alternative a TikTok, la nuova applicazione, anch’essa di origine cinese, prova a battere il dominio, cosa sono Kuaishou e Kwai.
Alternative a Tik Tok, crescono nuove app in competizione con il gigante cinese: Kuaishou è una nuova app di brevi video che sta provando a conquistare una fetta del mercato di TikTok. Anch’essa di origine cinese, Kuaishou si sta facendo conoscere come Kwai in alcune parti del mondo: l’applicazione già molto scaricata dai giovanissimi sembra voler puntare sui paesi in via di sviluppo per allargare il proprio bacino di utenza. In Sudamerica i download sono in crescita costante, mentre l’applicazione continua la sua promozione per diffondersi anche nei paesi occidentali. Non sarà facile sconfiggere il primato di TikTok, che secondo gli ultimi dati può vantare la cifra record di 1 miliardo di utenti attivi al mese.
Alternative a TikTok: Kuaishou
Alternative a Tik Tok: Kuaishou
Fondata a Pechino nel 2012 dall’attuale CEO Su Hua, Kuaishou è nata come applicazione per smartphone con cui condividere brevi video e gif fra conoscenti. Negli ultimi anni però, complice il successo mondiale raggiunto da TikTok, l’app ha virato verso contenuti simili. Oggi Kwai, così viene chiamata in alcune nazioni sudamericane mentre in Pakistan e India è nota come Snack Video, propone soprattutto video motivazionali, balletti, coreografie e sfilate ovvero il tipo di clip che piace ai giovanissimi e che ha favorito il successo di TikTok. L’azienda proprietaria di quest’ultima, ovvero ByteDance, ha anch’essa sede a Pechino; nel 2017 l’altro colosso finanziario cinese Tencent ha investito in Kuaishou promuovendo il suo utilizzo in Cina e nei paesi asiatici e sudamericani. Secondo il magazine Rest of the World, Kwai è stata di recente la terza app più scaricata in Brasile dove ha già 45 milioni di utenti unici al mese.
Come funziona Kwai di Kuaishou l’alternativa a TikTok
Come TikTok, gran parte del fascino di Kwai è il suo feed principale di video brevi consigliati, personalizzati dagli algoritmi di Kuaishou. Gli iscritti possono seguire direttamente creatori e influencer, osservarli durante i loro live-streaming e inviare suggerimenti in diretta nonché offerte e regali in denaro. A differenza del rivale e connazionale ByteDance, Kwai ha mantenuto un profilo relativamente basso nell’ultimo decennio ed è sfuggito alla maggior parte della copertura mediatica internazionale, ma si è comunque espansa a livello globale. Nella sua prima intervista in oltre quattro anni, il fondatore di Kuaishou Su Hua ha dichiarato a Bloomberg che la società ha rifiutato una strategia di espansione verso gli utenti nordamericani, in parte a causa del predominio di TikTok negli Stati Uniti. Invece, ha detto che la società ha guardato all’Indonesia, al Brasile e ai paesi in via di sviluppo. A partire dall’anno scorso, Kuiashou ha 1 miliardo di utenti nelle versioni nazionale e internazionale della sua piattaforma, secondo la stessa società.
Investimenti per battere TikTok
La crescita di Kwai non è sfuggita ai fondi di investimento cinesi e internazionali. Nel 2021 l’azienda ha registrato un fatturato trimestrale di 2,95 miliardi di dollari, con un aumento del 48,8% rispetto all’anno precedente. Kuaishou ha facilitato oltre 59 miliardi di dollari di transazioni in e-commerce sulla sua piattaforma, mentre gli utenti attivi trascorrono in media più di 100 minuti al giorno sull’app. I dieci investitori fondamentali di Kuaishou, tra cui The Capital Group, Temasek Holdings, GIC, BlackRock e Abu Dhabi Investment Authority, dovrebbero acquistare azioni fino a 2,45 miliardi di dollari nei prossimi mesi. Il Brasile è solo l’inizio per Kuaishou in America Latina. L’azienda ha ora identificato il paese come un mercato di accesso e, negli ultimi due anni, ha avviato operazioni in Messico, Cile e Argentina. Al momento l’ingresso nel mercato europeo sembra solo rimandato, ma dato il successo nel resto del mondo è probabile che a breve l’app inizierà a diffondersi anche da noi. Il dominio di TikTok potrebbe essere messo a rischio da un’app concorrente proveniente anch’essa dalla Cina.
Andrea Indiano
Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".
