Continua lo stop ai servizi delle grandi corporation in Russia. Alla lunga lista di società che hanno fermato la loro operatività si aggiungono Netflix, TikTok, American Express e Danone
La guerra in Ucraina continua a lasciare strascichi, non solo per la scia di sangue di suo drammatica e angosciante, ma per la lista di società tecnologiche che stanno sospendendo i loro servizi in Russia. Oltre a Google e Samsung si sono aggiunte aziende del calibro di TikTok e Netflix.
In particolare, TikTok ha scelto di farlo alla luce dell’introduzione della nuova legge sulle notizie in Russia, che impedisce alle fonti di informazioni di parlare apertamente di guerra all’Ucraina e che ha costretto testate internazionali come la BBC ha cessare temporaneamente le attività in Russia per evitare ripercussioni. Il colosso dello streaming Netflix invece ha interrotto le trasmissioni domenica in tutta la Russia come risposta all’invasione dell’Ucraina.
Netflix ha circa un milione di abbonati in Russia, un mercato decisamente minore che nel resto del mondo. In Italia erano 4 milioni a fine 2021. La società americana ha anche messo in pausa tutte le produzioni in Russia. Ne erano previste quattro, compreso un adattamento di Anna Karenina.
TikTok invece ha giustificato: “Alla luce della nuova legge russa sulle notizie false non abbiamo altra scelta che sospendere il live streaming e i nuovi contenuti sul nostro servizio video mentre esaminiamo le implicazioni sulla sicurezza di questa legge. Il nostro servizio di messaggistica in-app non sarà interessato“.
Guerra in Ucraina, continua il blocco delle carte
Dopo Visa, Mastercard e Paypal intanto anche American Express ha bloccato l’operatività delle carte in Russia alla luce “dell’ingiustificato attacco all’Ucraina”. Un provvedimento esteso anche alla Bielorussia. Le carte emesse in tutto il mondo da da American Express non funzioneranno più nel Paese e quelle emesse dalle banche russe cesseranno di funzionare all’estero nella rete Amex, spiega il gruppo.
Sospensione di tutti gli investimenti in Russia anche da parte di Danone. L’azienda francese ha spiegato in una nota che ha anche chiuso una delle sue due aziende in Ucraina a causa del conflitto. “Abbiamo deciso di sospendere tutti i nostri progetti di investimento in Russia, ma manteniamo la nostra produzione e la distribuzione di prodotti freschi quotidianamente e di alimenti per i bambini, per rispondere ai bisogni alimentari della popolazione locale”, scrive Danone.
Inoltre vari produttori cinematografici hanno fermato l’uscita nei cinema russi dei loro film, fra cui The Batman di Warner Bros. e Sonic The Hedgehog 2 di Paramount, e anche il Festival di Cannes si è unito all’opposizione contro l’azione bellica della Russia.