Costruire il piano editoriale per il blog aziendale

Pre creare un piano editoriale efficace non basta trovare i temi giusti, creare dei post con belle immagini e quindi pubblicarli: ecco le regole da seguire


Il Piano editoriale è uno degli aspetti fondamentali per la buona riuscita di un sito web, ma anche della presenza sui social di un’azienda.
Scopri cos’è un piano editoriale, come funziona e come utilizzarlo per migliorare il sito web.
di Emanuela Zaccone

#ARUBAIT, la rubrica realizzata in collaborazione con Aruba.it sui trend più interessanti del mondo della tecnologia e del web. Qui i consigli per costruire un piano editoriale per il vostro blog aziendale (e promuoverlo attraverso i social media)

Piano piano editoriale definizione

Pubblicare dei contenuti online, soprattutto per motivi aziendali o per migliorare il proprio personal branding, è prima di tutto un esercizio di disciplina e organizzazione.

Non basta infatti trovare i temi giusti, creare dei post con belle immagini e quindi pubblicarli, bisogna farlo pensando a come fidelizzare chi legge e massimizzare quindi l’efficacia dei contenuti stessi. Bisogna, in altre parole, disporre di una strategia e creare un piano editoriale che preveda anche la distribuzione dei contenuti stessi.

Quali sono le regole da seguire in un piano editoriale modello?

1. Definire gli obiettivi: perché avete un blog? Che risultato volete raggiungere con i contenuti?
2. Combinare web e social media: il sito web è il luogo che ospita i nostri contenuti, ma i social media sono i canali che danno loro visibilità e che possono innescare circoli virtuosi di traffico
3. Scegliere i temi giusti: è forse l’aspetto più complesso, perché bisogna tradurre valori e mission del brand in tematiche concrete e interessanti per gli utenti. Attenzione: bisogna anche decidere che lunghezza avranno i vari contenuti e definire un tone of voice che, pur rispettando le diverse voice, crei coerenza
4. Scegliere i giusti autori: all’interno di un’azienda sarebbe consigliabile dare voce e più persone, sia per creare maggiore varietà in termini di tematiche, sia per trasmettere la dimensione “umana” dietro il brand e dare dunque visibilità alle persone che ogni giorno, con il loro lavoro, fanno l’azienda
5. Conoscere il proprio target: per chi scriviamo?
6. Misurare tutto: dovete essere in grado di misurare l’efficacia dei contenuti sia sul sito web che sui social media

Una volta che avrete chiari questi punti, potrete procedere con la vera e propria stesura del piano.

Piano editoriale cos’è?

In cosa consiste? È una calendarizzazione ordinata di temi, persone e promozione dei contenuti. In altre parole, dovrete definire chi scrive cosa, quando viene pubblicato e su quali canali viene promosso in base ai diversi obiettivi.
Questo vi permetterà di impostare anche i tempi di consegna e di preparare eventuali materiali di supporto (immagini, video, etc.) create ad hoc.
Non solo, ma vi consentirà di preparare già anche i test da usare per la condivisione dei contenuti del blog sui social media.

La promozione con i social

Ricordatevi che i social media sono mezzi per loro natura rapidi, quindi un contenuto ha un ciclo di vita breve, ecco perché ha senso pianificare più di un rilancio dei diversi blog post, contribuendo così ad “allungarne la vita” e nel contempo sperimentando con diverse fasce orarie per canali quali funzionino meglio per ciascun tipo di contenuto.
I social media inoltre sono uno strumento eccellente non solo per dare visibilità e diffondere i propri contenuti, ma anche per comprenderne l’effettiva ricezione da parte delle nostre reti di contatti. Se infatti è importante tenere traccia dei dati web – almeno di metriche come visualizzazioni e permanenza sulla pagina – bisogna comunque combinarli anche con i dati provenienti dai canali social per migliorare le proprie strategie.

Come si fa il piano editoriale concretamente?

Riutilizzate quello che funziona: quali temi hanno miglior ricezione? È possibile trarne un filone tematico e quindi delle rubriche che fidelizzino gli utenti?
Ragionate in ottica di A/B testing: quando non si è certi dell’efficacia di un contenuto si può o provare a cambiare tema o provare a cambiare le modalità e i tempi di condivisione degli stessi sui social media.
Analizzate quali formati funzionano meglio per i vostri contenuti: i post con soli testi e immagini sono abbastanza efficaci? O funzionano meglio le gallery? Che genere di attenzione ricevono invece i post con dei video?

I dati di engagement dei post sui social media e i commenti ricevuti sono insomma una miniera di informazioni utili per progettare e valutare l’efficacia del proprio piano editoriale, a patto di tenere a mente un’ultima regola, la più importante: non esistono piani perfetti pre-confezionati. L’obiettivo di qualunque azione online deve essere (anche) quello di creare una community, il che significa essere aperti e disponibili al dialogo e al confronto ma anche imparare dalla propria community, creando valore per i suoi membri e dimostrando ad esempio di essere ricettivi ai loro interessi.

Pianifichiamo mettendo in campo i migliori autori con i migliori contenuti possibili per trasmettere i valori del brand, ma facciamolo sempre nel rispetto e nell’ascolto della community a cui i contenuti del nostro piano editoriale saranno indirizzati.


Costruire il piano editoriale per il blog aziendale - Ultima modifica: 2017-05-05T10:09:33+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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