Decode Da Vinci, Svelare Leonardo: il grande progetto di Google arts & Culture

Il più grande progetto di digitalizzazione di Leonardo: Decode Da Vinci o Svelare Leonardo, realizzato da Google Arts & Culture con la collaborazione del Castello Sforzesco e di altre 27 istituzioni

Google Arts & Culture presenta Svelare Leonardo – la più grande retrospettiva online dedicata al genio del Rinascimento. In inglese il progetto suona più Holliwoodiano, si chiama infatti Decode Da Vinci, e richiama i famosi codici di Da Vinci e naturalmente il film e il libro Codice Da Vinci.
Decode Da Vinci o Svelare Leonardo, al di là del nome, è un grande progetto che mette in mostra codici e manoscritti, insieme ai suoi contributi artistici e scientifici. Google ha collaborato 28 istituzioni per creare il più grande archivio digitale dell’opera di Leonardo a cui ha aggiunto un po’ di intelligenza artificiale.

Decode Da Vinci

Leonardo e il machine learning

Oltre alle opere digitalizzate, dal codice Atlantico al Codice Trivulziano è possibile scoprire ancora di più tramite “Inside the Genius Mind”, l’esperimento che, nelle parole del professor Martin Kemp che lo ha curato, “trasforma i diversi contenuti dei Codici in un viaggio visivo interattivo, coinvolgendo il pubblico con un potente strumento per conoscere meglio le complessità e le connessioni che attraversavano il genio di Leonardo, rendendo chiaro ciò che sembra oscuro. L’obiettivo è lasciare che Leonardo ci parli visivamente nell’arco di 500 anni”.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi: “Siamo orgogliosi che questa nuova piattaforma consente una conoscenza dell’opera di Leonardo con un dettaglio senza pari. Il Castello Sforzesco e una delle 28 istituzioni coinvolte per la realizzazione di Decode Leonardo”.
“La sale delle Asse è oggi un cantiere, è iniziato il restauro, ma già oggi con la piattaforma “Svelare Leonardo” si possono vedere e ingrandire tutte le raffigurazioni che sarebbero invisibili anche a soli 5 o 6 metri”.

Il Codice Trivulziano di Leonardo conservato al Castello Sforzesco

Il Codice Trivulziano di Leonardo conservato al Castello Sforzesco

Tra i codici digitalizzati c’è il Codice Trivulziano conservato nel Castello Sforzesco. Si tratta di piccolo libretto d’appunti su cui l’artista realizzò negli anni del suo primo soggiorno milanese disegni diversi, tra cui bozzetti architettonici per il Duomo di Milano e studi di fisiognomica. Particolarità di questo manoscritto è la presenza di lunghe liste di vocaboli nella caratteristica scrittura da destra a sinistra, che testimoniano il tentativo di Leonardo di arricchire il suo patrimonio lessicale.

Decode Da Vinci: il progetto

Amit Sood, direttore di Google Arts & Culture ha dichiarato: “Questo progetto è un atto d’amore verso Leonardo. L’Italia è la nazione più rappresentata su Google Arts & Culture non solo per l’arte ma anche per il cibo, lo sport. La nostra ė una piattaforma tecnologica che consente di condividere la cultura, ma senza i curatori e le istituzioni, tutto questo non sarebbe stato possibile”.

“Per la prima volta ci sono 7 codici sono stati digitalizzati – ha continuato Amit Sood, – ma la cosa che è più importante è l’opera dei curatori, è il loro lavoro che permette di conoscere davvero e capire Leonardo. Da oggi Leonardo è accessibile ai milioni di utenti di Google. La prima spedizione nella mente di Leonardo è attraverso i suoi codici. Abbiamo creato un mondo con i codici e attraverso l’Ai abbiamo individuato i contenuti simili e si può navigare nelle immagini ad alta risoluzione.
Con i Tag abbiamo individuato informazioni che prima non si conoscevano. Per esempio, si possono ricercare tutti disegni che racchiudo immagini di persone”.

L’opera dei Codici è consultabile in vari mondi, per capitoli come “I segreti del volo” in cui si possono vedere anche i modelli in 3D delle macchine di Leonardo.
C’è anche una galleria che contiene non solo i Codici ma anche i dipinti, in un museo 3D.
La conoscenza di Leonardo ha anche una suddivisione per materie trattate, la sezione “Real Leonardo”, in cui si può scoprire, per esempio, che era anche un gastronomo. Nel codice Atlantico dice “non mangiate se non avete fame, mangiate leggero la sera, masticate bene, il vino deve essere moderato, mangiate spesso e piccole quantità” ed era vegetariano.

Per esplorare Leonardo ed esserne ispirati è stato introdotta anche l’AI generativa, basta mettere insieme due immagini tratte dai codici e l’Ai genera qualcosa di nuovo, secondo il prof Kemp questo strumento sarebbe piaciuto a Leonardo che era una persona dotata di grande umorismo.

Decode Da Vinci

Decode Da Vinci: gli sticker che generano nuove immagini partendo dai disegno di Leonardo con l’AI

Ognuno può trovare il modo che preferisce per conoscere Leonardo.

La Scrittura di Leonardo

Uno dei misteri che ha sempre avuto la figura di Leonardo è la sua scrittura, da destra verso sinistra. Questa particolarità ha generato nel corso del tempo varie credenze, come quella che volesse proteggere i suoi scritti da occhi indiscreti o addirittura ha ispirato teorie esoteriche.
Ma più semplicemente Leonardo era mancino e come molti mancini del 1400 scriveva da destra sinistra, una pratica diffusa, e tutti erano abituati a leggere anche in quel verso. Ciò non vuol dire però che non sia complicato leggere gli scritti di Leonardo, ma per un altro motivo. Lui non aveva una formazione accademica ma da bottega, per questo usava la grafia mercantesca, quella appunto usata dai mercati e nelle botteghe che è diversa da quella a cui siamo più abituati, degli accademici.


Decode Da Vinci, Svelare Leonardo: il grande progetto di Google arts & Culture - Ultima modifica: 2023-07-03T15:41:26+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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