I social media danneggiano la salute mentale, lo afferma uno studio

Uno studio di alto livello afferma che i social media danneggiano la salute mentale in particolare quella della Generazione Z , rispetto alle altre generazioni, i membri della Gen Z trascorrono più tempo a consumare passivamente i social media

I social media danneggiano la salute mentale, in particolare dei più giovano conosciuto come Generazione Z. Ci sono nuovi dati sull’impatto dell’uso dei social media sulla salute mentale e mostrano quanto sia dannoso per i membri della Generazione Z.

I social danneggiano la salute mentale

Social Media e salute mentale, lo studio

Lo studio, condotto dal McKinsey Health Institute, afferma che: “La generazione Z, in media, è più portata, rispetto alle altre generazioni, a riscontrare sentimenti negativi sui social media”.

Lo studio ha rilevato che un membro su quattro della Gen Z, ovvero i nati tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, si connette trascorrendo molto tempo su queste piattaforme risultando con una salute mentale peggiore.
Kana Enomoto, direttrice del centro Brain Health presso il McKinsey Health Institute e autrice dello studio, ha affermato che lei e il suo team si sono concentrati su questa età demografica perché “i membri della generazione Z saranno i leader del futuro”.
Sono stati circa 42.000 gli intervistati in 26 paesi di tutti i continenti sono stati intervistati sulle quattro parametri della salute: mentale, fisica, sociale e spirituale. La Gen Z si è classificata come la peggiore in tutte queste categorie.

La salute mentale peggiora sui social per 1 su quattro

I millennial sono penultimi, seguiti dalla generazione X e dai baby boomer. Un boomer su sette ha affermato che la propria salute mentale è peggiorata negli ultimi tre anni, rispetto a uno su quattro della Gen Z.
Sebbene i millennial abbiano riferito di essere più attivi sui social media (il 32% ha dichiarato di aver pubblicato almeno un post al giorno), la Gen Z trascorre la maggior parte del tempo sulle app, ma in modo più passivo. Lo studio mostra che il 35% degli intervistati della Gen Z trascorre più di due ore al giorno sui social media rispetto al 24% dei millennial e al 14% dei boomer.

Uso passivo dei social e salute mentale

Gli studi hanno dimostrato che l’uso passivo dei social media, come lo scorrimento infinito su TikTok o Instagram, potrebbe essere collegato a un calo del benessere nel tempo. L’impatto negativo dei social media aumenta sostanzialmente per i più giovani.
Donne e salute mentale sui social
Le donne della Gen Z, inoltre, hanno quasi il doppio delle probabilità di segnalare problemi di salute mentale rispetto ai loro colleghi maschi, il 13% dei quali ha riferito di problemi di salute mentale.
Una porzione più elevata di donne rispetto agli uomini della Generazione Z ha segnalato come impatti negativi dei social media problemi sull’immagine corporea considerata scarsa o distorta e la mancanza di fiducia in se stessi. L’American Psychological Association ha scoperto che “la riduzione dell’uso dei social media migliora significativamente l’immagine corporea negli adolescenti e nei giovani adulti”.

Kana Enomoto, direttrice del centro Brain Health presso il McKinsey Health Institute

Kana Enomoto, direttrice del centro Brain Health presso il McKinsey Health Institute

Kana Enomoto si augura che lo studio aumenti la consapevolezza della salute mentale e delle sue sfumature.
Ma i social media non sono tutti negativi: gli intervistati di tutte le generazioni hanno riportato in modo chiaro anche gli impatti positivi dei social media quando si tratta di esprimere se stessi e connettersi con la società .
E secondo Enomoto, la generazione Z utilizza la tecnologia e i social media anche come strumento per il miglioramento della salute mentale e come “fonte di resilienza psicologica”.


I social media danneggiano la salute mentale, lo afferma uno studio - Ultima modifica: 2023-05-07T12:03:46+00:00 da Francesco
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