Investimenti Cloud in Europa: aumentano le aziende che investono nei servizi di cloud computing per semplificare le procedure e ridurre i costi
Quanto investe l’Europa nel cloud? DESI è l’acronimo di Digital Economy and Society Index, un indicatore che valuta diversi parametri della performance digitale dei paesi europei e traccia i progressi degli Stati membri dell’UE in fatto di competitività digitale.
Le voci prese in esame dal DESI sono 5: connettività, capitale umano, utilizzo di internet, integrazione del digitale e servizi pubblici digitalizzati. Da una panoramica di tutti questi parametri per il 2019, emerge che Finlandia, Svezia, Olanda e Danimarca hanno le economie digitali più avanzate, mentre Bulgaria, Romania, Grecia e Polonia sono più indietro nel processo di digitalizzazione. L’Italia si colloca al quinto posto dal basso, appena prima della Polonia.
Investimenti Cloud in Europa
Non molto diversa la classifica che descrive la digitalizzazione delle aziende, e in particolare l’integrazione di servizi cloud da parte delle imprese. La Finlandia è anche in questo caso la nazione che, fra quelle della UE, investe maggiori risorse per la digitalizzazione. Il 25,1% delle compagnie finlandesi acquista infatti questo tipo di tecnologie. Seguono, a breve distanza, Svezia, Olanda e Danimarca. L’Italia si posiziona poco dopo la metà della classifica (17° posto, dopo la Francia, ma due posizioni davanti alla Germania), con il 7,34%.
Guardando i valori a livello europeo, nel rapporto dell’Eurostat che analizza il DESI 2019, si legge che il 26,2% delle aziende investe in servizi di cloud computing e utilizza questo tipo di tecnologie per semplificare le procedure e ridurre i costi. Il valore è in crescita del 25% rispetto al 2016. Per quanto riguarda gli investimenti da parte delle aziende nei servizi di cloud computing di livello medio alto, si osserva invece che il 17,8% delle aziende utilizza servizi come hosting del database aziendale, software di contabilità applicazioni, software di gestione delle relazioni con i clienti (CRM) e potenza di calcolo. In proporzione, le grandi aziende che seguono questa tendenza sono di più (38,5%) rispetto alle PMI (17,2%).