Il Car Sharing DriveNow ha qualcosa di particolare, anzi è qualcosa di particolare: viaggia nell’oceano blu, ovvero si differenzia dagli altri e punta sul piacere di guida. L’intervista con Andrea Leverano, Managing Director DriveNow Italia.
Il Car Sharing DriveNow ha qualcosa di particolare, anzi è qualcosa di particolare: viaggia nell’oceano blu. In sintesi estrema, la strategia “Oceano Blue” è: crearsi uno spazio di crescita in mercati competitivi puntando su formule che altri non praticano.
Si evitano così lo scontro diretto e il conseguente “massacro” dei prezzi.
La scelta di DriveNow, player internazionale del car sharing presente in Italia a Milano, sembra essere questa. Infatti non punta a competere sulle tariffe, ma su piacere di guida e divertimento. Il punto di forza è il parco auto: tutte Bmw e Mini, in varie versioni, tra cui anche le elettriche e le cabrio. Questa formula permette ai clienti di accedere a vetture di fascia superiore a quelle della concorrenza, aggiungendo gusto automobilistico alla praticità.
Una scelta marketing vincente che ho voluto approfondire con Andrea Leverano, Managing Director DriveNow Italia.
*di Matteo Ranzi
Utilità e praticità sono concetti base del car sharing: “Mi serve, la trovo, la uso e spendo solo per il tempo in cui la uso”. DriveNow aggiunge un ingrediente fondamentale per tanti: “… e mi diverto pure!”.
Indice dei contenuti
Car Sharing: DriveNow, il piacere della guida
Dal punto di vista marketing, il piacere di guida è il vostro fattore critico di successo?
Sicuramente l’aspetto esperienziale e qualitativo nella nostra offerta è centrale. Vogliamo offrire un servizio di car sharing che garantisca sempre uno standard qualitativo alto sia in termini di servizio che di prodotto.
Car Sharing DriveNow, la comunicaizone
Quali sono i canali comunicativi che utilizzate per conquistare nuovi clienti?
Le nostre attività di marketing online coprono tutti i canali a disposizione, dai social network (Facebook e Instagram) a tutto il mondo Google. Inoltre lavoriamo molto anche con partnership, eventi e con le aziende per la ricerca di nuovi clienti B2B.
Quanto contano i social nella vostra strategia?
Moltissimo, per il nostro target sono fondamentali.
Praticate l’influencer marketing?
Abbiamo avuto qualche esperienza in occasione di eventi particolari (Design Week, Fashion Week) ma non è un’attività sulla quale a oggi siamo focalizzati. Abbiamo però moltissimi clienti che di fatto diventano nostri influencer in modo naturale, condividendo reali esperienze sui loro canali social.
Dare un nome simpatico ad ogni vettura, è un vezzo o aumenta la propensione all’utilizzo delle vostre auto?
È un piccolo vezzo ma fa parte della nostra strategia di comunicazione, che mira a personalizzare sempre più il servizio di car sharing che offriamo, che mette al centro non tanto l’auto in quanto tale ma come mezzo per vivere un’esperienza e fruire di un servizio utile e divertente.
Car Sharing DriveNow, cosa succede in caso di incidente
“Bello, posso guidare una Bmw Cabrio!”… “ma se poi me la graffiano mentre la lascio parcheggiata o mi capita un incidente chissà quanto devo pagare”… “rinuncio…”. Come risolvete dubbi come questi?
Cerchiamo sempre di offrire massima trasparenza e assistenza ai nostri clienti. Abbiamo un call center attivo 24h e diamo queste informazioni costantemente su sito, blog, newsletter e anche sui social network, ad esempio con campagne specifiche per promuovere prodotti come il Pacchetto Protezione, che al costo di 1 solo euro consente di ridurre la franchigia prevista da 500 € a 350 €.
Milano, unica città italiana in cui siete presenti, è solo il punto di partenza per la conquista di altre città?
Sì!
Car Sharing DriveNow, il customer care
Quanto conta il customer service nel servizio che fornite ai clienti?
Conta moltissimo, perché di fatto rappresenta, insieme al nostro shop nel centro di Milano, il contatto diretto con i clienti DriveNow. Lavoriamo costantemente per il miglior servizio di supporto possibile, perché riteniamo che questa sia una delle chiavi per offrire qualità.
Car Sharing DriveNow l’App
Per prenotare le vetture è necessaria una App, ma per aprirle e chiuderle si può utilizzare anche una tessera formato bancomat. Cosa scelgono i clienti?
Circa il 95% dei nostri clienti usa il car sharing tramite App, ma molti di loro sono felici di avere una valida alternativa (bella anche da vedere) per aprire e chiudere l’auto in caso di indisponibilità di batteria o rete.
Car Sharing DriveNow chi lo usa
Utilizzano di più lo sharing i privati per le proprie commissioni o i professionisti durante le ore di lavoro?
Al momento l’utilizzo è ancora prevalentemente privato, ma la quota di utenti aziendali sta rapidamente crescendo e la nostra offerta per le imprese riscuote sempre maggiore successo se si pensa che ad oggi già oltre 250 società su Milano hanno scelto DriveNow come provider di mobilità per gli spostamenti di lavoro.
Auto ibride o cabrio, quali sono le più richieste per lo sharing di DriveNow?
In proporzione alle auto a disposizione, la più noleggiata e gradita è sicuramente l’elettrica Bmw i3 Rex, seguita però dalle vetture cabrio (Bmw e Mini) che precedono in termini di percentuali di utilizzo tutti gli altri modelli. Anche per questa ragione la flotta appena rinnovata in gennaio ha un numero doppio di cabrio rispetto alla precedente.
Avete intenzione di introdurre nuove formule, tipo il noleggio di medio termine per chi, per esempio, ha bisogno di un’auto sostitutiva per qualche settimana mentre la sua è in riparazione?
Il nostro è per sua natura un servizio per noleggi brevi, a minuti, ma già da tempo abbiamo iniziato a lavorare anche su utilizzi più lunghi offrendo ai clienti la possibilità di prenotare pacchetti orari da 3, 6, 9, 24 e 48 ore.
il futuro del Car Sharing DriveNow
Quali sono i prossimi passi di DriveNow?
Integrare il servizio con altri sistemi di mobilità, in primis il trasporto pubblico, in logica intermodale e incentivare ulteriormente l’uso delle auto elettriche, sempre puntando a un costante aumento della qualità del servizio per il cliente finale.
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***Matteo Ranzi. A 13 anni decide: da grande avrà un’agenzia pubblicitaria, come Guido Nicheli nel film “Yuppies”. Nel 2000 si laurea in Bocconi ed entra in Ingram Micro. In meno di 3 anni diventa il più giovane Business Manager della distribuzione Ict e 2 anni più tardi è alla guida del Trade Marketing. Maggio 2009, il momento è arrivato: firma le carte dal notaio e fonda Mille Ottani, l’agenzia marketing di cui è titolare. Negli anni successivi oltre 60 tra Vendor, Distributori e Rivenditori lo scelgono per prendersi cura della loro comunicazione e per realizzare progetti innovativi come “Futura”. La sua passione sono le auto. Vorrebbe guidarle tutte. Anche la tua. E nel suo studio ha appeso un quadro con Guido Nicheli, da cui prende ispirazione ogni giorno per creare le sue mucche viola.