L’Italia è 29esima in fatto di innovazione, alle spalle di Malta, Repubblica Ceca e Spagna, secondo il Global Innovation Index 2016 Report
L’Italia si colloca complessivamente alla 29esima postazione in fatto di innovazione, alle spalle di Malta, Repubblica Ceca e Spagna. Lo dice il Global Innovation Index 2016 Report, giunto alla nona edizione, realizzato in collaborazione da Cornell University, Insead e World Intellectual Property Organization. Il rapporto si compone di 451 pagine e analizza i molti aspetti legati all’innovazione per 128 nazioni del nostro pianeta.
Nella top 10 dei Paesi presi in considerazione ben otto sono in Europa, con Svizzera, Svezia e Regno Unito nelle prime tre posizioni.
Per quanto riguarda specificatamente il nostro Paese, la situazione si comprende meglio entrando nel dettaglio delle singole aree che determinano il punteggio globale assegnato a ogni nazione.
Se si escludono le infrastrutture, nelle quali il Bel Paese si piazza al 18° posto, emerge con chiarezza quali sono le debolezze. Nell’istruzione ci collochiamo 80esimi per investimenti. L’ambiente politico, in termini dell’efficacia dell’azione governativa, ci vede al 48° posto. Negli investimenti dall’estero sprofondiamo addirittura al 111° gradino della classifica e, per concludere, come produttività siamo al 97°, con i “knowledge workers” in 44esima posizione. In compenso siamo tra i primi in ambito creativo e in industrial design originale.
La novità principale di quest’anno è l’ingresso della Cina nella top 25: è la prima volta che un paese a reddito medio si unisce alle economie altamente sviluppate che hanno storicamente dominato la parte superiore della classifica durante i nove anni di indagine.