Droni in azienda: un affare da $127 miliardi

Droni in azienda: dopo l’ambito consumer e militare i droni entrano nelle imprese. Si parla di un giro di affari da 127 miliardi di dollari.

Grazie alle innovazioni tecnologiche, inclusi i voli più lunghi e più sicuri, e alle regolamentazioni legislative messe in vigore negli Usa, l’utilizzo dei droni in azienda è in continua espansione. Dopo l’ambito militare e quello consumer, in modo graduale i droni iniziano ad essere utilizzati anche nel mondo delle imprese. Si parla di un giro di affari da 127 miliardi di dollari.
La DJI ha portato le proprie innovazioni tecnologiche al pubblico, grazie alla linea Phantom. I droni sono proporzionalmente sempre più stabili, volano per un tempo triplicato rispetto a tre anni fa e sono acquistabili già con un investimento di soli 1.000 dollari.
I costi e gli hardware sono ad un punto tale per cui i droni sono diventati accessibili ai più svariati use case aziendali. Negli Stati Uniti a seguito dell’emanazione del Part 107 lo scorso giugno, la Federal Aviation Administration ha stabilito che chiunque possa utilizzare i droni a scopo commerciale, purché disponga di una certificazione ottenibile online. Precedentemente l’industria era limitata in quanto era necessario disporre del brevetto di pilota per poter operare con i droni.
Le applicazioni sono innumerevoli, si passa dalle costruzioni edilizie alla sorveglianza, al monitoraggio di impianti a rischio oppure – come fa Amazon – a rendere i droni dei corrieri per le consegne. In ambito agrario i droni vengono dispiegati per il controllo delle colture, ma la novità sta nel fatto che per invogliare all’utilizzo di questo tipo di dispositivi, i droni vengano offerti in modo gratuito per valutarne la validità in campo. La UPS si avvale dei droni persino per la consegna di medicinali in un isolotto nei pressi di Boston.
I droni in azienda stanno prendendo piede in un numero sempre maggiore di ambiti industriali e sono parte integrante della nuova rivoluzione industriale digitale.
Il nuovo mercato dei droni per le imprese ha reso necessaria la creazione di un ecosistema in grado di supportarne l’impiego. Gli imprenditori lavorano alacremente anche in termini di consulenze e forniture di mezzi sempre più vicini alle richieste delle aziende. Nei casi in cui l’impiego di membri del proprio personale mettesse a rischio la loro incolumità, i droni si rivelano come la migliore soluzione alternativa per svolgere determinati compiti di controllo, supervisione o anche solo monitoraggio in aree critiche oppure condizioni a rischio.
Le soluzioni pronte all’uso non erano state realizzate nell’ottica che potessero fungere da dispositivi di tipo aziendale, ma alcune società che si occupano di droni hanno saputo cogliere tempestivamente le possibilità che offriva loro il mercato. Parliamo di Airware e Kespry che si sono costruite hardware e software specifici. Non sono rimaste indietro nemmeno la DroneDeploy, la Skycatch e la Propeller, che però di concentrano solamente sui software.
Spesso si sentono storie di droni che fanno foto e video e ronzano sulle nostre città, invadendo il cielo, ma questo è solo una parte di ciò che è possibile fare. Si parla pochissimo del fatto che siano già milioni i droni impiegati in ambito imprenditoriale e che il valore che stiano creando stia arginando alcuni costi, da sempre proibitivi o del tutto impossibili da sostenere.
L’impatto in ambito industriale sta quindi trasformando le imprese, che sono sempre più diverse e innovative rispetto a quanto si possa ipotizzare. I droni in azienda faranno parlare di sé sempre più di frequente e di questo possiamo starne certi.


Droni in azienda: un affare da $127 miliardi - Ultima modifica: 2016-11-16T10:14:46+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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