Intelligenza Artificiale: le proposte dall’Open Day SMI 2024

A Roma nella sede di SMI Group si sono riuniti i big dell’ICT per confrontarsi sulle nuove frontiere dell’AI e sulle sue potenzialità nei vari contesti aziendali e della pubblica amministrazione


Si è conclusa a Roma la terza edizione dell’Open Day organizzato da SMI Group, che ha visto la partecipazione di undici Partner Tecnologici per discutere delle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale. L’evento, intitolato “Human and Machine”, ha posto l’accento sul potenziale rivoluzionario dell’AI, sottolineando l’importanza della componente umana per lo sviluppo e l’uso etico, efficace e sostenibile delle tecnologie.

L’integrazione rapida dell’Intelligenza Artificiale nella vita quotidiana richiede un comportamento consapevole. Essere responsabili significa non solo riconoscere i benefici dell’AI, ma anche affrontare i rischi e le implicazioni etiche. “Abbiamo scelto di parlare di Intelligenza Artificiale”, ha dichiarato Cesare Pizzuto, CEO di SMI, “perché per capire il futuro bisogna guardare il passato: da sempre siamo diffidenti verso ogni tecnologia che porta progresso. L’AI aggiungerà valore alle conoscenze attuali, senza sostituirle. Usandola con il ‘tocco umano’, offrirà una nuova visione che ci permetterà di crescere”.

Stefano Tiburzi, COO di SMI, ha aggiunto: “Abbiamo centrato la nostra gestione aziendale sull’importanza dei dati, che hanno dato valore alla nostra azienda. Il vero potere dei dati non è solo trasformare i processi aziendali, ma l’intera cultura del fare impresa. L’IA è un enorme contenitore di dati, ma serve la competenza e la professionalità dell’intelligenza umana. ‘Human and Machine’ rappresenta questo approccio”.

Tra i relatoria anche Giacinto Spinelli di A10, Luca Bin di Barracuda, Mirko Cappuccio di Cisco, Alfonso Caroli di Contentsquare, Francesco Russo di Cradlepoint, Francesco Imposimato di Hesplora, Daniele Giagnoli di OpenText Cybersecurity, Stefano Bucci di Oracle, Pietro Brignone di SmartIT, Andrea Scattina di Stormshield e Gioacchino D’Amore di Watchguard.

“Le presentazioni dei nostri partner tecnologici hanno mostrato come l’AI potrà presto semplificare molti processi quotidiani, migliorando produttività e sicurezza, sempre nel rispetto dell’etica e dei valori condivisi”, ha concluso Cinzia Mingiardi, Chief Marketing Officer di SMI.

Nella seconda parte della giornata, i clienti hanno avuto l’opportunità di incontri One-to-One con i partner tecnologici di SMI, esplorando le specifiche applicazioni dell’AI nei diversi contesti lavorativi e personali. Questi momenti di confronto, caratteristici della proposta comunicativa di SMI, sono un’opportunità unica per promuovere un’innovazione responsabile, dimostrando concretamente il potenziale dell’AI nel risolvere sfide reali e apportare miglioramenti significativi alla società.

Dal confronto con i partner tecnologici sono emersi temi comuni come la cybersecurity, insights e analytics, process mining, reti e cloud, e database.

Cesare Pizzuto, CEO di SMI

Cesare Pizzuto, CEO di SMI

Cybersecurity

Fattore comune a molte delle soluzioni proposte dalle aziende è stato quello legato alla cybersecurity, confermando la centralità del tema della prevenzione degli attacchi come elemento cardine e strategico per le organizzazioni. La ricerca rivolta all’implementazione di misure e strumenti di sicurezza basati su AI per proteggere i dati sensibili da accessi non autorizzati e per prevenire interruzioni delle attività aziendali dovute ad attività di rete indesiderate, ottimizza la difesa digitale tra persone, processi e tecnologie.
Esempi sono la soluzione di protezione dagli attacchi DDoS proposta da A10, capace di neutralizzare anche gli attacchi più sofisticati, distinguendo con precisione un aggressore da un utente legittimo. Così come le strategie e soluzioni innovative per difendere da attacchi di ransomware proposte da Barracuda. E ancora la soluzione di OpenText, uno strumento di analisi comportamentale avanzata che utilizza l’apprendimento automatico per identificare anomalie comportamentali che indicano minacce.
Anche Cisco, a seguito della recente acquisizione di Splunk, sfrutta le capacità dell’Intelligenza Artificiale per accelerare il percorso verso il Security Operations Center (SOC) del futuro. Nella stessa direzione va anche Stormshield, che consapevole dell’evoluzione delle minacce informatiche, sempre più complesse e persistenti, mette a disposizione una soluzione che fornisce una visione completa del problema attraverso un sistema “intelligente” di elaborazione in modo da fornire risposte efficaci alle minacce cyber.
E infine WatchGuard che offrendo una visibilità unica e unificata sui vari prodotti, consente ai team IT di lavorare in modo più efficace ed efficiente.

Cinzia Mingiardi, Chief Marketing Officer di SMI

Cinzia Mingiardi, Chief Marketing Officer di SMI

Insights e Analytics – Process mining

L’importanza strategica per le aziende della comprensione profonda di motivazioni, bisogni e comportamenti degli utenti, oltre che di quella dell’analisi dei dati dei processi, entrambi risultati dell’osservazione, analisi e interpretazione dei trend comportamentali, viene messa ancora più in risalto dalle incredibili potenzialità dell’AI.
Contentsquare, realtà di Digital Experience Analytics, ha compreso come sfruttare l’AI per creare soluzioni che possano trasformare i dati comportamentali degli utenti in insights ad ogni tappa del loro percorso online (su web, mobile e app), permettendo alle aziende di rendere più umane le loro esperienze digitali, prioritizzare le loro azioni e aumentare le conversioni. Così come Hesplora, startup innovativa, che concentra la sua ricerca sull’AI nel supportare le organizzazioni nella digital trasfomation anche mediante il process mining, ottenendo una completa governance dei processi aziendali.

Reti e cloud

Le aziende che lavorano da remoto hanno sempre più l’esigenza di una connettività affidabile, sicura e agile. L’AI anche in questo ambito riesce a fornire risposte a tale esigenza, attraverso connessioni che offrono la libertà di connettere più esperienze, abilitare nuove modalità di lavoro e risultati di business migliori. Cradlepoint ad esempio ha cercato di migliorare l’efficienza della gestione quotidiana di dispositivi e applicazioni digitali, connettività WAN e sicurezza di rete e Internet, utilizzando l’AI, riducendo il tempo necessario per rilevare e risolvere i problemi.

Database

L’Intelligenza Artificiale applicata ai database consente di trasformare l’analisi dei dati in modelli più settoriali, più accurati, che forniscono risultati migliori e più utili. La possibilità di cercare nelle informazioni in modo più “semantico” permette di valorizzare le conoscenze di un’organizzazione esplorare, reagire e modellare le realtà aziendali. Oracle ha applicato ai big data la sua ricerca nel campo dell’AI, fornendo una soluzione in grado di gestire semanticamente i dati non strutturati combinandoli con i dati strutturati aziendali, aumentandone la capacità di fornire risposte accurate, pertinenti e basate sul patrimonio informativo aziendale.


Intelligenza Artificiale: le proposte dall’Open Day SMI 2024 - Ultima modifica: 2024-05-07T12:39:53+00:00 da Digitalic
e-book guida ecm

Non rimanere indietro, iscriviti ora

Ricevi in tempo reale le notizie del digitale

Iscrizione alla Newsletter

controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy

Grazie! Ora fai parte di Digitalic!