Social media per il business: 5 cose da sapere

Social media per il business : i social sono utili per tutti ma soprattutto sono indispensabili per i brand, per le aziende. Ecco cinque aspetti da tenere a mente nel costruire la propria strategia sui social.

Social media per il business : i social sono utili per tutti ma soprattutto sono indispensabili per i brand. Ecco cinque aspetti da tenere a mente nel costruire la propria strategia

*Di Emanuela Zaccone, social TV enterpreneur, Social media strategist & analist

Social media per il business: 5 cose da sapere

Più di dieci anni fa ho iniziato a lavorare sui social media. Non c’erano ancora neanche dei titoli specifici per definire chi si occupava di “quelle cose”, né c’era distinzione tra i vari ruoli.
I brand, presi dall’entusiasmo per la novità e spesso senza ancora sapere esattamente perché essere presenti su questi canali, si sono lanciati in campagne e attività.
Non ci è voluto molto tempo prima che tutti cominciassero a chiedersi “dov’è il Roi dei social media” o a comprendere che forse la questione non era così banale come poteva sembrare. Insomma questi canali andavano presi sul serio.
E infatti di lì a poco avrebbero cambiato davvero le regole del gioco, nascevano i social media per il business.
Avrebbero rivoluzionato non solo il nostro modo di interagire con i brand, ma anche quello di raccontarci.
Vorrei poter dire che dopo tanti anni tutti hanno imparato a dare il massimo e creare campagne straordinarie. Beh, non è andata esattamente così.
Anzi, ci sono (almeno) 5 lezioni ancora da imparare.

Social Media per il Business

1. I social media non sono gratis

Facciamocene una ragione. Possiamo avere le migliori intenzioni e le idee più brillanti in termini strategici ma il modello di business su cui si basano è l’advertising.

Se vogliamo espandere la reach dei contenuti che pubblichiamo su Facebook dovremo creare delle campagne. E lo stesso vale per gli altri canali.

Il mito romantico della viralità sul contenuto geniale è in realtà solo uno sporadico caso che non può diventare l’obiettivo principale di una strategia di social media marketing.

Bisogna lavorare bene e inserire in pianificazione anche eventuali investimenti pubblicitari. Non solo: è importante investire nelle persone. Non ci si improvvisa social media marketer, strategist o analyst.

Sono competenze che vanno acquisite ed acquisire costa. Se anche le piattaforme social sono relativamente “semplici”, questo non significa che usarle in maniera professionale lo sia altrettanto. Ecco la prima cosa da sapere se vuoi davvero usare i social media per il business.

2. Affidatevi ai professionisti

Il social media marketing è un settore relativamente nuovo, quindi è normale che ci sia un numero significativo di persone con un’esperienza non troppo lunga in quest’ambito, ma non è una giustificazione per confondere principianti animati di buone intenzioni con professionisti.

Se ciò di cui avete bisogno è un professionista selezionatelo accuratamente, magari guardando a quanto fatto in precedenza per altri brand del settore.

Se decidete invece di puntare su una risorsa junior da fare crescere, investite anche nella sua formazione. Ed evitate con entrambi frasi del tipo “che ci vuole? Lo sa fare anche mio cugino”, non è l’atteggiamento giusto se vi vogliono risultati dai social media per il business.

3. Aggiornatevi

I social media, e ancora di più i social media per il business,  cambiano rapidamente.

Non è solo una questione di quanto veloci siano le varie piattaforme a rilasciare nuove features, è anche un tema di uso che gli utenti ne fanno e che possono rendere più o meno popolari alcune funzioni.

Un esempio banale: l’esplosione e il successo delle stories su Instagram che hanno costretto i brand che ancora non l’avevano fatto ad investire rapidamente tempo, creatività e risorse per generare contenuti adatti.

4. Selezionate i canali

È uno dei temi a me più cari e a quanto pare anche quello che viene ancora recepito meno dai brand.

Persiste infatti l’idea che bisogna essere presenti ovunque, avallata peraltro da approcci del tipo “il mio competitor è su quindi devo esserci anch’io”. Non funziona così. Bisogna scegliere i social su cui essere presenti in base alla propria strategia e coerentemente con mission e brand image. Scegliere è fondamentale per chi usa i social media per il business.

5. Misurate

Non mi stancherò mai abbastanza di ripeterlo. Con i social media per il business non esiste azione social senza misurazione.

Attenzione, questo non significa limitarsi a fare dei report ex post a cadenza periodica. Bisogna dotarsi di un piano di analisi costante che consenta di comprendere immediatamente se:
a) le azioni che si stanno realizzando sui social media sono efficaci
b) individuare eventuali conversazioni emergenti intorno al brand che avvengono su canali differenti da quelli direttamente controllati dall’azienda (ad esempio tweet che contengono parole chiave relative al nostro brand o che lo citano senza menzionarlo direttamente nella forma “@nomebrand”)

Social Media per il business, consiglio finale

La lezione più importante imparata in questi anni sui social media per il business?

I social media sono utili per tutti ma soprattutto sono indispensabili per i brand.
Per essere competitivi bisogna essere capaci di creare valore e legami per le proprie community online.
Diversamente, significa continuare a parlare da soli.
Isolarsi. Soccombere.

 

** Emanuela Zaccone: Digital Entrepreneur, co-founder e Marketing & Product Manager di TOK.tv. Ha oltre 10 anni di esperienza come consulente e docente in ambito social media analysis e strategy per grandi aziende, startup e università. È autrice di “Digital Entrepreneur: principi, pratiche e competenze per la propria startup” (Franco Angeli, 2016) e di “Social Media Monitoring: dalle conversazioni alla strategia” (Flaccovio, 2015).


Social media per il business: 5 cose da sapere - Ultima modifica: 2018-04-07T07:42:35+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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