crittografata come Signal e Telegram. Per utilizzare questo motore di ricerca in italiano bisogna recarsi sull’homepage del sito e cliccare sull’icona con tre linee in alto a destra. Lì, nel campo Other Settings, si potrà poi impostare la lingua desiderata, fra cui esiste anche l’italiano. Abituarsi a utilizzare un motore di ricerca alternativo potrebbe essere il primo passo per proteggere i propri dati sul web.


DuckDuckGo, come funziona l’alternativa a Google in italiano - Ultima modifica: 2021-02-05T15:10:16+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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