L’epoca dei cambiamenti su misura

Parafrasando una citazione niente meno che del Papa, che questa non è un’epoca di cambiamento ma anzi, siamo davanti a un cambiamento d’epoca.

Siamo nell’epoca dei cambiamenti, quante volte lo sentiamo dire?

Una recente ricerca Accenture parla addirittura di epoca post-digitale, di post-digitalizzazione, il mondo sta cambiando proprio sotto i nostri occhi.

di Rudy Bandiera

Beh, oggi vi voglio dire, parafrasando una citazione niente meno che del Papa, che questa non è un’epoca di cambiamento ma anzi, siamo davanti a un cambiamento d’epoca.
Gli attuali cambiamenti in tutti i settori, dal lavoro all’intrattenimento, stanno segnando questo particolare periodo storico e lo stanno ridefinendo, e con esso stiamo cambiando noi, le nostre abitudini quotidiane.
Il mondo si è consolidato nei servizi offerti dal web ed è proprio grazie al web che sono nate e stanno continuando a nascere nuovi tipi di lavoro. C’è un dato del World Economic Forum che spesso mi piace citare: in futuro il 65% degli studenti di oggi farà un lavoro che ora non esiste.
Non solo, non sto parlando solo di nuove professioni che si concretizzeranno nel panorama lavorativo ma di nuove strategie lavorative, di nuovi modi di pensare al lavoro e alle aziende che stanno sempre più integrando i propri strumenti con il digital.

epoca dei cambiamenti

Epoca di cambiamenti radicali

Ci saremmo mai aspettati, non più di 5 anni fa, di assistere al boom dei servizi streaming come Netflix, Amazon Prime Video e compagnia bella? Oggi sono diventati tanto fondamentali nelle abitudini di intrattenimento quotidiane delle persone da surclassare quasi i programmi televisivi. Un puro, cristallino ed evidente cambio di paradigma.
Il web sta accorpando una grande fetta dell’intrattenimento mondiale tra servizi in streaming e video su YouTube. Gli Youtuber più seguiti contano milioni di follower e altrettanti milioni di visualizzazioni per ogni video, scrivono libri, fanno eventi, smuovono più persone di un qualsiasi pubblico da programma televisivo.
La personalizzazione dei servizi, dei prodotti, dell’advertising sul web sta diventando il vero valore aggiunto di quest’ultimo periodo. Le persone ora non cercano più un semplice prodotto o servizio ma cercano qualcosa su misura per loro e che sia in linea con i loro interessi. I servizi e le piattaforme web ormai imparano dalle nostre scelte e ci mostrano ciò di cui abbiamo bisogno nel preciso momento in cui ne abbiamo bisogno, il cambiamento sta diventando sempre più su misura.

Cambiamo musica

Banalmente, è cambiato anche il modo in cui noi fruiamo della musica e dei libri, trasformandosi da oggetti fisici a oggetti digitali, smaterializzati e collocati su piattaforme raggiungibili tramite app, pensiamo al Kindle di Amazon o alla sua app per leggere gli e-book ovunque vogliamo, pensiamo a Spotify o ancora ad Audible che ha aperto una nuova era per la cultura, trasformandola in digitale, modificando ancora di più il modo in cui noi “leggiamo” i libri. Smaterializzati, questi oggetti sono diventati trasportabili e quindi disponibili ovunque sui nostri device. Sono cambiati gli stessi smartphone, diventando dei piccoli computer dalla grande capacità di elaborazione.
Tra smartphone, smartwatch, airpod, c’è chi sostiene che sia il nostro corpo stesso a digitalizzarsi, ad essere sempre connesso, di giorno e di notte, non smettiamo mai di comunicare i nostri dati.

L’impatto sull’ambiente

È di aprile 2019 il codice etico dell’Unione Europea in cui vengono enunciate le linee guida per una Intelligenza Artificiale etica e trasparente al servizio del cittadino. Uno dei principi presenti tra queste linee guida enuncia che l’Intelligenza Artificiale dovrà lavorare per favorire benessere sociale e ambientale, aumentando la sostenibilità ecologica.
L’ambiente e la sua salvaguardia è infatti il grande tema di quest’ultimo periodo. Il green sta diventando sempre più sentito dall’opinione pubblica e le aziende si sono ridefinite di conseguenza per poter mostrare prodotti ecocompatibili e iniziative ecofriendly.
Quello che spesso non consideriamo è l’impatto che internet ha sull’ambiente.
Siamo davanti a cambiamenti epocali, legati a doppio filo con il digitale e con l’enorme mole di dati che questo comporta, ma quanto inquinano tutti questi dati?
Parole, immagini, suoni, video, dati, tutti presenti su server che elaborano e consumano energia 24 ore su 24. Tutti questi servizi ci stanno portando verso un mondo diverso, ma per continuare ad esistere, questi servizi hanno bisogno di energia e sono voraci nel consumarla.

Cambiamento d’epoca

Spesso non pensiamo a quanto il web, le piattaforme e tutti questi servizi abbiano bisogno di energia e a quanta anidride carbonica consumano. Ogni ricerca su Google produce circa 10 grammi di anidride carbonica. Considerando la mole di ricerche al secondo, Google produce sui 500 kg di Co2 ogni 60 secondi.
Il mondo sta cambiando, siamo davanti a continui cambiamenti, ma quest’ultimi hanno bisogno di sempre più energia per andare avanti e visto che aumentare la produzione della stessa ci risulta impossibile, dobbiamo contenerne l’uso.
Quindi, quando parliamo di ambiente, non dobbiamo solo pensare alle microplastiche nell’acqua eccetera, ma dobbiamo anche pensare all’impatto che i cambiamenti tecnologici stanno generando su di noi e sull’ambiente, solo con questa consapevolezza possiamo ripensarli e renderli davvero virtuosi, solo così possiamo realizzare un vero cambiamento d’epoca.

 


L’epoca dei cambiamenti su misura - Ultima modifica: 2019-07-07T07:05:31+00:00 da Rudy Bandiera

Rudy Bandiera è il mio vero nome e di mestiere sviluppo strategie e aiuto aziende e professionisti a generare fiducia e a comunicare in modo efficace online. Ho tenuto lezioni, master e seminari un po’ ovunque, tra questi a IED, Ca' Foscari, Università di Pisa, UNIBO e CUOA business school. Ho insegnato “teorie e tecniche di digital public relation” all’Università IUSVE, a Venezia e Verona.

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