Instagram è morto? La Post-Social Media Era

Instagram è Morto e anche Twitter non sta tanto bene. Un cambiamento culturale radicale sta mutando il panorama online e non solo, anche i social più in voga perdono rapidamente il loro blasone

Instagram è morto, così parlò Zarathustra! Questo parallelismo pecca non poco di ambiguità e sì, sicuramente sta facendo rivoltare Nietzsche nella sua tomba. Sorge però spontaneo, nel momento in cui si pensa ad un cambiamento culturale radicale, come quello che descrive per l’appunto il noto filosofo del XX secolo con la celebre frase “Dio è morto!”.
Nella società di oggi i cambiamenti culturali sono così repentini che spesso sono difficili da notare.

Instagram è morto

La caduta di Instagram

È giunto il momento di guardare in faccia la realtà che già da un po’ si è rilevata davanti ai nostri occhi: nel mondo ormai governato dal potere dei social network, dopo la caduta in disgrazia di Facebook, Instagram sembra perdere il suo ruolo egemone, insieme a Twitter

La morte di Instagram e Twitter

Sembra che postare una foto su Instagram, perfezionare minuziosamente l’immagine nella griglia del proprio profilo per avere un feed impeccabile diventi sempre più un lontano ricordo degli anni Dieci.
Cosa significa questo? Le persone non sono più in grado di usare Instagram? O è l’inizio della fine dei social network?

Non è un segreto che da quando Elon Musk ha acquistato la piattaforma Twitter, in questo 2022, le cose sono iniziate a cambiare: molti utenti, nonché molte aziende, hanno abbandonato il volatile azzurro per migrare su altri lidi, alcuni anche invertendo la rotta sul passato e tornado su Tumblr.

E se è vero che il trend dei giovanissimi segue il flusso dei TikTokers, non possiamo negare che non tutti amano ballare, dare consigli di abbigliamento o condividere ogni singolo momento della propria vita sui social.
BeReal: nuovi modi di stare online

L’approdo su BeReal in massa caratterizza sicuramente un nuovo curioso modo di passare il tempo online, non più caratterizzato dallo scrollare le storie ma dai piccoli momenti divertenti che riportano le persone ad un contatto più reale e quotidiano con i propri amici e familiari. Certo però BeReal non basta, è limitato appunto ad un unico momento della giornata. Quindi qual è il nuovo modo degli utenti di stare online?

Nuovi modi di navigare tra le app ovviamente non sono nuovi modi per uscire dal mondo virtuale dei social e restare offline. Biz Sherbert, editor culturale di The Digital Fairy, spiega come le persone si stiano allontanando dal modo di vivere i social degli anni Dieci, preferendo spendere il loro tempo su piattaforme che maggiormente esprimono i propri interessi, come ad esempio Twitch.

“Spesso, questi movimenti rispecchiano il modo in cui le persone usavano Internet prima dell’omogeneizzazione portata dalle aziende Big Social: le chat room degli anni Duemila oggi sono i server su Discord, mentre Blogspot e Tumblr si sono trasformati in Substack.”

L’opinione di Zoetanya Sujon

Approfondiamo meglio con Zoetanya Sujon, insegnante di Comunicazione e Media e autrice di The Social Media Age, la quale sostiene che Facebook, Instagram e Twitter non siano morti, ma che si siano evoluti “anche se si può notare grande movimento nel panorama contemporaneo.”

Sujon ci spinge a vedere le cose da una prospettiva diversa: Facebook, ad esempio, non viene più utilizzato per postare foto o divertirsi con i video, ma rimane uno strumento efficace per quello che concerne attività più “serie” come l’organizzazione di un evento.

“In altre parole, la gente si diverte su altre piattaforme – Facebook nel 2012/13, Snapchat/Instagram nel 2018 – ma fa estremo affidamento su quelle più ‘veterane’ per le proprie attività quotidiane.”

I social media perdono la fiducia delle persone

“Visti i recenti cambiamenti nella fiducia del pubblico verso i social media e chi si trova ai vertici della catena di comando, queste piattaforme non sono più in grado di nascondersi dietro l’illusione che i social media siano neutrali o imparziali”. Ha sostenuto Mark Wong, l’insegnante di amministrazione pubblica e metodi di ricerca dell’Università di Glasgow, dopo aver compiuto un’analisi approfondita sui social media e le digital interaction.

Nel 2022 le persone ragionano bene prima di condividere la propria vita su piattaforme social, a causa delle implicazioni etiche che ne derivano. La consapevolezza ormai diffusa della parzialità dei social network ne condiziona il modo di utilizzo.

Questa sarà la fine dei social

Francamente, sembra quasi impossibile. Infatti, è più probabile che, come tenta di prevedere Sherbert, il rapporto tra le persone e i social network andrà progressivamente cambiando.

“Il futuro dei social media è più ricco e più intimo—più simile al primo periodo, quando ad accumulare follower erano prima gli individui e poi gli influencer, come nel caso dei giornalisti di moda che sono diventati i primi fashion influencer su Instagram.”


Instagram è morto? La Post-Social Media Era - Ultima modifica: 2023-04-02T09:18:36+00:00 da Luca Rallo

Blogger, formatore, Digital PR Strategist, consulente di Social Media Marketing e strategie digitali per aziende, Enti di formazione, Agenzie di Comunicazione, liberi professionisti e pubblica amministrazione. Docente di Influencer Marketing e Digital PR, Twitter Marketing e Instagram Marketing. Social Influencer e brand ambassador per aziende di rilevanza nazionale e internazionale, dei settori automotive, food, e commerce, sport, e per varie Onlus. Speaker per diversi eventi: Mashable Social Media Day Italy, Social Media Week, Mobile Journalism Festival, e per l’ordine dei giornalisti.

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