Notizie sui social: lo studio di Pew mette in luce la difficoltà di trovare notizie affidabili sui social, sottolineando l’imperversare dell’umorismo e l’opinione personale rispetto al giornalismo tradizionale.
Un recente studio condotto da Pew Research in collaborazione con la Knight Foundation mette in luce la frammentazione e la confusione che regnano nel panorama dell’informazione sui social media.
Notizie sui social: difficile trovare quelle vere
Il report rivela come la ricerca di notizie affidabili e precise sulle piattaforme social si riveli una sfida non da poco. Nonostante l’esistenza di molte fonti di notizie su social come Twitter, TikTok, Facebook e Instagram, il percorso con cui gli utenti si imbattono in contenuti informativi variano sensibilmente da una piattaforma all’altra, e molto spesso le notizie scaturiscono non da fonti giornalistiche tradizionali, bensì da influencer e account non ufficiali.
Analizzando le modalità di consumo delle notizie, emerge che una percentuale relativamente bassa di utenti si rivolge ai social a tale scopo: solamente il 41% su TikTok, il 33% su Instagram e il 37% su Facebook ammette di usare queste piattaforme per informarsi, con Twitter (X) che si distingue in controtendenza, vantando un 65% di fruitori interessati alle news.
Le notizie sui social: commenti e ironia
Nell’ambito delle notizie sui social si nota la predominanza di opinioni e post di natura umoristica legati ad eventi di attualità, anziché articoli e reportage giornalistici propriamente detti, insomma un’informazione spesso indirizzata più al divertimento che alla sostanza. Inoltre quando si parla di fonti informative, emergono pattern inaspettati: su Facebook e Instagram le notizie arrivano soprattutto da amici e familiari, su TikTok persone qualunque, mentre Twitter (X) si distingue ancora per una quota maggiore di contenuti provenienti da giornalisti e media ufficiali.
Il report di Pew non è correlato a precedenti studi, quindi mancano dati storici per stabilire un trend; tuttavia, i risultati rispecchiano le dinamiche recentemente osservate nell’industria dei media, dove gli editori risentono di un decremento delle visite dai social e gli utenti si affidando in maniere crescente a personalità influenti, meme e contenuti generati spontaneamente da algoritmi per rintracciare le notizie.
La disinformazione sui social
Infine, il rapporto evidenzia che la disinformazione resta una problematica rilevante: la maggior parte degli intervistati ha ammesso di incappare spesso in notizie inesatte, specialmente su Twitter (X), dove l’86% ha segnalato tale problematica.
Le conclusioni dello studio non sono definitive, soprattutto alla luce di un anno elettorale in cui i timori legati alla diffusione di fake news alimentate dall’intelligenza artificiale sono in crescita. Ciò che sembra chiaro, tuttavia, è che il compito di distinguere le informazioni veritiere sui social media rimane tutt’altro che semplice.
Ecco i dati più significativi della ricerca
1. Uso dei Social Media per le notizie:
• Il 50% degli adulti statunitensi ottiene notizie almeno occasionalmente dai social media.
• I comportamenti variano notevolmente su piattaforme specifiche: TikTok, X (ex Twitter), Facebook e Instagram.
2. Ragioni per l’uso delle piattaforme:
• X si distingue poiché la maggior parte degli utenti lo utilizza per restare aggiornata sulle notizie, con circa la metà che dichiara di leggere regolarmente notizie su questa piattaforma.
• Alla maggioranza degli utenti di Facebook, Instagram e TikTok non interessa troavre notizie su questi siti.
3. Tipologie di contenuti informativi più frequenti:
• Gli utenti di tutte e quattro le piattaforme incontrano soprattutto contenuti basati su opinioni o umoristici relativi agli eventi d’attualità, piuttosto che articoli tradizionali.
4. Fonti delle notizie:
• Su Facebook e Instagram, le notizie provengono più frequentemente da amici, familiari e conoscenze.
• Gli utenti di TikTok ricevono notizie in misura maggiore da influencer o persone non conosciute personalmente.
• X è la piattaforma dove i media o i giornalisti sono più comunemente citati come fonti.
5. Accuratezza delle notizie:
• La maggior parte degli utenti di ciascuna piattaforma afferma di incontrare almeno occasionalmente notizie che sembrano inesatte.
• Circa un quarto o più degli utenti di ogni piattaforma dichiara di incappare molto o abbastanza spesso in notizie inesatte.
6. Consumo di notizie attraverso piattaforme:
• Facebook è la piattaforma più citata come fonte di notizie abituale, mentre le percentuali di notizie ottenute regolarmente scendono per Instagram, TikTok e X.
• La metà degli utenti di X dichiara di leggere regolarmente notizie dalla piattaforma, a differenza di quote minori su TikTok, Facebook e Instagram.