Il primo round delle elezioni francesi si terrà in aprile e sia Google che Facebook lanciano CrossCheck per combattere la circolazione delle fake news.
Attraverso una stretta collaborazione i due giganti della tecnologia puntano ad arginare la disinformazione che serpeggia online. Per mezzo del suo dipartimento News Lab, Google ha dato vita alla piattaforma CrossCheck (letteralmente controllo incrociato) che verrà lanciata in Francia il prossimo 27 febbraio e che continuerà lungo tutte le elezioni francesi unendo le testate locali per dare vita ad un sito web nel quale il pubblico potrà segnalare dei contenuti che possono essere fuorvianti, chiedendo una verifica ai partner editoriali di CrossCheck.
Facebook e Google forniranno i dati e gli strumenti per individuare le potenziali news virali false.
Il progetto CrossCheck è portato avanti da First Draft News, un’organizzazione no-profit che può contare sui finanziamenti di News Lab di Google e che nella propria mission dichiara “di voler migliorare le pratiche etiche, la verifica e la segnalazione di storie che emergono online”.
Sul sito ufficiale di First Draft News si legge: “Il pubblico verrà incoraggiato a partecipare consentendogli di sottoporre domande e link di siti sospetti affinché CrossCheck indaghi. Tutte le domande sottoposte verranno pubblicate assieme alle risposte nel sito ufficiale dell’iniziativa. CrossCheck unisce le competenze delle industrie dei media con quelle della tecnologia al fine di ridimensionare le bufale, le voci false o anche le affermazioni troppo accese che portano alla diffusione di storie fuorvianti, in grado di confondere il pubblico. Con le elezioni presidenziali francesi, i giornalisti e gli organi di stampa di tutta la Francia lavoreranno insieme per individuare e verificare i contenuti che circolano pubblicamente online, sia che si tratti di fotografie, video, meme, thread di commenti o siti di notizie. Ogni redazione partecipante contribuirà con la propria esperienza, le proprie risorse e le proprie conoscenze regionali per velocizzare e rafforzare il processo di verifica, garantendo così che tutti i cittadini francesi possano essere raggiunti. I partner CrossCheck – tra cui un certo numero di organizzazioni giornalistiche internazionali – in ultima analisi, faranno uso di questi rapporti nei loro articoli, programmi e di uscite sui social media”.
Attualmente sono stati arruolati 17 partner che includono: AFP (Agence France-Presse), BuzzFeed News, France Médias Monde (via les Observateurs de France 24), France Télévisions, Global Voices, Libération, La Provence, Les Echos, La Voix du Nord, Le Monde, Nice-Matin, Ouest-France, Rue89 Bordeaux, Rue89Lyon, Rue89 Strasbourg, Storyful e StreetPress.
Facebook supporterà la piattaforma attraverso strumenti dedicati al fine di verificare i processi e tenere il pubblico aggiornato per mezzo di informazioni confermate sulle elezioni e fornirà a CrossCheck anche l’accesso ad uno strumento che si chiama CrowdTangle che aiuta con la scoperta precoce e il monitoraggio di contenuti social rilevanti in tema di elezioni.
Anche Google Trends verrà dispiegato nel progetto, si tratta di uno strumento che verrà utilizzato dai partner per far convogliare i dati relativi ai candidati e alla campagna in tempo reale.
Tra gli strumenti che fanno parte dell’iniziativa CrossCheck figurano:
– Spike, la tecnologia di NewsWhip che individua le prevede le storie di maggior tendenza ed eventi virali.
– Engagement Management System di Hearken che unisce insieme e quindi risponde alle domande poste dal pubblico.
– Check di Meedan una piattaforma collaborativa di verifica
– CMS il social media di SAM, che fornisce strumenti di lavoro.
– Le Décodex di Le Monde, un database in crescita che include siti di news catalogati per categoria.
Facebook ha lanciato nelle ultime ore le proprie misure contro le notizie false, localmente sulla propria piattaforma, facendo sì che gli utenti francesi possano segnalare i contenuti da verificare. Si contano precedenti di questo tipo in Germania avviati a gennaio, ma anche negli Stati Uniti avviati invece nel Dicembre 2017, in ritardo rispetto a quello che è avvenuto nel corso della sfida Trump vs Clinton.
Una serie di studi accademici sottolineano che la contestualizzazione della disinformazione per mezzo di specifici avvisi possa contribuire a limitare la diffusione di contenuti ingannevoli online. Gli utenti di Facebook che desiderassero condividere un contenuto dubbioso visualizzeranno un messaggio di avviso in riferimento al post contestato. La visibilità dei contenuti discutibili sarà anche declassificata nel news Feed di Facebook.
Facebook ha elencato le organizzazioni con le quali collaborerà in Francia: AFP, BFMTV, L’Express, Francia Médias Monde, France Télévisions, Libération, Le Monde e 20 Minutes.
Il Google News Lab e First Draft News hanno già lavorato insieme in un’iniziativa congiunta negli Stati Uniti, chiamata Electionland e finalizzata a segnalare e far emergere i casi di soppressione degli elettori USA lo scorso novembre.
Facebook è stato oggetto delle critiche più accese in quanto la sua piattaforma ha contribuito a favorire la diffusione di notizie false, Google ha affrontato critiche ingenti in relazione al suo programma di posizionamento degli annunci AdSense che fornisce un incentivo finanziario per conto terzi a creare notizie false al fine di ottenere più click e generare maggiori introiti pubblicitari.
In un aggiornamento rilasciato alla fine del mese di gennaio, Google ha fatto notare di aver chiuso circa 1,7 miliardi di annunci in quanto questi violavano le sue politiche di AdSense: si tratta del doppio rispetto alle cifre riportate per il 2015.
Sia Facebook che Google si trovano ad affrontare risoluzioni chiedendo agli azionisti di riferire l’impatto che le notizie false hanno sui loro modelli di business e in modo più ampio, sull’impatto sulle loro società.