Google annuncia l’intelligenza artificiale per tutti, per ogni attività

Google inserisce l’intelligenza artificiale in 25 prodotti dalla ricerca alle immagini, inizia la rincorsa a ChatGPT

Google ha annunciato ben 25 nuovi prodotti basati sull’intelligenza artificiale durante la conferenza annuale degli sviluppatori Google I/O, e cambia anche il suo prodotto principale, ovvero la ricerca web, che si baserà sull’intelligenza artificiale generativa.

Google annuncia l’intelligenza artificiale

I nuovi strumenti di intelligenza artificiale annunciati da Google

• “Search Generative Experience“, che sposa la ricerca tradizionale con un’esperienza simile a una chat AI (simile a ChatGPT per intenderci), sarà presto disponibile come all’interno di “Search Labs“, quell’area di Google nata per consentire ai clienti di provare prodotti “sperimentali”.

• Google ha presentato il suo modello linguistico di intelligenza artificiale, PaLM 2, che è stato addestrato su documenti di ricerca accademici, testi medici e oltre 100 lingue, e sarà proprio questo modello ad alimentare i tutti i nuovi prodotti ad intelligenza artificiale di Google.

• Il concorrente diretto ChatGPT ovvero Bard sarà disponibile per tutti, e funzionerà su Gemini, un nuovo modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato da Google DeepMind. Bard.

• Google ha inserito i suoi strumenti di intelligenza artificiale nei prodotti Google Workspace. Ad esempio, i clienti potranno creare immagini dal testo all’interno delle Presentazioni Google e creare fogli di calcolo descrivendo un’attività, come la pianificazione di una vacanza. In un documento Google si potrà scrivere una breve descrizione di ciò che si vuole creare. PaLM 2 scriverà il resto del testo.

• In tutte le sue linee di prodotti, Google ha annunciato nuovi modi per consentire ai programmatori di lavorare con l’intelligenza artificiale per scrivere più rapidamente software e quindi esportarlo in altri strumenti di sviluppo software.

“Con un approccio audace e responsabile, stiamo reinventando tutti i nostri prodotti principali, inclusa la ricerca”, ha affermato il CEO di Google Sundar Pichai sul palco dello Shoreline Amphitheatre dell’azienda.
Google avrebbe potuto, in effetti, rilasciare alcuni di questi prodotti anni fa. L’azienda può contare sui migliori talenti nella programmazione e per l’intelligenza artificiale del settore e può vantare scoperte fondamentali nel campo dell’AI, ma Google aveva deciso di lasciare l’intelligenza artificiale sullo sfondo dei suoi prodotti: in fondo non c’era alcun motivo di accelerare i tempi, la ricerca e tutti i prodotti funzionavano bene, ma poi è arrivata ChatGPT e la voglia di Microsoft di tornare a guidare l’innovazione nel settore della tecnologia e allora Google si è adeguata, rilasciando ciò che in realtà aveva in serbo da molto tempo.

L’intelligenza artificiale di Google

Le persone si sono innamorate di ChatGPT, dell’idea di poter parlare con il software in un linguaggio naturale e ottenere delle risposte chiare. Capire le parole chiave da usare per effettuare una buona ricerca è diventato istantaneamente antiquato. Google quindi aveva solo due scelte: fornire quella la stessa esperienza o rischiare che le persone cercassero altrove.

Esperienza generativa di ricerca

Sebbene sia ancora in fase sperimentale, è chiaro che l'”esperienza generativa di ricerca” annunciata da Google è la direzione in cui si sta dirigendo il core business dell’azienda, ovvero Google Search.
Ma le questioni in gioco sono molte, e riguarda innanzitutto il fatturato. Il nuovo modello di ricerca basato sull’AI si adatterà al modello di business più redditizio di Google? Ovvero gli annunci sponsorizzati a fronte di una ricerca?
“Penso che fintanto che gli utenti vorranno prendere decisioni di acquisto e fintanto che gli utenti vorranno conoscere più opzioni mentre prendono tali decisioni di acquisto, ci sarà sempre un ruolo per gli annunci lì”, ha affermato Cathy Edwards, vicepresidente di Google Search, in un’intervista.
Lo stesso sistema di annunci ora funziona perché Google si sta trattenendo. I suoi modelli di intelligenza artificiale limitano le risposte a un formato molto strutturato che prevede lo spazio per gli annunci da inserire nei risultati.

Google Search e Chat AI separate

Al momento la scelta di Google sull’intelligenza artificiale sembra conservativa, in senso stretto, ovvero mirata a conservare la ricerca così come la conosciamo, mentre Bard sarà un prodotto aggiuntivo, separato
Quando gli utenti desiderano l’esperienza di chat, Google si aspetta che passino a Bard, il suo concorrente ChatGPT, per quell’esperienza di conversazione in piena regola, allucinazioni e tutto il resto.
“In questo momento vediamo che la ricerca e Bard sono due prodotti complementari che fanno cose diverse”, ha detto Edwards. “


Google annuncia l’intelligenza artificiale per tutti, per ogni attività - Ultima modifica: 2023-05-11T10:14:29+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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