Vent’anni dopo, quella piccola startup – chiamata Amazon – che nel 1997 si è quotata in borsa, vale almeno 460 miliardi di dollari.
Il 15 maggio 1997 una libreria online apparentemente in perdita ha lanciato la propria offerta pubblica sul Nasdaq con un IPO che l’aveva valutata circa 438 milioni di dollari. Vent’anni dopo, quella piccola startup – chiamata Amazon – vale almeno 460 miliardi di dollari.
Per arrivare a questo successo, il gigante di Seattle ha impiegato sistematicamente quasi tutti i soldi che continua a generare in nuove, enormi aree di investimento come Amazon Prime, Amazon Web Services e, più di recente, la piattaforma Alexa. La società di Jeff Bezos ha penetrato il mercato – industria dopo industria – ad un ritmo forse ineguagliato nella storia moderna.
In occasione del ventesimo anniversario dell’IPO della società, sono stati presentati cinque grafici che mostrano l’ascesa del dominio di Amazon.com negli corso degli ultimi due decenni.
1. Per gli investitori, questo è forse l’unico grafico necessario. Il prezzo delle azioni di Amazon, a partire da venerdì scorso, è stato fissato a 961 dollari ad azione ovvero un valore di oltre 600 volte superiore a quello del giorno della sua IPO dopo aver contabilizzato le divisioni di azioni.
2. Nel corso degli ultimi due anni, Amazon ha avuto un punto di inflessione, dove la crescente dominanza di Prime e il successo di AWS hanno spinto il suo valore di mercato a salire. Amazon ha impiegato 18 anni dal lancio dell’offerta pubblica a raggiungere il tetto di Walmart, ma sono bastati due anni per raddoppiarlo.
3. Una delle metriche più rilevanti per gli investitori tecnologici del mercato pubblico è la crescita dei ricavi. E Amazon continua a crescere. Per tutto il tempo, si è assicurata di non far perdere troppi soldi in modo da poter consumare la quota di mercato di quei competitor più concentrati sui profitti che sulla crescita.
4. Ma non è forse uno degli obiettivi aziendali principali quello di fare profitto? Non per Amazon, o almeno, non in senso tradizionale. Jeff Bezos sa che il cash flow operativo dà alla società il denaro necessario per investire in tutto quello che pone e mantiene la società in testa ai concorrenti.
5. E gli sforzi sono stati ben ripagati. Amazon è diventata sinonimo di e-commerce, e i numeri lo dimostrano sempre più. È il principale rivenditore via Internet negli Stati Uniti, e ad oggi possiede il 33% del mercato, secondo la società di ricerche di mercato Euromonitor International. Gli analisti stimano che la quota potrebbe aumentare fino a raggiungere il 50 % entro il 2021.